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ROTHKO. THE LATE SERIES ALLA TATE MODERN DI<br />

LONDRA | DI SAUL MARCADENT<br />

20 gennaio, 2009<br />

di s.marcadent<br />

inserito in appr<strong>of</strong>ondimenti<br />

595 lettori<br />

Relazionarsi con le sue opere è<br />

faticoso e, a tratti, apparentemente<br />

impossibile. Mark Rothko<br />

(1903-1970) è tutt’oggi un artista<br />

poco conosciuto seppur le sue<br />

opere trovino spazio nei più<br />

importanti musei d’Europa, Asia e<br />

Stati Uniti.<br />

Alla Tate Modern di Londra è attualmente in corso, fino al primo febbraio,<br />

una retrospettiva insolita che si concentra sulle ultime serie realizzate. La<br />

fine degIi anni Cinquanta e i disordinati anni Sessanta segnano tappe<br />

cruciali nel lavoro dell’artista. Lontano dal brusio della Pop <strong>Art</strong> e dal<br />

silenzio del Minimalismo e dell’arte Concettuale, egli solca un percorso<br />

autonomo e indipendente che condensa, rielaborandole, queste correnti<br />

artistiche.<br />

Di fronte alle opere di Rothko c’è da poco da capire. Piuttosto, le sue tele<br />

vanno osservate. E non a caso, lungo il percorso espositivo, Achim<br />

Borchardt-Hume, curatore della personale, invita lo spettatore a<br />

s<strong>of</strong>fermarsi su porzioni delle opere in mostra ai raggi ultravioletti, per<br />

scorgerne quei tratti altrimenti invisibili a occhio nudo. Illuminati<br />

artificialmente i <strong>part</strong>icolari delle opere rivelano strati di colore, sfumat<strong>ure</strong> e<br />

dettagli impercettibili. Persino le tele bicolore dell’ultima serie Black on<br />

Gray Paintings mostrano al loro interno fasce e zone dove l’incrocio fra<br />

grigio e nero dà vita a policromie inaspettate.<br />

I dipinti di Rothko sono spesso molto grandi e invasivi. Lavorare su uno<br />

spazio ampio gli permette di entrare nel quadro, viverlo dall’interno.<br />

Scrive l’artista: To paint a small pict<strong>ure</strong> is to place yourself outside your<br />

experience. However, you paint the larger pict<strong>ure</strong>, you are in it. It isn’t<br />

something you command*. Le pennellate attente di Rothko, come la<br />

danza “distratta” di Pollock sopra la tela, sono la via tramite cui la<br />

gestualità e l’io stesso dell’artista s’inseriscono direttamente nell’opera.<br />

Ampliano il percorso espositivo i bozzetti e alcune fotografie. Gli sketches<br />

su carta in grafite e acquarelli mettono in luce la meticolosità del lavoro<br />

dell’artista. Oltre alla precisione lenticolare con la quale egli utilizza il<br />

colore, essi mostrano un’attenzione assoluta per le proporzioni. Le<br />

immagini in bianco e nero lo ritraggono, invece, pensieroso di fronte alle<br />

sue opere. Intorno a lui vive un disordine ordinato e una luce calda e<br />

strisciante s’insinua fra i colori puri delle tele.<br />

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art a aprt <strong>of</strong> <strong>cult</strong>(<strong>ure</strong>) | www.arta<strong>part</strong><strong>of</strong><strong>cult</strong><strong>ure</strong>.net

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