Stanchi dei fiori - Arte e Arti

GRAndIVILLE, QuAndO I FIORI SI AnIMAnO
ouvrages n’étant au nombre des choses nécesssaires qui servent á la
substistance de la Société civile, mais seulement de celles qui servent
á l’ornément, au plaisir et á la curiosité 7 .
Accanto alla produzione di libri, c’è da considerare il grande sviluppo di
giornali e riviste, vendute anch’esse a prezzi concorrenziali. La presse
e Le siècle in particolare, propongono un abbonamento a quaranta
franchi, grazie al contributo della pubblicità, e riescono in questo
modo a veder raddoppiare il numero degli abbonati in pochi anni. A
partire dagli anni Trenta fanno invece la loro comparsa sul mercato
giornali satirici come La Silhouette, La Caricature e Le Charivari, e
periodici come Le Magasin Pittoresque o L’Illustration, che segnano in
maniera definitiva l’inizio della nuova età dell’immagine.
La vita di tali riviste è però breve: nel 1835, in un clima sempre più teso
a seguito dell’attentato di Fieschi 8 vengono promulgate le leggi sulla
censura di Adolphe Thiers che, di fatto, impediscono la continuazione
delle pubblicazioni di satira politica. 9 Molti disegnatori decidono di
dedicarsi ad altro. Tra questi vi è Grandville che aveva animato, con le
sue illustrazioni, le pagine più importanti di queste riviste.
Jean-Ignace-Isidore Gérard era nato a Nancy il 15 settembre 1803;
il padre, pittore e miniaturista, era figlio di un attore noto al tempo
come Grandville. Il giovane Ignace, che in seguito decise di adottare
lo pseudonimo del nonno, a soli dodici anni abbandonò gli studi per
iniziare l’apprendistato nella bottega paterna. La sua abilità fu presto
notata da un miniaturista al tempo molto apprezzato, Mansion, che lo
convinse a seguirlo a Parigi nel 1825.
Inizialmente la situazione fu tutt’altro che facile, come consueto per
molti altri giovani artisti in cerca di notorietà: Grandville alloggiò
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