Il calcio una storia universale - Violagol

delle Big five, Premier e Ligue1, è di 1 a 6.
Il classico
Barcellona-Real Madrid è diventata la sfida calcistica che suscita maggiore
attenzione nel mondo. La rivalità ha origine fin dagli albori del calcio spagnolo ed ha
radici storiche, sia di natura politica (Catalogna-Castiglia, modernità-arretratezza,
repubblica-monarchia, antifranchismo-dittatura, indipendenza-centralismo) che
calcistica.
Negli ultimi quindici anni, dopo il periodo d’oro blaugrana dei primi anni Novanta,
le strategie, economiche e tecniche, delle due società sono orientate a sopravanzare
l’avversario, nei risultati sportivi, nel fatturato, nel numero degli appassionati che in
tutto il mondo tifano per una delle due.
Il Real dei Galacticos, con Zidane, Beckham, Ronaldo, cominciò proprio con
l’acquisto di Luis Figo dal Barcellona. La doppietta del Valencia di Benitez, vittorie
nella Liga del 2002 e del 2003, segnarono la fine dei Galacticos e i catalani, con la
presidenza Laporta, tornarono a vincere (Liga 2005, Champions League 2006), con
Eto’o e Ronaldinho a guidare il tasso di classe altissima della squadra allenata da
Frank Rijkaard.
Il calcio spagnolo attraeva campioni grazie ad un sistema fiscale che alleggeriva il
peso degli ingaggi. Il Real Madrid riassunse Fabio Capello che impose una campagna
acquisti centrata su giocatori esperti Emerson, Cannavaro, Van Nistelrooy e vinse il
trentesimo titolo della storia della Real per la migliore differenza reti nei confronti del
Barcellona. Schuster, ex stella madrilena, sostituì Capello, contestato per la piattezza
del gioco e conquistò il titolo successivo, 2008.
Nel 2008-2009 i catalani puntarono su Pep Guardiola, undici stagioni da calciatore
con la maglia blaugrana, dopo il settore giovanile, e capitano della squadra, chiamato,
dopo un anno al Barcellona B, a guidare il rinnovamento della squadra che vende
Il calcio una storia universale – versione beta – Massimo Cervelli – 230