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no. Istintivamente lo prese la paura e fu tentato di fare finta di<br />
niente e di girarsi dall’altra parte. Ma non gli riuscì e allora,<br />
con il cuore in gola, decise di andare a vedere. Scivolò fuori<br />
dal sacco e raggiunse carponi l’apertura, cercando di non fare<br />
rumore. L’aria ge lida della notte lo investì in pieno. Nonostante<br />
fosse luna calante, il riflesso sulla neve assicurava un<br />
certo chiarore, ma ci volle comunque un po’ di tempo per abituare<br />
la vista all’ambiente. Poi a Michele parve di vedere delle<br />
sagome scure e ingombranti muoversi lungo il sentiero che<br />
portava alla cascina, ma subito non riuscì a distinguerne la<br />
fisiono mia. Ben presto però si rese conto che erano vacche che<br />
arrancavano penosamente con il ventre sulla neve ghiac ciata.<br />
E intorno a loro si agitavano alcuni uomini e si sentiva lo<br />
schiocco dei bastoni sulle groppe delle bestie. Michele non<br />
credeva ai suoi occhi: che cosa ci facevano quelle vac che e<br />
quegli uomini cosi a notte fonda in mezzo a tutto quel gelo?<br />
Era un’altra delle stranezze di quella casa e questa era davvero<br />
grossa! Ma non appena il gruppo giunse sull’aia, vide qualcosa<br />
che lo spaventò e lo gettò nell’angoscia più profonda:<br />
riconobbe uno dei fratelli di Piambello e vide pen zolare dalla<br />
sua spalla un fucile ad una canna come quello di suo nonno<br />
Micco. Ma allora... le bestie, il fucile ... forse che ... ma no,<br />
non poteva essere ... eppure......<br />
Proprio in quel momento gli giunse chiara e distinta la voce<br />
di Luigin:<br />
- Fuenti, fate presto ché non vorrei che si svegliasse il ca -<br />
reghé.<br />
A queste parole Michele si ritrasse per la paura di essere<br />
scoperto. Il cuore gli batteva a mille e per qualche istante stette<br />
nascosto dietro lo stipite in silenziosa attesa. Sentì le bestie<br />
entrare nella stalla e gli uomini che cercavano di am- mansirle<br />
parlando loro sottovoce. Un rumore di cate naccio pose fine<br />
all’operazione. Passarono alcuni minuti prima che Michele si<br />
convincesse che se n’erano andati. Poi, cautamen- te, si avvicinò<br />
al suo giaciglio e vi si rannicchiò tutto infreddolito. Sentiva<br />
suo padre ronfare profondamente e se da un lato lo invi-<br />
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