Scarica | Download - Art a part of cult(ure)
Scarica | Download - Art a part of cult(ure)
Scarica | Download - Art a part of cult(ure)
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ALDO ROSSI TRA IDENTITÀ ITALIANA LOMBARDA E<br />
APERTURA INTERNAZIONALE | DI PAOLO DI PASQUALE<br />
24 gennaio, 2009<br />
di Paolo Di Pasquale<br />
inserito in appr<strong>of</strong>ondimenti, architettura design grafica<br />
846 lettori<br />
Allo Spazio mostre del Campus<br />
Bovisa del Politecnico di Milano<br />
si inaugura, lunedì 26 gennaio<br />
2009, la mostra Aldo Rossi.<br />
Identità lombarda e vocazione<br />
internazionale. Disegni e modelli<br />
di opere e progetti dell’archivio<br />
personale di Aldo Rossi dalle<br />
collezioni PARC – MAXXI, a cura<br />
di Francesco Moschini. Dopo la mostradell’Accademia nazionale di<br />
San Luca a Roma (Rossi ne fu eletto accademico dal 1979) una nuova<br />
iniziativa confronta il segno italiano lombardo e milanese della poetica di<br />
Aldo Rossi con la sua vocazione internazionale, presentando disegni e<br />
modelli di architettura elaborati tra il 1964 e il 1997.<br />
La sede della mostra è strettamente legata ad Aldo Rossi: al Politecnico,<br />
infatti, egli ha insegnato lasciandovi una eredità pr<strong>of</strong>ondamente<br />
significativa della quale, più globalmente, la <strong>cult</strong>ura e l’architettura devono<br />
essere grati, comunque la si pensi:dal progetto per l’Hotel Duca a Milano<br />
a quello del complesso alberghiero di Fukuoka in Giappone, dal<br />
Bonnenfantenmuseum di Maastricht in Olanda agli allestimenti per la<br />
Triennale al Deutsches Historisches Museum di Berlino, i suoi interventi<br />
hanno segnato la storia dell’estetica e della funzionalità non solo italiane.<br />
Lo evidenzia bene questa esposizione attraverso i materiali autografi<br />
selezionati dalle Collezioni PARC-MAXXI, palesando una vera e propria<br />
ossessione di Aldo Rossi per gli oggetti, per l’essenzializzazione fino<br />
all’elementarismo, per un peculiare uso della “variazione scalare che<br />
modifica le proprietà delle forme e dello spazio”, per l’idea di una città<br />
costruita per frammenti.<br />
E’ anche possibile rendersi conto della differenza e delle similitudini<br />
progettuali traopere pensate e realizzate per il nord Italia (tra i qualil’Unità<br />
d’abitazione al quartiere Gallaratese del 1969-72, il Cimitero di San<br />
Cataldo a Modena del 1971-76, la Scuola di Fagnano Olona a Varese del<br />
1972, il Teatro del Mondo per la Biennale di Venezia del 1979, il Palazzo<br />
dei Congressi di Milano del 1982-89, l’Aeroporto internazionale di Linate<br />
del 1991-92),architett<strong>ure</strong> museali anche più contenute (Vassivière e<br />
Maastricht del 1990) e progetti internazionali come l’Unità residenziale a<br />
Set‚àö‚à´bal in Portogallo, la Torre di Buenos Aires (1984), il Campus di<br />
Miami (1986), il Complesso Residenziale e di Uffici di Schlachthuis<br />
all’Aiae le Case unifamiliari a Monte Pocono (Pennsylvania), entrambi<br />
del1988; e ancora: i progetti per la Walt Disney di Parigi (p<strong>ure</strong> del 1988) e<br />
di Orlando (1991). Particolare attenzione è riservata ai progetti e alle<br />
realizzazioni “tedesche” di Aldo Rossi: il Concorso per la Leipzigerplazt<br />
(1990), il complesso residenziale in Schützenstrasse (1992) e il<br />
Deutsches Historisches Museum (1988-1989), tra gli altri.<br />
Aldo Rossi, tra i più importanti architetti e teorici dell’architettura, nasce<br />
nel 1931 a Milano dove cresce e dove si la<strong>ure</strong>a brillantemente nel 1959.<br />
Pr<strong>of</strong>essionalmente, si forma nello studio di Ignazio Gardella e Marco<br />
Zanuso, collaborando alla rivista”CASABELLA-CONTINUITA’” e ai<br />
61<br />
art a aprt <strong>of</strong> <strong>cult</strong>(<strong>ure</strong>) | www.arta<strong>part</strong><strong>of</strong><strong>cult</strong><strong>ure</strong>.net