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Nord-Est dell’Anatolia,<br />

a 200 chilometri ad<br />

oriente di Ankara, in<br />

periferia dell’antica<br />

capitale ittita di<br />

Hattusa, odierna<br />

Bogdazoy.<br />

E’ opera nel 1250 a.C.<br />

di Puduhepa, vedova di<br />

Hattusilis III, madre di<br />

Tudhalya, che fu IV e<br />

regnò dal 1250 al 1225.<br />

Questo re non era<br />

titolato al regno, che<br />

non spettava nemmeno<br />

al padre, ma ad Uri Teshup, figlio di suo fratello Muwatallis che combattè<br />

a Qadesh contro Ramses II.<br />

La costituzione ittita riservava la corona al secondogenito -Muwatallis- e<br />

alla sua discendenza -Teshup-, mentre il primogenito -Hattusilis IIIdoveva<br />

essere destinato agli dei come sacerdote.<br />

Hattusilis, devoto ad Ishtar, frequentò un tempio di Ishtar, incontrò la figlia<br />

del gran sacerdote Puduhepa, ierodula -puttana sacra- la fece sua moglie<br />

e generarono Tudhalya.<br />

Il tempo dell’illeggitimità è totale fin dal loro sedere al trono.<br />

La figura 44 del corteo sopra istoriato è lo scopo di tutta l’opera.<br />

Mentre gli Usa hanno riconosciuto legittimo il loro 44a presidente, gli Ittiti<br />

tendevano a non riconoscere legittimo possessore dell’imperium, cioè del<br />

diritto di vita e di morte su ogni suddito, il figlio di Puduhepa -rimasta<br />

vedova di Hattusilis III- perché non titolato. La regina aveva gli Hurriti,<br />

popolo bellicosissimo, a sostenerla, ma sapeva bene che la legge non<br />

era dalla sua.<br />

Dunque, ha esposto la sua ideologia religiosa per giustificare un potere<br />

che non spettava né a lei, né al marito né al figlio. La Storia ci dice che il<br />

figlio regnò in seguito per 25 anni.<br />

Dunque, la rappresentazione, unita alle armi in mano agli Hurriti, fu<br />

efficace.<br />

-Per amore e per forza- come si canta ancora al Palio di Siena.<br />

Eidologia-Ideologia del tempo<br />

Il dio del tempo del corteo ha il numero 42 col nome di TE SHUP, mentre<br />

la n. 43 che gli sta di fronte è HE PATU. Il 44 è SHARRUMA.<br />

Costui è undicesimo di una sequenza che comincia dal n. 34.<br />

Chiamiamo la sequenza 34-43: AN TAR ISH, che si legge ’unione e<br />

separazione (TAR) del Cielo (AN) e della vita sulla Terra (ISH)’.<br />

Chiamiamo eidologia (ciò che appare) il sistema divino così configurato,<br />

ideologia, invece, Puduhepa al n. 43, Hattusilis III al n. 42, Tudhalya al n.<br />

44.<br />

Ovvero: l’autrice invita gli osservatori a riconoscere lei stessa nel destino<br />

di entrare nel n. 43, il marito morto nel n. 42, il figlio nel n. 44 post<br />

mortem.<br />

Quest’ultimo punto viene meglio spiegato dal figlio con l’immagine che lo<br />

rappresenta sotto braccio a Sharruma istoriata sul suo sarc<strong>of</strong>ago.<br />

Lustro<br />

La jerogamia, il matrimonio sacro, è il tema più generale qui sviluppato.<br />

88<br />

art a aprt <strong>of</strong> <strong>cult</strong>(<strong>ure</strong>) | www.arta<strong>part</strong><strong>of</strong><strong>cult</strong><strong>ure</strong>.net

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