Il calcio una storia universale - Violagol

sovrintende alle molteplici esigenze tecnico-sportive dell'attività calcistica nazionale.
Il 21 luglio 1959 la Lega di Milano confermò come proprio presidente Pasquale,
mentre Umberto Agnelli venne eletto presidente della FIGC il 9 agosto, posizione che
poi diventerà di Pasquale.
La Lega esercitò un potere di sopraffazione sulla Federazione, controllando le
cariche ed imponendo l'aggiornamento dei regolamenti. La subordinazione degli
arbitri fu una delle conseguenze dirette che influì sulle vittorie dei campionati.
Dopo la disfatta dei mondiali del 1966 diventò presidente della FIGC Artemio
Franchi, cresciuto come dirigente sportivo nella Fiorentina. Era già stato
Commissario Straordinario della Lega Calcio (1964-1965).
Nell'agosto del 1965, la Lega scelse un nuovo presidente, Aldo Stacchi, che resterà
in sella fino al marzo 1973, esclusa la parentesi commissariale di Franchi dopo la
disfatta contro la Corea del Nord del luglio 1966.
Sotto la guida di Franchi il mondo del calcio fu chiamato a delle modifiche
strutturali per competere con le maggiori federazioni europee e mondiali. Le società
di calcio si trasformarono in società per azioni, ma senza fini di lucro, con
l'impossibilità di quotarsi in borsa.
La serie A passò da 18 a 16 squadre nella stagione 1967-68, un formato che durerà
fino al 1987-88, venne adottato il blocco degli stranieri che restò in vigore fino al
maggio 1980.
Il biennio sessantotto-sessantanove fu caratterizzato dalla rivolta operaia e
studentesca, dalla partecipazione collettiva che travolse tutta la società e che, seppure
con ritardo, si proiettò anche sul mondo del calcio modificando i comportamenti dei
giocatori e, come abbiamo visto, quelli dei tifosi, del modo stesso di partecipare alle
partite.
Si costituirono nuove componenti del mondo del calcio, a partire dall’A.I.C.
Il calcio una storia universale – versione beta – Massimo Cervelli – 80