Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta
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dinamica dell’incidente<br />
Aprile è il mese preferito dagli scialpinisti per le<br />
salite in quota o le traversate di più giorni, utilizzando<br />
i rifugi quale base d’appoggio. Lunedì è il<br />
primo giorno di relativo bel tempo, dopo le nevicate<br />
del week end. Tra gli scialpinisti presenti<br />
al Rifugio Vittorio Emanuele II, alcuni gruppi<br />
decidono di salire in direzione del colle del<br />
Gran Paradiso, a sinistra della Tresenta. L’escursione<br />
si snoda lungo un itinerario relativamente<br />
tranquillo, con un unico pendio potenzialmente<br />
pericoloso: il ripido tratto finale per raggiungere<br />
il colle. Un gruppo di quattro scialpinisti<br />
stranieri battono la traccia in neve fresca e, arrivati<br />
alla base del pendio, valutano le condizioni<br />
locali, decidendo di evitare la salita al colle e di<br />
affrontare il ripido pendio finale, che dà l’accesso<br />
alla cresta, in una zona meno uniforme e<br />
inframmezzata da grossi blocchi rocciosi. Il forte<br />
sovraccarico dato dal loro passaggio provoca<br />
il distacco di un lastrone soffice che li travolge:<br />
tutti gli sciatori vengono trascinati a valle illesi;<br />
solo una ragazza si trova sepolta, con la testa<br />
sotto la neve ed un braccio che spunta fuori, ma<br />
viene immediatamente liberata dai compagni.<br />
L’incidente si conclude con un forte spavento e<br />
la perdita di alcuni bastoncini da sci; il gruppo<br />
scende autonomamente al rifugio.<br />
Cause del distacco e commenti<br />
Si tratta di un lastrone superficiale soffice staccatosi<br />
a causa del forte sovraccarico esercitato<br />
dagli sciatori che stavano salendo il pendio estremamente<br />
ripido (tra 40 e 45° nella zona di distacco),<br />
senza rispettare le distanze di sicurezza.<br />
Indicatori di possibile instabilità del manto nevoso,<br />
individuabili localmente dagli scialpinisti:<br />
la grande quantità di neve fresca caduta nei<br />
giorni precedenti (in quota anche 50 cm) e la<br />
neve trasportata dal vento.<br />
n La vetta del Ciarforon il 17/04/<strong>2012</strong>: è evidente l’azione<br />
del vento, leggermente nascosta dalla nevicata<br />
della notte.<br />
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n Due fotogrammi del test del blocco di scivolamento<br />
(effettuato il 17/04/<strong>2012</strong>) evidenziano l’instabilità del<br />
manto nevoso, con il distacco di un lastrone soffice di<br />
notevole spessore.<br />
n Anche l’Extended Column Test (effettuato il<br />
17/04/<strong>2012</strong>) evidenzia il distacco netto di un lastrone.<br />
Da notare il piano di scorrimento perfettamente<br />
liscio e omogeneo.