Stanchi dei fiori - Arte e Arti
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IPERuRAnIO - VOL. 1, n. 1<br />
Questo il discorso dell’Elleboro che si fa portavoce <strong>dei</strong> sentimenti di tutti:<br />
Madame, les fleurs ici preséntes vous supplient d’agreéer leurs<br />
hommages, et d’écouter leurs humbles doléances. Voici des milliers<br />
d’années que nous servons de texte de comparaison aux mortels; nous<br />
défrayons à nous seules toutes leurs métaphores; sans nous, la poésie<br />
n’existerait pas. Les hommes nous prêtent leurs vertus et leurs vices,<br />
leurs défaut et leur qualités; il est temps que nous goûtions un peu des<br />
uns et des autres. La vie de fleurs nous ennuie: nous désirons qu’il nous<br />
soit permis de revêtir la forme humaine, et de juger par nous-mêms si ce<br />
que l’on dit là-haut de notre caractère est conforme à la verité. 18<br />
Nonostante la disapprovazione la Fata, che non comprende come<br />
mai essi vogliano lasciare il loro stato quasi divino per scendere<br />
così in basso, si vede costretta a dare il consenso, pur riservandosi<br />
l’intenzione di vendicarsi. Ecco quindi come le diverse specie di <strong>fiori</strong><br />
si animano e vengono mandate sulla terra dove diventano uomini e<br />
donne ed ecco, inoltre, raccontate tutte le loro vicende in tutti i tempi<br />
e i luoghi del mondo. L’unità spaziale o temporale non è infatti presa<br />
in considerazione da un’opera che fa della magia di un mondo segreto<br />
e fatato la propria materia.<br />
Se tutti i <strong>fiori</strong> si recano nel mondo, l’unica a non lasciare la dimora<br />
della Fata è l’erica, simbolo di amore eterno, conscia di come sulla<br />
terra non ci sia posto per lei.<br />
È ovvio come un testo di tal genere possa trovare spazio all’interno di<br />
una precisa cultura che aveva fatto, <strong>dei</strong> <strong>fiori</strong>, il proprio vanto. È tipico<br />
infatti dell’Ottocento, il “secolo <strong>dei</strong> <strong>fiori</strong>”, quell’attenzione capillare<br />
alle piante <strong>fiori</strong>te che prolificando nei balconi, nei giardini, nelle case<br />
e come ornamenti delle persone, imbevono con la loro fragranze il<br />
sentimento, la letteratura, il pensiero, l’arte del tempo.<br />
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