Il Lago di Castel San Vincenzo e l'antica Terra ... - Regione Molise
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SUGGESTIONI DI UNA TERRA ANTICA<br />
Presentazione - 7<br />
Un cielo, una terra, una storia, un fiume. È quello che in questa guida - non una qualunque<br />
- abbiamo cercato <strong>di</strong> condensare, mettendo in luce sì gli aspetti peculiari <strong>di</strong> un territorio<br />
“congiunto” nelle sue <strong>di</strong>versità dal corso del fiume Volturno, dalle malinconiche<br />
Foci (la malinconia <strong>di</strong> un paesaggio genera un sentimento in<strong>di</strong>cibile alle parole) sino al<br />
suo <strong>di</strong>gradare nella Piana <strong>di</strong> Venafro, ma percorrendo - in linea con la spinta emotiva che<br />
muove i testi <strong>di</strong> altri ITINERARI, <strong>di</strong> cui questa guida è figlia - anche sentieri non comuni<br />
ad altri prodotti del genere. Non più dunque ricerca <strong>di</strong> identità, ben chiara nella matrice<br />
storica e culturale impressa sin dall’anno Mille dall’opera <strong>di</strong> colonizzazione intrapresa<br />
dai monaci del cenobio <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Vincenzo</strong> al Volturno, ma conservazione e soprattutto<br />
spen<strong>di</strong>bilità <strong>di</strong> tale identità nel groviglio <strong>di</strong> natura, storia, tra<strong>di</strong>zioni, paesaggio, arte che<br />
si assommano nei 16 paesi fotografati nella guida. Fotografie a colori, nella resa e anche<br />
nella metafora <strong>di</strong> una vitalità e <strong>di</strong> un vitalismo, che sembrano far parte più del passato che<br />
del presente <strong>di</strong> queste realtà, che si offrono ancora belle e per lo più integre nelle loro fisionomie<br />
inconfon<strong>di</strong>bili (<strong>di</strong>stese su declivi, arroccate su massi rocciosi, incuneate in dolci<br />
conche, pacifiche <strong>di</strong> pianura cinta dai monti) ma sempre in attesa <strong>di</strong> venti fecon<strong>di</strong> e <strong>di</strong><br />
parole che <strong>di</strong>cano e facciano davvero. Dalla montagna (le superbe cime delle Mainarde,<br />
con i colori sfavillanti <strong>di</strong> cieli sempre <strong>di</strong>versi e flora e fauna <strong>di</strong>stinte), al fiume (il Volturno<br />
vorticoso e capriccioso, ora rigagnolo, ora possente, ora <strong>di</strong>steso), al lago (il bacino lacustre<br />
<strong>di</strong> <strong>Castel</strong> <strong>San</strong> <strong>Vincenzo</strong> e la policromia sintetica <strong>di</strong> acqua, cielo e terra), al piano (pianori<br />
montani, insinuati in bocche <strong>di</strong> antichi vulcani e popolati <strong>di</strong> cavalli e<br />
mucche bra<strong>di</strong>, <strong>di</strong>stese urbanizzate che vanno sottrando spazi agli uliveti),<br />
al parco (quello nazionale d’Abruzzo, Lazio e <strong>Molise</strong> è realtà<br />
che ha garantito nel tempo la necessaria conservazione del territorio<br />
e dei suoi elementi). E ancora dai<br />
castelli, frutto della trasformazione nel<br />
tempo degli originari castra; alle chiese,<br />
sorte sovente in concomitanza con i castelli<br />
e che testimoniano nelle loro sovrapposizioni<br />
il trascorrere <strong>di</strong> ere e gusti; ai palazzi nobiliari,<br />
che nella loro spesso impensabile fastosità, ove si<br />
è conservato, <strong>di</strong>cono <strong>di</strong> storie locali che si intrecciano<br />
con la storia nazionale; ai siti archeologici e alle poderose<br />
vestigia <strong>di</strong> civiltà (sannita, romana e me<strong>di</strong>oevale),<br />
che attestano l’importanza strategica, economica e<br />
politica <strong>di</strong> queste terre. E le tra<strong>di</strong>zioni, che permangono<br />
nella forza delle convinzioni e delle credenze, dei suoni<br />
e dei sapori. Non tutto, naturalmente, poteva essere<br />
condensato in queste pagine: l’invito è dunque a considerare<br />
questa guida come un punto <strong>di</strong> partenza verso<br />
un ideale itinerario <strong>di</strong> scoperta e conoscenza <strong>di</strong> questi<br />
luoghi, che ciascuno potrà costruirsi a piacimento.<br />
Suggerimenti essenziali: parcheggiare l’auto nella<br />
piazza principale, infilarsi in vicoli e vicoletti alla<br />
ricerca dell’anima del paese (un uscio chiuso o<br />
un roseto incolto <strong>di</strong>cono come un balcone fiorito),<br />
visitare la chiesa o le chiese silenziose (troverete<br />
sempre una vecchietta pronta ad aprirle), salutare<br />
gli anziani e chiedere loro <strong>di</strong> parlarvi della storia<br />
e delle storie del luogo. Ne saprete, alla fine, più<br />
<strong>di</strong> un libro stampato.<br />
Ida Di Ianni