di Bruno Bontempo - Edit
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8 Panorama<br />
Attualità<br />
re la possibilità <strong>di</strong> sviluppare la propria<br />
cultura nell’ambito della comunità<br />
in cui vive”.<br />
“Da questa giornata in cui festeggiamo<br />
la tolleranza e l’amicizia, il nostro<br />
futuro comune europeo - ha proseguito<br />
Josipović - traggo degli insegnamenti<br />
che vorrei con<strong>di</strong>videre<br />
con voi. Il primo riguarda la perseveranza:<br />
la Croazia si trova ad un bivio,<br />
deve affrontare importanti riforme<br />
prima <strong>di</strong> entrare in Europa. Senza<br />
perseveranza, quella stessa che hanno<br />
<strong>di</strong>mostrato i giovani attivisti che si<br />
sono esibiti questa sera, tutto ciò non<br />
sarebbe possibile”.<br />
“Il secondo insegnamento riguarda<br />
l’Europa. L’Europa è il nostro futuro.<br />
La conferma mi viene dagli artisti che<br />
questa sera hanno ballato il tango. Il<br />
tango è il ballo dell’amore, che avvicina<br />
le persone. Ero convinto che per<br />
ballarlo bastasse essere in due. Bene,<br />
questa sera ho capito, dato che i ballerini<br />
arrivano in parte dalla Slovenia,<br />
che per ballare il tango bisogna essere<br />
in tre, e spero che anche alla luce del<br />
recente Concerto dell’amicizia a cui<br />
hanno aderito i presidenti <strong>di</strong> Croazia,<br />
Italia e Slovenia, riusciremo a <strong>di</strong>mostrare<br />
che ‘il tango a tre’ è un tango<br />
Europeo”.<br />
“Terzo insegnamento: quello che<br />
voi da questa sede avete inviato alla<br />
Croazia è che non esistono alternati-<br />
ve alla coesistenza, all’amicizia, alla<br />
collaborazione, alla reciproca comprensione<br />
e al <strong>di</strong>alogo. È questa la<br />
nostra strada verso il futuro e l’Europa.<br />
Ed io vi ringrazio perché lo fate<br />
in continuazione, dando una valida<br />
testimonianza <strong>di</strong> come si possano affrontare<br />
i rapporti tra le <strong>di</strong>verse etnie,<br />
e per questo ve ne siamo grati” ha<br />
concluso il presidente Josipović.<br />
La casa dell’amicizia<br />
La CI <strong>di</strong> Cittanova è stata definita<br />
la “casa dell’amicizia” e all’inaugurazione<br />
il presidente UI, Furio Ra<strong>di</strong>n,<br />
ha rilevato: “Siamo fieri <strong>di</strong> Cittanova,<br />
<strong>di</strong> essere italiani, <strong>di</strong> essere istriani e<br />
<strong>di</strong> essere citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> due Stati, la Croazia<br />
e l’Italia, che presto abiteranno<br />
sotto un comune tetto europeo”. E rivolgendosi<br />
a Josipović: “Signor Presidente,<br />
siamo lieti e onorati <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre<br />
con Lei l’inaugurazione <strong>di</strong><br />
questa sede, che come tutte le se<strong>di</strong><br />
dell’UI è aperta a tutti i citta<strong>di</strong>ni della<br />
Croazia che negli italiani vedono degli<br />
amici, portatori <strong>di</strong> una cultura che<br />
qui non viene intesa quale minoritaria<br />
bensì parte integrante <strong>di</strong> un modo<br />
<strong>di</strong> essere e <strong>di</strong> vivere la propria identità<br />
istriana. Gli italiani in Croazia sono<br />
sì minoranza, ma in Istria non si sentono<br />
tali. È praticamente impossibile<br />
definire l’Istria senza tener conto delle<br />
sue due componenti, quella italia-<br />
Numerose le autorità presenti all’inaugurazione della sede della CI tra cui lo<br />
zupano istriano Ivan Jakovčić, il presidente UI, Furio Ra<strong>di</strong>n, l’ambasciatore<br />
italiano Alessandro Pignatti Morano <strong>di</strong> Custoza, il presidente UPT, Silvio<br />
Delbello, il console Fulvio Rustico, il presidente della GE, Maurizio Tremul<br />
na e quella croata, ed è solo così che<br />
l’Istria può essere capita a fondo. Noi<br />
non siamo un popolo con un’identità<br />
nazionale deficitaria, come lo sostengono<br />
i nazionalisti, bensì siamo persone<br />
con identità integrate e siamo<br />
fieri <strong>di</strong> essere italiani”. Il presidente<br />
UI ha infine ringraziato il Capo dello<br />
Stato “per tutto quello che fa per<br />
i citta<strong>di</strong>ni della Croazia e per le sue<br />
minoranze”.<br />
Altri riconoscimenti sono arrivati<br />
alla CNI dal presidente della Regione<br />
Istriana, Ivan Jakovčić, il quale ha affermato<br />
che “l’UI è l’organizzazione<br />
minoritaria più importante e meglio<br />
organizzata in Croazia”.<br />
Kosor: sì al doppio voto<br />
Importante pure l’incontro dei<br />
rappresentanti della comunità nazionale<br />
italiana con la premier croata Jadranka<br />
Kosor a Pola, occasione in cui<br />
è stata constatata “la buona cooperazione<br />
tra il Governo della Croazia e<br />
la minoranza italiana”, annunciando<br />
che alle prossime elezioni politiche<br />
per il Parlamento croato le minoranze<br />
avranno il cosiddetto ‘’doppio voto’’.<br />
La Premier Kosor si era <strong>di</strong>chiarata<br />
<strong>di</strong>sposta a introdurre il doppio voto<br />
come esempio <strong>di</strong> rispetto verso le minoranze.<br />
Ha promesso emendamenti<br />
alla legge elettorale <strong>di</strong>cendo che alle<br />
elezioni del 2011 le minoranze, inclusa<br />
quella italiana, avranno il doppio<br />
voto.<br />
Il deputato Ra<strong>di</strong>n ha accolto con<br />
grande favore questa promessa in<strong>di</strong>candola<br />
come “<strong>di</strong>mostrazione della<br />
buona cooperazione tra la comunità<br />
nazionale italiana in Istria e il<br />
Governo <strong>di</strong> Zagabria” e si è compiaciuto<br />
del fatto che “da cinque anni la<br />
posizione degli italiani e delle altre<br />
comunità nazionali è migliorata”. Si<br />
è riferito in primo luogo al riconoscimento,<br />
dopo 20 anni <strong>di</strong> battaglie,<br />
del voto aggiuntivo, all’introduzione<br />
della <strong>di</strong>citura italiana ufficiale per i<br />
Comuni e città dove vivono gli italiani,<br />
alla comparsa, seppure timida,<br />
del bilinguismo negli enti statali<br />
dove prima l’italiano era tenuto alla<br />
porta.<br />
Parlando <strong>di</strong> scuola, Ra<strong>di</strong>n ha sottolineato<br />
che “la CNI è l’unica minoranza<br />
a <strong>di</strong>sporre dell’intero ciclo<br />
educativo in lingua italiana. Anche<br />
grazie alla comprensione del Governo,<br />
ha aggiunto, il nostro sistema