09.06.2013 Views

Scarica | Download - Art a part of cult(ure)

Scarica | Download - Art a part of cult(ure)

Scarica | Download - Art a part of cult(ure)

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

GLI SCHELETRI DI VIA DUOMO. IL GIALLO DI STEFANIA<br />

NARDINI FRA PRESAGI E MEMORIE | DI ISABELLA<br />

MORONI<br />

31 gennaio, 2009<br />

di Isabella Moroni<br />

inserito in appr<strong>of</strong>ondimenti, libri letteratura e poesia<br />

459 lettori<br />

Gli Scheletri di Via Duomo è una<br />

chiave.<br />

Una chiave conservata con<br />

prudenza e delizia per proteggere<br />

quel che si nasconde dietro quella<br />

porta.<br />

Una chiave per accedere agli anni<br />

’70 ed in <strong>part</strong>icolare alla Napoli<br />

degli anni ’70, un mondo a <strong>part</strong>e che l’autrice costruisce come un origami.<br />

Poche mandate e la porta si apre.<br />

Stefania Nardini ci guida in questo mondo riemerso, fatto di transistor e<br />

contrabbando, di portierati potenti, cartomanti e scugnizzi. Gli stessi<br />

destinati a diventare uomini e capi dei clan attuali, senza più memoria di<br />

quella malavita romantica e guascone alla quale ancora ci si inchinava<br />

poco più di 30 anni fa.<br />

Una guida scaltra e provocatoria che, nel pr<strong>of</strong>ondo del cuore patteggia<br />

per la città, anche se è sporca e ferita, mariuola ed affamata.<br />

La scrittura di Stefania Nardini non edifica, svela.<br />

Come nel migliore giornalismo d’inchiesta, prende possesso dell’occhio<br />

del lettore e ne ravviva la curiosità ed i sentimenti costruendo pagina<br />

dopo pagina, con repentini cambi di inquadratura, tagli e primissimi piani,<br />

una storia stupefacente e prodigiosa, densa di <strong>part</strong>icolari e di scoperte.<br />

Così si penetra in quel “ventre di Napoli” di confine che è Forcella, un<br />

quartiere a cavallo fra l’anima levantina della Marina e quella tradizionale<br />

del Duomo; si ricordano o si scoprono personaggi, vicende, amori e<br />

segreti, si rievocano oggetti perduti (un mangianastri, un transistor, una<br />

macchina per scrivere) canzoni passate, poteri e strategie dimenticate,<br />

mentre Radio Camorra trasmette crittografie, codici segreti, pizzini<br />

Di questo libro così speciale ne parliamo con l’autrice.<br />

1.Stefania Nardini, dunque: dove nasce la passione per questa<br />

storia un po’ noir?<br />

La storia si ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto. Di quelli che<br />

catturano l’attenzione dell’intera città. Avendo lavorato dieci anni a Il<br />

Mattino ne avevo sentito parlare in <strong>part</strong>icolare dal mio compagno. Perché<br />

in effetti fu lui a seguirla come cronista. E mi spiaceva che andasse<br />

dimenticata come tante altre. L’ho recuperata, l’ho infarcita di personaggi,<br />

mi sono lasciata trascinare. E’ stato un lavoro di grande aiuto. Ero stata<br />

appena operata di cancro, avevo un tubo di drenaggio e dolore. Ho<br />

sperimentato cosi’ che la scrittura è meglio di una medicina.<br />

2.Gli anni 70 a Napoli hanno un gusto quasi casereccio: la camorra<br />

di allora era ancora davvero solo contrabbando, opp<strong>ure</strong> già si<br />

preparava la nuova organizzazione?<br />

Era una camorra diversa. In realtà, anche se puo’ sembrare paradossale,<br />

la lotta contro il contrabbando delle sigarette ha rapidizzato lo spaccio<br />

dell’eroina. La Forcella che racconto nel libro è un quartiere che vive<br />

ancora dell’epopea degli anni della guerra. Forcella era l’illegalità intesa<br />

91<br />

art a aprt <strong>of</strong> <strong>cult</strong>(<strong>ure</strong>) | www.arta<strong>part</strong><strong>of</strong><strong>cult</strong><strong>ure</strong>.net

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!