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MAURIZIO COSTANZO SHOW HA (RI)APERTO ALL’ARTE |<br />

DI BARBARA MARTUSCIELLO<br />

15 gennaio, 2009<br />

di arta<strong>part</strong><strong>of</strong><strong>cult</strong><strong>ure</strong> redazione<br />

inserito in appr<strong>of</strong>ondimenti<br />

757 lettori<br />

Luca Faccenda e Marco Parri hanno creato e dirigono la National<br />

Gallery di Firenze (www.nationalgalleryfirenze.it /eu/info /org etc.),<br />

un’Associazione Culturale senza fini di lucro con lo scopo di diffondere<br />

l’arte nel/del mondo con un’attenzione <strong>part</strong>icolare a quelle aree meno<br />

praticate dal Sistema e e dal Mercato dell’<strong>Art</strong>e internazionale quali sono<br />

l’Africa, l’Australia, il Tibet, l’India (quest’ultima lontana, però,dal binomio<br />

superstar Cindia!). Parallelamente, l’Associazione dichiara sensibile<br />

attenzione alla didattica rivolta alle arti figurative, letterarie e artistiche in<br />

genere attraverso contatti fra persone, enti, associazioni e popolazioni<br />

diverse. Sappiamo, date alcune iniziative portate a buon fine,<br />

dell’impegno della struttura per cause umanitarie, alle quali dedica aste di<br />

beneficienza ed altre iniziative simili.<br />

Per questo e per il fuoco della conoscenza Faccenda e Parri si spostano<br />

in lungo e largo nel mondo, mai come turisti ma come<br />

viaggiatori, scoprendo e appr<strong>of</strong>ondendo manufatti e arte di aree spesso<br />

svantaggiate del mondo. Sono, queste, tra le meno considerate<br />

dall’intellighenzia dell’arte contemporanea legata a precise regole e a un<br />

determinato reticolo di supporto (solo di certi Musei, curatori, artisti,<br />

investimenti…). Da questa passione per il bello, per una comunicazione<br />

visiva alternativa, libera, e per il linguaggio altro, Luca e Marco derivano<br />

la nuova pr<strong>of</strong>essione che li coinvolge oggi.<br />

“Non sono un critico, per carità”, si schernisce Luca Faccenda<br />

nell’incontro che abbiamo avuto alcuni giorni fa; “sono un architetto, ho<br />

studiato in <strong>part</strong>e alla Sorbona di Parigi e in <strong>part</strong>e all’Università degli Studi<br />

di Firenze; mi sono occupato di antiquariato e poi di moda…”: a ottimi<br />

livelli, visto che ha diretto il Di<strong>part</strong>imento del Fashion Institute and<br />

Technology (FIT) di New York nella sede Italiana di Villa Strozzi a Firenze<br />

per il quale si è occupato di ben sei cattedre. Poi, dopo aver venduto il<br />

suo brand -intanto registrato in molte <strong>part</strong>i del mondo- alla solita<br />

multinazionale giapponese, tornerà al primo amore: l’arte.<br />

“I viaggi sono stati, insieme all’arte, qualcosa che mi ha sempre coinvolto<br />

nella vita. Ho affiancato queste due passioni interessandomi dei linguaggi<br />

artistici altrui”: organizza le prime mostre circa quindici anni fa, aprendo la<br />

strada, in Italia, all’arte australiana, a quella africana e a produzioni<br />

etniche ma di grande qualità artistica. Direttore artistico dal 2005 della<br />

National Gallery di Firenze -Associazione Internazionale Culturale senza<br />

fini di lucro presieduta da Parri- ha curato ad oggi oltre 40 cataloghi di<br />

arte contemporanea -australiana, africana, asiatica, americana- e le<br />

relative esposizioni in prestigiose sedi museali. “Quando iniziai, mi<br />

presero per eccentrico…”: oggi è in una posizione leader nel panorama<br />

<strong>cult</strong>urale occidentale. Andando a vivere con gli aborigeni e<br />

comprendendo i loro segni e studiandone la simbologia, per esempio,<br />

Faccenda e Parri hanno portato, primi in Europa, quel mondo allora<br />

ancora sconosciuto. Oggi un pò meno.<br />

Il taglio di tutto il loro operare -e dei cataloghi- non è quello di storici<br />

dell’arte -che comunque li affiancano spesso: penso a Barilli o a Lara<br />

40<br />

art a aprt <strong>of</strong> <strong>cult</strong>(<strong>ure</strong>) | www.arta<strong>part</strong><strong>of</strong><strong>cult</strong><strong>ure</strong>.net

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