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sorpresa di scoprire che oltre Filippo T. Marinetti, in Italia, c’erano altri che<br />
facevano sperimentazione in ambito teatrale.<br />
1. adrea lissi scrive:<br />
27 gennaio 2009 alle 16:18<br />
finalmente libero il futurismo da anni viaggia confermando la sua forza e premonizione non solo nel<br />
campo della <strong>cult</strong>ura. Attendiamo le Celebrazioni per scoprire, rivedere, appr<strong>of</strong>ondire, confrontarci su uno<br />
dei movimenti più importanti che l’arte del Novecento e del Duemila abbia prodotto!<br />
2.<br />
asdrubali scrive:<br />
30 gennaio 2009 alle 10:28<br />
bel testo bel libro grazie dell’informazione e dell’appr<strong>of</strong>ondimento. Utile.<br />
3. Lucia scrive:<br />
2 febbraio 2009 alle 00:56<br />
lo so che non c’entra col suo pezzo, ma lei cosa ne pensa di questa serie di stupri di gruppo? Anni<br />
fa ricordo che pubblicò un pezzo contro gli stupratori su Paese Sera definendoli “impotenti”. La pensa<br />
ancora così? Lucia.<br />
4. u-mix scrive:<br />
2 febbraio 2009 alle 12:57<br />
il futurismo fu un bel movimento, si, come altri di quell’epoca. Ma fu paradossalmente statico e<br />
chiuso su se stesso, Probabilmente l’uso che ne fece il fascismo lo penalizzò molto.<br />
5. Lucia scrive:<br />
3 febbraio 2009 alle 15:08<br />
Il fascismo non usò il futurismo più di quanto non usò tutto il resto. Il fascismo, ai tempi del<br />
fascismo, era un’ideologia condivisa dalla maggioranza assoluta del paese, compresi tanti che poi si sono<br />
lavati la faccia e le mani dicendo che in realtà non erano daccordo.<br />
Ancora con queste interpretazioni da guerra fredda? Andiamo oltre, appr<strong>of</strong>ondiamo l’analisi storica.<br />
Abbiamo perso la guerra, u-mix, l’Italia perse la II guerra mondiale. Fattene una ragione, invece di<br />
nasconderti dietro la favoletta che noi in realtà eravamo tutti comunisti e democristiamìni senonché c’era un<br />
cattivone che ci dominava. Nessuno prende e resta al potere da se stesso: ha bisogno del consenso. E il<br />
fascismo, ai tempi del fascismo era l’Italia.<br />
6. u-mix scrive:<br />
3 febbraio 2009 alle 18:08<br />
Lucia, dal momento che la sua interpretazione e risposta al mio commento é chiaramente di <strong>part</strong>e<br />
e faziosa, con alcuni passi molto discutibili, tralascio e dico: l’arte se viene calvalcata da una ideologia ne<br />
assume le sue sembianze e limiti. Punto e basta. Il resto sono chiacchiere. Come d’altronde la sua risposta<br />
al mio precedente commento.<br />
7. Lucia scrive:<br />
4 febbraio 2009 alle 01:46<br />
Ma quale <strong>part</strong>e e quale fazione. Qui si tratta di togliersi il prosciutto dalle orecchie, caro mio. Non<br />
andremo mai oltre se continuiamo a trattare la storia come un teatrino da psicoanalisti. Se non sa<br />
affrontare la sconfitta, peggio per noi: se cominciassimo a fare come la germania, che sa di aver perso,<br />
forse riusciremmo a rimetterci in piedi prima.<br />
8. Fernanda Moneta scrive:<br />
4 febbraio 2009 alle 01:55<br />
Lucia, non c’é nulla che mi saventi di più che l’essere privata della mia libertà personale. Immagina<br />
cosa penso degli stupratori. All’epoca però, l’immigrazione era fatto raro e limitato. Incideva poco nel<br />
sociale. Oggi non é così. Non c’é preparazione da <strong>part</strong>e di etnie diverse, <strong>cult</strong><strong>ure</strong> diverse, ad accettare la<br />
donna come essere alla pari. Per tante <strong>cult</strong><strong>ure</strong>, la donna é una bestia da domare. Per altre, se la donna<br />
non si veste o comporta in certo modo standard, é come se chiamasse la violenza. Poi c’é l’abuso d’alcol e<br />
di certe droghe che fa venir fuori il peggio delle persone. Mai andare in giro con persone ubriache o che si<br />
sa che si ubriacheranno. Meglio soli. I sobri sono tanti: cercateli. Possibilmente fuori dai bar.<br />
Io credo che ognuno dovrebbe avere il diritto di andare in giro come gli pare, a qualsiasi ora del giorno e<br />
della notte senza essere in pericolo. Però credo anche che non sia possibile, quando si vive in una nazione<br />
aperta così com’era Roma nel dopoguerra. Il mio consiglio é: fare come se si fosse in guerra e capire che<br />
per l’altro, il nemico, siamo prede. Difendiamo la nostra vita. Proteggiamoci.<br />
9. annamaria scrive:<br />
6 febbraio 2009 alle 10:24<br />
Siamo così abituati a pensare in termini di destra o sinistra che se incontriamo una persona<br />
indipendente (e questa lo é) non la riconosciamo e polemizziamo. Il vecchio detto “o con me o contro di<br />
me” é sempre valido, in Italia, vedo. Ho fatto bene ad andarmene negli USA.<br />
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