Il calcio una storia universale - Violagol

Un modulo sofisticato affermatosi nell'ultimo decennio, che parte dalla scelta di
disporre la squadra su più linee, quattro anziché le usuali tre, con l'obiettivo di avere
maggiore elasticità ed equilibrio in tutte le fasi di gioco. Nella fase di non possesso
della palla aiuta la copertura difensiva trasformandosi agevolmente in articolazioni
più coperte con diverse modalità di schieramento (4-5-1, ma anche 4-4-1-1 o 4-3-2-1
a seconda della pressione esercitata dagli avversari. Nella fase di possesso, quando si
tratta di gestire ed anche rallentare il gioco, diventa il classico 4-4-2.
L'efficacia maggiore del 4-2-3-1 sta nella manovra offensiva. Sono almeno quattro i
giocatori che cercano la profondità, con le sovrapposizioni degli esterni bassi salgono
a sei.
Al terminale d'attacco è richiesta la capacità di fare reparto da solo, di avere forza,
abilità nel gioco aereo, tecnica per difendere il pallone, velocità nei movimenti,
destrezza nel gioco di sponda.
Ai tre della seconda linea d'attacco si chiede un movimento continuo alla ricerca
dello smarcamento, farsi trovare liberi, ma anche allargare la difesa avversaria
sfruttando tutta l'ampiezza del campo favorendo i cambi di gioco sulle due fasce.
A questi movimenti si aggiungono, per aumentare l'imprevedibilità del gioco ed
allargare la difesa, le sovrapposizioni dei due esterni bassi che possono agire sia con
scambi rapidi, dai e vai, che con situazioni determinate dalla corsa. Tornando ai tre
della seconda linea devono avere rapidità di esecuzione (passaggi, tiri, cross), corsa,
abilità nel dribbling, capacità di copertura, ripiegando in fase difensiva quando sale
l'esterno basso. Il presidio degli esterni, alti e/o bassi, a chiusura degli spazi in mezzo
al campo è decisivo, altrimenti i due mediani sono condannati all'inferiorità numerica
a centrocampo.
La funzione strategica dei due centrocampisti è la protezione della difesa, dando i
tempi del ripiegamento e dell'azione ritardatrice. Forza e prestanza fisica devono
essere accompagnate dalla visione di gioco e dall'abilità nel chiamare alla
Il calcio una storia universale – versione beta – Massimo Cervelli – 236