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Risalita dopo la discesa - Il Friuli

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L ogistica<br />

Al centro<br />

del MONDO<br />

Piattaforma fvg - La grande occasione per La nostra<br />

regione di diventare snodo strategico dei traffici<br />

Lungo iL corridoio adriatico BaLtico, grazie a un<br />

progetto proposto da gruppi privati che ora richiede<br />

sceLte decise e rapide senza tentennamenti<br />

<strong>Il</strong> treno del<strong>la</strong> storia sta passando<br />

nuovamente per il <strong>Friuli</strong> Venezia<br />

Giulia. La nostra regione, infatti, ha<br />

l’occasione di valorizzare e sfruttare il<br />

ruolo che <strong>la</strong> geografia e <strong>la</strong> storia le hanno<br />

oggi assegnato. <strong>Il</strong> progetto infrastrutturale<br />

per attrarre nell’Alto Adriatico i traffici in<br />

crescita tra Far East e Centro ed Est Europa,<br />

competendo con il sistema portuale<br />

del Nord Europa, richiede prima di tutto<br />

decisionismo.<br />

È questa l’analisi di Maurizio Maresca,<br />

esperto di logistica, docente all’Università<br />

di Udine in Diritto dell’Unione Europea<br />

e già presidente dell’Autorità portuale di<br />

Trieste.<br />

“La conferenza sul Mediterraneo, promossa<br />

dal Ministero degli Esteri, ha<br />

offerto l’occasione per una proposta<br />

davvero straordinaria che è stata formu<strong>la</strong>ta<br />

da Unicredit e dai principali gruppi<br />

industriali che si occupano di infrastrutture<br />

– spiega il docente accademico -.<br />

L’idea è quel<strong>la</strong> di costruire una piastra<br />

logistica nell’Alto Adriatico a sostegno del<br />

Corridoio Adriatico-Baltico per provare<br />

a riprendere i traffici del<strong>la</strong> Baviera dell’Austria<br />

e del Centro Europa, oggi del tutto<br />

localizzati nei porti di Amburgo, Anversa<br />

e Rotterdam.<br />

È un’operazione industriale di project<br />

financing, che prevede un investimento<br />

di circa un miliardo e che consiste nel<strong>la</strong><br />

realizzazione del<strong>la</strong> piastra container di<br />

Monfalcone, nell’integrazione del molo<br />

VII a Trieste, nel completamento dell’autoporto<br />

di Gorizia quale off dock e nel<br />

miglioramento del<strong>la</strong> linea ferroviaria<br />

attraverso gli snodi di Monfalcone e di<br />

Udine.<br />

L’ipotesi è di attrarre dalle rotte che<br />

percorrono il Mediterraneo 3,5 milioni<br />

di Teu: oggi Trieste ne nuove non più di<br />

250mi<strong>la</strong>”.<br />

Progetto ambizioso, ma fattibile, a patto<br />

che si possa passare al più presto dalle<br />

parole ai fatti. <strong>Il</strong> tempo, cioè, gioca contro.<br />

“Realizzandosi i predetti volumi l’opera<br />

sarebbe pressoché integralmente finanziata<br />

dai privati – continua Maresca -.<br />

L’intervento di Unicredit, Argo Finanziaria<br />

(Gavio), Sintonia (Benetton), Assicurazioni<br />

Generali, Abertis e Ferrovie dello<br />

Stato si sposa bene con <strong>la</strong> disponibilità di<br />

alcune imprese del<strong>la</strong> regione che hanno<br />

dichiarato un forte interesse e cioè Rizzani<br />

De Eccher, To Delta e Artoni-Samer.<br />

L’interesse è condizionato, tuttavia, a<br />

un’assolta certezza per quanto riguarda i<br />

tempi. Trattandosi di un’opera finanziata<br />

dal privato è indispensabile che essa<br />

possa essere sostenuta dal mercato in un<br />

contesto di assoluta certezza, sia quanto<br />

al<strong>la</strong> fattibilità, sia quanto ai tempi. In partico<strong>la</strong>re,<br />

è necessario che siano accelerate<br />

le procedure di scelta del contraente pur<br />

nel rispetto del diritto europeo, che siano<br />

accelerati i <strong>la</strong>vori pubblici rimuovendosi<br />

tutte le misure che rallentano l’iter, che<br />

siano accelerate le procedure di revisione<br />

di piani rego<strong>la</strong>tori, specialmente portuali<br />

e del porto di Monfalcone, essendo noto<br />

che oggi una modifica di piano<br />

rego<strong>la</strong>tore portuale necessita “L’interesse è<br />

di almeno quattro anni. È fon- condizionato a<br />

damentale, poi, che si indivi- un’assoluta certezza dei<br />

dui una so<strong>la</strong> amministrazione<br />

che unifichi le competenze di tempi. Essendo un’opera<br />

tutte quelle coinvolte e che finanziata dal privato è<br />

abbia il potere di adottare le indispensabile che possa<br />

misure necessarie, pur sem-<br />

essere sostenuta dal<br />

pre nel rispetto delle norme<br />

di protezione dell’ambiente mercato in un contesto<br />

e del<strong>la</strong> sicurezza e del diritto di previsioni certe”.<br />

comunitario.<br />

Inoltre, è indispensabile un forte impegno<br />

del Ministero degli Esteri per<br />

accelerare i <strong>la</strong>vori sui Tauri e su Koralm e<br />

Semmering, nelle due direttrici austriache<br />

rispettivamente per Salisburgo e Monaco<br />

e per Graz e Vienna. <strong>Il</strong> ministro Franco<br />

Frattini ha già incaricato l’ambasciatore<br />

Giandomenico Magliano di occuparsi<br />

delle questione e di promuovere<br />

ogni azione affinché il Corridoio<br />

Adriatico Baltico prenda<br />

corpo al più presto”.<br />

A trarre enormi vantaggi<br />

sarebbe, prima di tutto il territorio<br />

del <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia.<br />

Acquisterebbe una centralità<br />

strategica nei traffici internazionali.<br />

Inoltre, <strong>la</strong> filiera locale di<br />

imprese di costruzione sarebbe<br />

coinvolta direttamente nei cantieri<br />

previsti. Infine, le aziende<br />

produttrici locali potrebbero disporre a<br />

portata di mano di un sistema logistico<br />

aggiornato ed efficiente.<br />

46 ilFRIULI BUSINESS<br />

26 FEBBRaio 2010

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