Risalita dopo la discesa - Il Friuli
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T erzIarIo<br />
La conciliazione<br />
entra in officina<br />
ConfCommerCio - Ideato un nuovo strumento per rIsolvere eventualI<br />
contrastI con I consumatorI, attraverso un’azIone dI straordInarIa trasparenza<br />
L’auto si guasta? La carrozzeria presenta<br />
qualche imperfezione? Manca un optional<br />
che era stato concordato al momento<br />
del<strong>la</strong> trattativa? Per risolvere eventuali problematiche<br />
tra concessionario e consumatore il<br />
Gruppo provinciale Autoveicoli e Ricambi di<br />
Confcommercio di Udine, che riguarda anche<br />
il settore dei motoveicoli, <strong>la</strong>ncia l’iniziativa del<br />
“tavolo conciliatorio”. A farne parte, anticipa<br />
sin d’ora il neocapogruppo Giorgio Sina, ci<br />
saranno anche le associazioni dei consumatori:<br />
“L’auspicio è che ci siano tutte quelle interessate<br />
a un percorso comune”.<br />
“Nel rapporto con il<br />
consumatore – spiega<br />
Sina, che è anche<br />
vicepresidente Aicar<br />
(Associazione italiana<br />
concessionari Alfa<br />
Romeo) e consigliere<br />
nazionale di Federaicpa<br />
– Confcommercio<br />
vede <strong>la</strong> ragione<br />
prevalente del<strong>la</strong> propria<br />
assistenza”.<br />
Non a caso il gruppo,<br />
che ha appena rinnovato<br />
il consiglio,<br />
muovendosi nel segno del<strong>la</strong> continuità ‘innovativa’,<br />
ha pensato appunto a uno strumento<br />
di conciliazione che rappresenti un momento<br />
di incontro tra azienda e cliente, con <strong>la</strong> garanzia<br />
del<strong>la</strong> presenza di un arbitro terzo e il<br />
vantaggio del<strong>la</strong> gratuità. “Pensiamo a questa<br />
iniziativa – aggiunge Sina – come a una azione<br />
di straordinaria trasparenza e disponibilità che<br />
gli operatori del settore intendono promuovere<br />
a sostenere. Riguardo ai tempi, <strong>la</strong> volontà è di<br />
farlo in fretta. Di certo il tavolo sarà operativo<br />
entro l’estate”.<br />
Nel programma 2010 di un gruppo che conta<br />
115 associati sono scritte in agenda anche<br />
iniziative promozionali consolidate come<br />
“Udine motori”, il sostegno a progetti legati al<strong>la</strong><br />
eco-mobilità locale, il rafforzamento dell’interazione<br />
tra associati e consumatori attraverso<br />
l’attivazione di una casel<strong>la</strong> di posta elettronica,<br />
<strong>la</strong> realizzazione di un sondaggio conoscitivo da<br />
26 FEBBRaio 2010<br />
proporre anche alle alle<br />
attività non associate<br />
del territorio udine<br />
se, <strong>la</strong> promozione di<br />
gruppi di acquisto.<br />
<strong>Il</strong> settore, quello delle imprese di vendita e<br />
riparazione di auto e moto, ha un ampio rilievo<br />
anche dal punto di vista occupazionale.<br />
Qualche numero in provincia: 1.101 aziende<br />
(un peso del 10,6% sull’intero comparto<br />
commerciale), 4.491 addetti, 670 milioni di<br />
fatturato. Uno zoccolo molto duro, ma che,<br />
inevitabilmente, non ha potuto non scontare<br />
gli effetti del<strong>la</strong> crisi. Rispetto al 2008, in realtà,<br />
si sono immatrico<strong>la</strong>te più autovetture (+4,3%) e<br />
più motoveicoli (+5,1%) sul mercato di Udine:<br />
un totale di 21.230 mezzi.<br />
“Non possiamo tuttavia esultare – spiega Sina<br />
– perché fatturato e margini diminuiscono. Le<br />
auto in più che si sono vendute l’anno scorso<br />
sono quelle a più basso costo”.<br />
Tra l’altro il segno “meno” ritorna a gennaio<br />
2010.<br />
“<strong>Il</strong> mercato è cresciuto del 30%, ma si tratta di<br />
ordini vecchi. Se confrontiamo gli ordini reali<br />
gennaio 2010 su gennaio 2009 siamo attorno<br />
al 10% negativo”.<br />
Un altro dato su cui riflettere è quello del<strong>la</strong><br />
diffusione delle auto ecologiche, cioè alimentare<br />
a metano, gpl, ibride o elettriche. In Italia<br />
ce ne sono un milione 647mi<strong>la</strong>, solo il 4,6%<br />
del totale. In testa al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica delle regioni<br />
virtuose ci sono Emilia Romagna, Marche e<br />
Veneto. <strong>Il</strong> <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia? È all’ultimo<br />
posto (1,32%).<br />
I numeri all’ingiù non sono però motivo di<br />
depressione. Non in un settore che vede in<br />
campo “aziende di grande esperienza e professionalità<br />
– sottolinea il capogruppo –, che<br />
intendono mettere in campo strategie anti-crisi<br />
senza mai perdere di vista il servizio di qualità<br />
al cliente”. Dallo Stato, questo è l’auspicio, si attendono<br />
misure di defiscalizzazione degli oneri,<br />
una nuova normativa sul recupero dell’Iva, gli<br />
ammortizzatori sociali, <strong>la</strong> riduzione dell’Irap.<br />
E <strong>la</strong> Regione in che cosa può intervenire?<br />
“Dati statistici sull’inquinamento al<strong>la</strong> mano –<br />
conclude Sina –, come Confcommercio siamo<br />
disponibili a sostenere eventuali incentivi<br />
regionali per le auto ecologiche”.<br />
ilFRIULI BUSINESS 67