Stanchi dei fiori - Arte e Arti
Stanchi dei fiori - Arte e Arti
Stanchi dei fiori - Arte e Arti
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
IPERuRAnIO - VOL. 1, n. 1<br />
stesso tempo della sua inconsistenza, del suo tragico destino di morte<br />
– quindi del nichilismo sempre incombente.<br />
Un esempio lampante di questa duplice natura <strong>dei</strong> <strong>fiori</strong>, celebrativa<br />
della vita e dell’amore da un lato e mortuaria e funebre dall’altro,<br />
nelle pagine di Gabriele d’Annunzio si trova già nel suo primo e<br />
più celebre romanzo, Il Piacere (1889), fin dalle pagine d’apertura.<br />
Come certo ricorderà il lettore più attento, nelle ricche stanze<br />
romane di palazzo Zuccari, Andrea Sperelli attende in un languido<br />
pomeriggio d’inverno il ritorno dell’amante Elena Muti dopo anni di<br />
lontananza e di incomprensioni; l’incontro col protagonista è però<br />
rimandato di qualche paragrafo, con effetto di suspance, e lo spazio è<br />
occupato prepotentemente dai <strong>fiori</strong> e dal loro profumo, che servono<br />
allo smaliziato romanziere a creare un’atmosfera sensuale di eros<br />
sublimato e pervasivo; dato l’ambiente sofisticato e nobiliare e la<br />
tematica amorosa, non poteva trattarsi che di rose:<br />
Le stanze andavansi empiendo a poco a poco del profumo ch’esalavan<br />
ne’ vasi i <strong>fiori</strong> freschi. Le rose folte e larghe stavano immerse in certe<br />
coppe di cristallo che si levavan sottili da una specie di stelo dorato<br />
slargandosi in guisa d’un giglio adamantino, a similitudine di quelle<br />
che sorgono dietro la Vergine nel tondo di Sandro Botticelli alla Galleria<br />
Borghese. Nessuna altra forma di coppa eguaglia in eleganza tal<br />
forma: i <strong>fiori</strong> entro quella prigione diafana paion quasi spiritualizzarsi<br />
e meglio dare imagine di una religiosa o amorosa offerta. 2<br />
Il passo è interessante perché rivela un certo atteggiamento<br />
dannunziano, soprattutto del d’Annunzio esteta, nei confronti <strong>dei</strong><br />
<strong>fiori</strong>, e della natura in genere: la celebrazione non si svolge in forma<br />
diretta, ma attraverso la mediazione dell’opera d’arte, in questo caso<br />
72