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Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta

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Saint-Michel, per arrestarsi all’interno del letto<br />

del Torrent de Baudier a quota 1290 m. Durante<br />

il tragitto la neve investe e asporta dalla sua sede<br />

un ponte in legno posto a 1310 m.<br />

Gli eventi valanghivi del 16 dicembre, oltre a<br />

interrompere la circolazione stradale e isolare<br />

i Comuni di Oyace e Bionaz, obbliga a far<br />

trascorrere la notte ai bambini all’interno della<br />

scuola di Oyace posta nei pressi della frazione<br />

Crétaz. Anche le operazioni di sgombero neve<br />

della sede stradale risultano lente e pericolose,<br />

poiché possono verificarsi ancora valanghe capaci<br />

di raggiungere la sede stradale stessa.<br />

L’intensificazione dei venti, provenienti da<br />

nord-ovest, nella notte tra il 16 e il 17 porta alla<br />

formazione e accrescimento degli accumuli alle<br />

diverse esposizioni, in particolare a quelle sudorientali:<br />

così la valanga si ripresenta anche il<br />

17 dicembre, sempre raggiungendo la S.R. n. 28.<br />

Nei giorni successivi la criticità provocata dall’evento<br />

nivometeorologico si attenua, il manto<br />

nevoso si consolida e non si distaccano più<br />

quantitativi considerevoli di neve dai pendii<br />

della Comba Baudier.<br />

Il giorno 5 gennaio, complici una nuova nevicata<br />

e l’azione di venti molto forti di provenienza<br />

nord occidentale, un ultimo evento raggiunge<br />

ancora zone prossime al centro abitato: la massa<br />

nevosa che precipita verso valle risulta inferiore<br />

a quella messasi in movimento poche<br />

settimane prima, ma la presenza del deposito<br />

valanghivo all’interno del canale e sul conoide,<br />

n Porzione terminale dell’accumulo ripreso dall’elicottero all’inizio di marzo. Le ingenti masse nevose accumulatesi sul conoide,<br />

in parte spostate ed ammassate dai mezzi pesanti per liberare la strada, si stanno fondendo. Sui prati rimane evidente<br />

l’accumulo con la tipica forma a ventaglio: si può distinguere ancora la neve depositata dall’evento del 5 gennaio (neve<br />

più bianca arrestatasi sia a valle sia a monte della S.R. n. 28). Dalla ripresa aerea si distinguono in primo piano Chez-le-<br />

Chenaux, in secondo piano oltre l’accumulo nevoso il campo da calcio e il nucleo principale del paese di Oyace e in basso a<br />

destra il ponte in legno seriamente danneggiato dal secondo evento verificatosi il 16 dicembre.<br />

113<br />

n La massa nevosa occulta totalmente la sede stradale e<br />

le infrastrutture presenti. Si nota in secondo piano la<br />

zona da dove la massa nevosa modifica il suo moto incanalato,<br />

aprendosi a ventaglio sul conoide (foto del 16<br />

dicembre - Commissione Locale Valanghe).<br />

facilita il moto verso valle della massa nevosa e<br />

permette a questa di compiere deviazioni improvvise<br />

ed inaspettate.<br />

Infatti la valanga si arresta una cinquantina di<br />

metri a valle della sede stradale e a pochissimi<br />

metri dall’angolo più meridionale del complesso<br />

sportivo adibito a campo da calcio.

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