Stanchi dei fiori - Arte e Arti
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GRAndIVILLE, QuAndO I FIORI SI AnIMAnO<br />
razionale ed emotivo per il mondo naturale è una costante della cultura<br />
romantica e ne solca l’attività filosofica, artistica e letteraria.<br />
Contemporaneamente, e non poteva essere altrimenti, si registra in<br />
Francia un profondo interesse per tutto ciò che riguarda il “linguaggio<br />
<strong>dei</strong> <strong>fiori</strong>”, conosciuto grazie alle lettere che Lady Mary Wortley<br />
Montagu scrive nel 1718 da Istanbul, 24 dove si trova a seguito del<br />
marito ambasciatore.<br />
Attraverso il proprio epistolario la dama sottolinea come in Turchia<br />
si riesca a comunicare usando ogni tipo di oggetto, soprattutto con<br />
piante e <strong>fiori</strong><br />
Non c’è colore, fiore, erbaccia, frutto, erba, sassolino o piuma che<br />
non abbia un verso che lo riguardi; e tu puoi litigare, rimproverare<br />
qualcuno, o inviare lettere appassionate, amichevoli o cortesi o<br />
perisino annunciare delle notizie senza neppure sporcarti le mani [di<br />
inchiostro ]. 25<br />
A seguito di questa prima ma significativa dimostrazione d’interesse,<br />
cominciano ad apparire, sul mercato editoriale francese, un numero<br />
sempre maggiore di opere che aiutano a decifrare lo speciale<br />
linguaggio di cui i <strong>fiori</strong> sono portatori. Del resto l’Ottocento può<br />
ben essere definito il “secolo <strong>dei</strong> <strong>fiori</strong>” che divengono, in particolare<br />
presso la nuova borghesia, soggetto prediletto e ornamento adatto a<br />
ogni luogo ed oggetto della casa e della persona.<br />
Ecco quindi che alla prima grammatica floreale introdotta da Lady<br />
Montagu ne faranno seguito molte altre dove questo codice rimanda<br />
a fonti eterogenee che spaziano dalla simbologia orientale ai miti<br />
classici, oltre ai moderni studi scientifici.<br />
Fondamentale in questo genere è Les fleurs, idylles morales, suivis de<br />
poésie diverses (1808) di Constant Dubos, che si cimenta nella stesura<br />
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