Il calcio una storia universale - Violagol
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<strong>una</strong> formazione capolavoro che combina, come poche volte è accaduto nella <strong>storia</strong><br />
del <strong>calcio</strong>: classe, esperienza, resistenza.<br />
<strong>Il</strong> granata diventa un marchio di garanzia: attaccamento ai colori; generosità;<br />
affiatamento, non solo tra i giocatori, ma con il pubblico – il trombettiere del<br />
Filadelfia che suona la carica, Valentino Mazzola che si rimbocca le maniche.<br />
Tutto materializzato nei quarti d'ora travolgenti con cui il Toro distrugge gli<br />
avversari. Oltre la leggenda, c'è un organizzazione, finalmente moderna, sul modello<br />
dei club inglesi. <strong>Il</strong> direttore tecnico Erbstein era coadiuvato dal preparatore Lievesley,<br />
dai tecnici Ferrero e Sperone. Una fitta rete di osservatori, ampie relazioni con club<br />
minori utilizzando prestiti di calciatori per ottenere diritti di prelazione.<br />
<strong>Il</strong> dominio del Torino rappresenta anche la definitiva affermazione del sistema in<br />
Italia. Entriamo nel mondo della tattica moderna. Attacco e difesa a sette, come<br />
spiegava Bernardini, tutti devono essere difensori, tutti attaccanti.<br />
La mentalità sistemista prevede lo stesso schieramento di partenza (da fermo o in<br />
gioco); il controllo tattico dell'avversario; la teoria degli scambi di posizione (come<br />
mezzo di confusione); le manovre in verticale ed in diagonale, ripudiando il<br />
passaggio orizzontale, sbagliandolo un intero reparto viene tagliato fuori.<br />
Gioco negli spazi liberi; equa distribuzione di compiti e fatiche; velocità di gioco e<br />
di ritmo; razionalità dell'accorgimento tattico: nulla deve essere lasciato al caso.<br />
Subordinazione del singolo alla squadra, il sistema era il football moderno e<br />
conquista tutti, tornare al metodo era come tornare al cinema muto.<br />
La Nazionale riparte da Vittorio Pozzo, che gode di un grande prestigio<br />
internazionale, <strong>una</strong> non comune, per l'epoca, conoscenza delle lingue, relazioni<br />
d'amicizia con gli avversari.<br />
La Nazionale si identifica con il Torino, ma questo provoca non pochi problemi.<br />
Pozzo, ed i giocatori non del Torino, mal si adattavano al sistema, ciò nonostante gli<br />
<strong>Il</strong> <strong>calcio</strong> <strong>una</strong> <strong>storia</strong> <strong>universale</strong> – versione beta – Massimo Cervelli – 57