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Il calcio una storia universale - Violagol

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ascendenza giudaica furono messi fuori legge con la confisca degli impianti e delle<br />

proprietà.<br />

Sindelar fu trovato morto il 23 gennaio 1939, nel suo letto assieme a Camilla<br />

Castagnola, ebrea italiana. Una morte che non verrà mai chiarita, ufficialmente per un<br />

incidente, avvelenamento da monossido di carbonio, ma nel dopoguerra i documenti<br />

dell'inchiesta non verranno più trovati. Anche da morto riuscì a sfidare i nazisti:<br />

quarantamila viennesi parteciparono al suo funerale, mentre la sede della sua squadra,<br />

l’Austria Vienna, fu inondata da più di quindicimila telegrammi provenienti da tutta<br />

Europa.<br />

La tragedia di Arpad Weisz, ebreo ungherese, <strong>una</strong> delle figure più importanti del<br />

<strong>calcio</strong> italiano, allenatore che aveva portato allo scudetto l'Ambrosiana (1929-30) ed<br />

il Bologna (1936 e 1937) che, dopo la promulgazione delle leggi razziali nel<br />

settembre 1938, dovette abbandonare la guida del Bologna dopo l'inizio del<br />

campionato 1938-39. Catturato in Olanda, dopo l'occupazione nazista, fu assassinato,<br />

assieme alla moglie e ai due bambini, nel campo di concentramento di Auschwitz.<br />

Andò diversamente ad <strong>una</strong> delle vittime di Superga, Egri Erbstein, ungherese di<br />

origine svizzera, allenatore del Torino nel 1938 e che tornò a guidare, dopo la fuga e<br />

la detenzione in un campo di lavoro, nel dopoguerra.<br />

Erbstein, <strong>una</strong> vita avventurosa con <strong>una</strong> doppia esperienza negli Stati Uniti da<br />

calciatore ed agente di borsa finita con la grande crisi del 1929, era un grande<br />

studioso di <strong>calcio</strong> ed era riuscito, con metodologie d'avanguardia, a portare in tre anni<br />

la Lucchese dalla serie C al settimo posto in A, impresa che gli valse la chiamata del<br />

Torino. Le leggi razziali lo costrinsero a scappare dall'Italia, aiutato dal presidente del<br />

Torino, Ferruccio Novo, ed a tornare in Ungheria – sarà rinchiuso in un campo nel<br />

1944, quando anche l'Ungheria fu invasa dai nazisti, riuscendo a scappare ed a<br />

nascondersi fino alla fine della guerra.<br />

L'antisemitismo si diffuse nell'Europa degli anni Trenta, complice l'atteggiamento<br />

<strong>Il</strong> <strong>calcio</strong> <strong>una</strong> <strong>storia</strong> <strong>universale</strong> – versione beta – Massimo Cervelli – 38

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