C ostruzioni Vea, ora tocca ai privati Confartigianato Pordenone dal 1° giugno sCatta <strong>la</strong> CertifiCazione energetiCa anChe Per le abitazioni: a fronte di un aumento dei Costi, risParmi e rivalutazione degli immobili Previsto dal nuovo CodiCe regionale dell’edilizia Nuove prospettive grazie al metodo del<strong>la</strong> demolizione e ricostruzione Ferrante Pitta Boccata di ossigeno dal nuovo Codice regionale dell’edilizia. È quanto si aspettano le categorie imprenditoriali, presentando ai propri associati il testo definitivo del<strong>la</strong> legge, frutto di un confronto tra Regione e tessuto economico. La normativa ha recepito il piano casa nazionale. La legge è fortemente innovativa, ma troverà qualche limite nel<strong>la</strong> sua applicazione uniforme in centinaia di differenti Comuni. “La legge regionale n. 19 del 2009, già operativa per <strong>la</strong> parte re<strong>la</strong>tiva al piano casa dallo scorso novembre, - spiega il presidente del Gruppo Edili dell’api di Udine, Ferrante Pitta – contiene misure che hanno una significativa valenza economica, tenuto conto del ruolo anticiclico dell’edilizia nell’attuale fase di recessione. Ri<strong>la</strong>ncia, inoltre, <strong>la</strong> realizzazione di alloggi, favorendo un processo di ammodernamento e di riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare. Con il nuovo Codice dell’edilizia, insomma, ci aspettiamo una ripresa dei comparti dell’edilizia e manifatturiero”. Tra le novità inserite prima del varo definitivo, due sono state partico<strong>la</strong>rmente caldeggiate dalle imprese. “Le nostre proposte sono state accolte nelle audizioni – conclude Pitta -. Partico<strong>la</strong>rmente importante è <strong>la</strong> possibilità di ricorrere allo strumento del<strong>la</strong> demolizione e ricostruzione e, per le unità immobiliari a destinazione residenziale, dell’ampliamento fino al 35% del volume utile esistente, disposizione estesa anche alle zone destinate a nuovi insediamenti industriali, grazie al<strong>la</strong> nostra specifica richiesta che raccoglie un’esigenza fondamentale per lo sviluppo delle aziende che chiedono di poter adeguare e ampliare le proprie strutture operative”. Api Udine <strong>Il</strong> protocollo Vea, il nuovo sistema di valutazione del<strong>la</strong> qualità energetica e ambientale degli edifici, introdotto dal<strong>la</strong> Regione e all’avanguardia rispetto al resto d’Italia, è entrato in vigore dal primo gennaio 2010 per gli edifici pubblici e a uso pubblico, mentre dal 1° giugno riguarderà tutti quelli privati. <strong>Il</strong> protocollo per <strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong> qualità energetica e ambientale individua criteri di valutazione energetica e consen- te di attribuire a ogni edificio analizzato un valore alfanumerico in re<strong>la</strong>zione al suo livello di sostenibilità energetico-ambientale. L’obiettivo è quello di creare un meccanismo versatile, che individui gli aspetti prioritari di intervento in materia di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico riguardo l’edilizia, applicabile nelle diverse realtà che compongono <strong>la</strong> regione e che, al bisogno, possa essere facilmente aggiornato, adattato o implementato. <strong>Il</strong> sistema è stato definito in modo univoco e si basa su tre presupposti fondamentali: certezza scientifica, interesse pubblico e semplicità di applicazione. Strutturato in 22 schede tecniche, il protocollo si applica in tutte le fasi di costruzione o ristrutturazione degli edifici: dal reperimento delle materie prime, allo smaltimento dei rifiuti, fino al<strong>la</strong> dismissione delle opere edilizie. Secondo Confartigianato Pordenone, che ha esaminato le novità illustrandole ai propri associati, il Vea costituirà, dunque, uno strumento di promozione del risparmio energetico e del<strong>la</strong> sostenibilità ambientale che avrà ricadute importanti anche nel campo immobiliare e delle costruzioni: a fronte di un minimo o sensibile aumento dei costi di costruzione l’applicazione a regime del Vea permetterà, infatti, risparmi energetici e il riequilibrio dei costi dei canoni di locazione. La Regione costituirà, inoltre, un registro aperto ai professionisti per l’abilitazione al<strong>la</strong> certificazione Vea e un catasto dinamico delle certificazioni, in grado di monitorare il raggiungimento dei livelli di sostenibilità edilizia in <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia. 56 ilFRIULI BUSINESS 26 FEBBRaio 2010
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