qui - Porphyra
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sopra, assumeva il pieno ruolo di governatore del mondo, poiché quattro è il numero che indica la<br />
terra; allo stesso tempo egli formava con i quattro gradini il numero cinque, anch’esso di valenza<br />
mistica, poiché riuniva in sé il tre (la Trinità) e il due (la duplice natura di Cristo); secondo<br />
un’interpretazione cabalistica, inoltre, il cinque univa il quattro (la terra) all’uno (Dio),<br />
configurando il basileus come copula mundi.<br />
Vi erano poi i troni di Costantino ed Arcadio, ubicati nel crisotriclinio, la cui forma doveva<br />
essere simile a quella di S. Vitale in Ravenna o dei SS. Sergio e Bacco a Costantinopoli. 275 Il<br />
soglio imperiale sorgeva nell’abside sotto il mosaico raffigurante il Cristo in trono, 276 con evidente<br />
simbologia «dello stretto legame fra il regno celeste e quello terrestre». 277 In una tripla d’oro<br />
abbiamo un’immagine di Costantino su un trono con un’alta spalliera quadrata, interamente<br />
coperto di gemme: forse lo stesso seggio che si conservava nel crisotriclinio. 278 Qui l’imperatore,<br />
nel giorno della festa delle Palme, si sedeva al lato destro sul trono di Arcadio, mentre sul trono di<br />
Costantino veniva posto il Vangelo, dopo una rituale processione. 279<br />
In ultimo, vi era il trono di Teofilo conservato nel triclinio di Giustiniano. 280<br />
Iconografia della maiestas: l’imperatore Costantino in trono, rivestito del<br />
divitision, della clamide e della zone, porta nella destra lo scettro lungo di romana memoria<br />
(particolare della tripla d’oro della zecca di Costantinopoli, L’Aja, Koninklijk Penning Kabinett).<br />
275<br />
La sala del trono, dalla pianta ottagonale, era coperta da una maestosa cupola e per questo detta thrullos. Anche in<br />
Cina la sala del trono o comunque quella del capo è coperta da una cupola che rappresenta l’emisfero celeste;<br />
interessante il significato interpretativo riferito alle colonne, che rappresentano le montagne cosmiche che sorreggono il<br />
cielo: anche <strong>qui</strong> microcosmo e macrocosmo coincidono. Cfr. DE CHAMPEAUX, I simboli, p. 400.<br />
276<br />
Cfr. CONST. PORPH., Liber de cerimoniis, 1, 23.<br />
277<br />
Cfr. RAVEGNANI, Antologia.<br />
278<br />
Tripla d’oro della zecca di Costantinopoli, L’Aja, Koninklijk Penning Kabinett. Cfr. MACCORMACK, Arte, fg.<br />
52.<br />
279<br />
Cfr. CONST. PORPH., Liber de cerimoniis, 1, 163; CAVALLO, Libri in scena..., cit., p. 55.<br />
280<br />
Cfr. CONST. PORPH., Liber de cerimoniis, 2, 15.<br />
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