Il calcio una storia universale - Violagol

americani della cordata capitanata da Thomas Di Benedetto.
Sergio Cragnotti
Nel 1988 Sergio Cragnotti è al vertice della Enimont, vicepresidente prima ed
amministratore delegato poi. Le sue specialità erano le plusvalenze, ottenute
comprando società e rivendendole, come la Standa ceduta a Silvio Berlusconi.
Il domino della finanza italiana, Enrico Cuccia non aveva dubbi sulle capacità di
Cragnotti: sarebbe capace di vendere i frigoriferi agli eschimesi. Cragnotti è stato
una delle punte di diamante della finanza Ferruzzi (Gardini), nel 1991 dette vita ad
una propria merchant bank; inquisito per bancarotta fraudolenta, fu assolto.
Nel 1992 acquistò la Lazio per 25 miliardi di lire da Gian Marco Calleri. Farà il
presidente fino al 1994, quando lasciò la presidenza a Dino Zoff, allenatore dei
biancocelesti dal 1990, e poi dal 1998 al 2003. Il 6 maggio 1998 la Lazio fu la prima
società italiana a quotarsi in borsa. Cragnotti ha portato la Lazio ad una serie di
successi straordinari per la storia del club: uno scudetto, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe
Italiane, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea.
Condannato a 9 anni di reclusione per il crac, 1.125 milioni di euro, del gruppo
Cirio, quattro anni la condanna inflitta all'ex presidente delle Generali, Cesare
Geronzi. Le richieste dell'accusa, per bancarotta fraudolenta e truffa, erano di 15 anni
per Cragnotti e 8 per Geronzi.
L'inchiesta era stata avviata nel 2003, il crac aveva danneggiato tredicimila
sottoscrittori di bond e titoli di credito della Cirio – in default nel novembre del 2002
ed in amministrazione straordinaria dall'ottobre 2003.
Cragnotti era già incappato nell'inchiesta Mani pulite, arrestato nel 1993 per falso in
bilancio relativamente all'Enimont di Gardini ed anche alla provenienza dei 100
miliardi con cui fondò la propria banca Cragnotti and partner. Quell'anno i presidenti
delle due squadre capitoline, l'altro era Ciarrapico della Roma, furono entrambi
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