Stanchi dei fiori - Arte e Arti
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NOTE<br />
GRAndIVILLE, QuAndO I FIORI SI AnIMAnO<br />
1. A. Bazzocchi, “Il corpo e l’anima <strong>dei</strong> <strong>fiori</strong>”, in Fiori. Natura e simbolo dal Seicento a Van<br />
Gogh, 2010, p. 32. [ ↑ ]<br />
2. Grandville, 1847, p. 12. [ ↑ ]<br />
3. I volumi privi di illustrazioni sono invece immessi sul mercato ad un prezzo molto<br />
basso: l’editore Charpentier, grazie all’aumento della tiratura, propone nel 1838 libri a tre<br />
franchi (quando solitamente il prezzo si aggirava attorno ai sette franchi). Nel 1885 alcuni<br />
libri potevano addirittura essere acquistati ad un franco. Si veda Kaenel, 2005, p. 69. [ ↑ ]<br />
4. Da parte loro, molti disegnatori amano sottolineare il fatto che “illustrare” un libro vuol<br />
dire sì arricchirlo di immagini, ma allo stesso tempo significa “renderlo illustre”. [ ↑ ]<br />
5. Kaenel, 2005. [ ↑ ]<br />
6. Caso analogo sarà quello della fotografia quando, al suo apparire, i fotografi dovranno<br />
affrontare lo stesso tipo di problema: la macchina fotografica sembra infatti poter riprodurre<br />
la realtà senza nessun tipo di intervento da parte del fotografo, che appare più simile ad un<br />
chimico che ad un vero artista. Anche in questo caso bisognerà attendere parecchi anni<br />
prima di veder riconosciuto alla fotografia lo status di vera e propria opera d’arte. [ ↑ ]<br />
7. Kaenel 2005, pag. 47. [ ↑ ]<br />
8. Giuseppe Marco Fieschi (1970-1836) fu il rivoluzionario francese a capo della cospirazione<br />
sfociata nell’attentato al sovrano Luigi Filippo nel luglio del 1835. [ ↑ ]<br />
9. In occasione delle sedute in Paramento, Thiers dichiara: “Il n’y a rien de plus dangereux<br />
[… ] que les caricatures infâmes, les dessins séditieux, il n’y a pas de provocation plus<br />
directe aux attentats”. [ ↑ ]<br />
10. Si tratta dell’odierna rue Bonaparte. [ ↑ ]<br />
11. Il procedimento prevede l’uso di una pietra calcarea estremamente levigata, sulla quale<br />
viene tracciato il disegno con una matita grassa. Il litografo stende quindi sulla pietra<br />
una soluzione acquosa di gomma arabica acidificata con acido nitrico e, successivamente,<br />
uno strato di inchiostro grasso. A questo punto le linee del disegno, anch’esse grasse,<br />
trattengono il disegno, mentre le parti restanti, umide d’acqua, lo respingono. Si procede<br />
quindi con la stampa. La tecnica ottiene uno straordinario successo; a Parigi si contano,<br />
attorno al 1830, quasi quaranta laboratori che lavorano incessantemente alla produzione<br />
di immagini litografiche. [ ↑ ]<br />
12. Grandville continua infatti solo di tanto in tanto ad esporre dipinti ad olio. [ ↑ ]<br />
13. Kaenel 2005, pp. 303-304. [ ↑ ]<br />
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