Il calcio una storia universale - Violagol

L'acquisto di Savoldi per 2 miliardi, dal Bologna al Napoli, nell'estate del 1975
segna il nuovo record per un trasferimento.
Campionato 1975-76 torna, 27 anni dopo Superga, lo scudetto al Torino. I gemelli
del goal, Pulici, capocannoniere con 21 reti, e Graziani traducono in reti le invenzioni
del poeta Claudio Sala e la regia offensiva di Pecci.
Il Torino di Radice, per pressing ed organizzazione difensiva ha preso molto di più
dalla lezione olandese di quanto avesse fatto la Lazio di Maestrelli. L'allenatore
utilizzava ancora il libero, ma la fase difensiva iniziava con il pressing degli
attaccanti.
Nel 1976 l’attaccante del Perugia, e militante della sinistra rivoluzionaria: Paolo
Sollier pubblica Calci e sputi e colpi di testa – riflessioni autobiografiche di un
calciatore per caso, una denuncia di una gabbia che appare, ed in molti casi è, dorata,
ma che nasconde un regime di vita militarizzato e con una vita forzata in un mondo,
quello del calcio, chiuso, represso, infingardo.
Sempre nel 1976 Boniperti sceglie per la panchina bianconera Giovanni Trapattoni,
una vita da mediano milanista cresciuto alla scuola catenacciara di Rocco. Trapattoni
ha una scorza dura, sopporta benissimo le pressioni; è un grande motivatore, pur
basandosi su una psicologia grezza.
Tatticamente vuole sei-sette giocatori in fase difensiva e tre-quattro all'attacco.
Boniperti gli compra i giocatori migliori, e Trapattoni assembla la squadra per il suo
calcio speculativo costruito sulla gestione della partita dove, prima o poi, il goal lo
trova; nel frattempo è bene non prenderlo.
Fischia il Trap, per richiamare i suoi alla continua copertura difensiva. Una difesa
impenetrabile, Zoff, Gentile, Cabrini, Cuccureddu, Scirea, Morini, Brio; il meglio dei
difensori presenti in circolazione; a centrocampo due campioni nello spezzare il
gioco, e non solo, quali Furino e Benetti, più un giocatore universale come Tardelli.
Il calcio una storia universale – versione beta – Massimo Cervelli – 97