Il calcio una storia universale - Violagol

Bastava che gli attaccanti segnassero un goal e la vittoria veniva raggiunta. A
inaugurare l’era del Trap fu un doppio scambio con le milanesi: la cessione di
Capello al Milan, in cambio di Benetti più soldi, e quella di Anastasi all’Inter, anche
qui Boninsegna e un conguaglio.
Due colpi che rafforzarono per anni la Juventus, mentre Inter e Milan si trovarono
giocatori già spremuti. Nel 1977 è un incredibile testa a testa, condotto a livello
record, con il Torino di Radice.
La spunta la Juventus con 51 punti sui 50 dei granata. L’anno successivo ancora
Juventus. Domato il Toro l’avversario più impegnativo è il Vicenza di Giovan Battista
Fabbri che gioca un calcio verticale ed esalta Paolo Rossi, centravanti rapidissimo in
area, scartato proprio dai bianconeri.
Il campionato è funestato, il 30 ottobre durante Perugia-Juventus, dalla morte in
campo di Renato Curi causata da un problema cardiaco non rilevato dai medici
sportivi.
Quello del 1979, invece, è lo scudetto della stella del Milan, allenato da Liedholm,
con Rivera ancora in campo ed una qualità di gioco impressionante: Novellino,
Bigon, Antonelli. Antagonista del Milan è l'imbattuto Perugia, squadra ambiziosa e
decisa a lasciare i panni della provinciale, allenato da Castagner, che schiera il
bomber Paolo Rossi, acquistato dal Vicenza soffiandolo alla Juventus convinta di
riuscire a riscattarlo.
Anni Ottanta crescono i media
Nel 1980 va in onda, su RAI3, condotto da Aldo Biscardi, il Processo del lunedì,
una trasmissione, tuttora prodotta, che diverrà il modello dei talk show calcistici con
decine di imitazioni sulle televisioni locali, tra cui è da ricordare, per il titolo e per il
conduttore, Forza Italia condotta da Fabio Fazio.
La trama del Processo è molto semplice, quasi un invito a scatenare i bassi istinti.
Il calcio una storia universale – versione beta – Massimo Cervelli – 98