Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta
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1. andamento meteorologico<br />
In questi cinque giorni si verificano, a più riprese,<br />
nevicate anche sotto i 2000 m, in particolare<br />
in alta <strong>Valle</strong> nevica fino a 1700 m il 18 mattina,<br />
apportando un totale di 15 cm di neve fresca a<br />
Plan Praz, mentre si ha solo un’imbiancata (1<br />
cm) nelle altre stazioni. Un nuovo episodio nevoso<br />
si ha tra il pomeriggio del 20 e la mattina<br />
del 21, più intenso questa volta nel settore<br />
sud-orientale della regione. E’ nuovamente l’alta<br />
valle ad essere maggiormente interessata dalle<br />
nevicate che si verificano tra la tarda serata del<br />
21 e il mattino del 22. In totale tra il 20 pomeriggio<br />
e il 22 mattina si hanno 40 cm di neve<br />
fresca a Dondena, 30 cm a Plan Praz, 20 cm a<br />
Weissmatten e 15 cm a Crevacol.<br />
23 maggio – 27 maggio<br />
n 25 maggio: mappa di ri-analisi del geopotenziale a<br />
500 hPa e della pressione a livello del mare.<br />
Nei giorni seguenti, il maggiore soleggiamento<br />
e il rialzo termico (29.9°C ad Aosta il 24 maggio)<br />
favoriscono una rapida fusione del manto<br />
nevoso, che si completa nella stazione di Plan<br />
Praz il 27 maggio.<br />
n 11 giugno al Colle del Piccolo San Bernardo: è ancora<br />
possibile praticare il kite-ski.<br />
22<br />
1.3 AlcuNE cONsIdERAzIONI<br />
Ed ElAbORAzIONI<br />
Si tratta di un inverno sicuramente particolare,<br />
generalmente mite e poco nevoso nel fondovalle,<br />
soprattutto in media e bassa <strong>Valle</strong>, a causa<br />
dei frequenti episodi di foehn dovuti alla persistente<br />
anomalia anticiclonica sull’Europa occidentale.<br />
Nello stesso tempo però si sono registrati<br />
valori record d’intensità del vento e di<br />
freddo, perché l’unica vera incursione di aria<br />
artica, tra la fine di gennaio e la prima metà di<br />
febbraio, si è rivelata la più dura per intensità e<br />
per durata degli ultimi decenni.<br />
Vale ancora la pena ricordare le frequenti e abbondanti<br />
nevicate sui versanti francesi e svizzeri,<br />
che spesso hanno coinvolto anche le aree di<br />
confine della nostra regione: dopo alcuni anni<br />
di carenza, il versante nord-alpino torna a registrare<br />
un innevamento migliore rispetto a quello<br />
italiano.<br />
L’andamento dei quantitativi di neve fresca –<br />
hN (cm) - rilevati nelle quattro stazioni di riferimento<br />
(Plan Praz, Crevacol, Weissmatten e<br />
Dondena) in occasione dei singoli eventi nevosi,<br />
è presentato nei grafici 1.3.1. Occorre precisare<br />
che, al fine di facilitarne la lettura, alcuni<br />
episodi di precipitazione, distinti tra loro, ma<br />
ravvicinati nel tempo ed originati dalla stessa<br />
situazione sinottica, sono stati talvolta raggruppati<br />
in un unico evento esteso su più giorni.<br />
L’analisi di tali grafici permette di evidenziare<br />
alcuni tratti essenziali della stagione:<br />
- da fine ottobre a fine maggio si contano, a<br />
scala regionale, 32 nevicate a 2000 m – lo<br />
stesso numero della stagione precedente –<br />
con 9 episodi nella città di Aosta;<br />
- ai 32 eventi nevosi corrisponde un totale di<br />
76 giorni con precipitazioni nevose in atto a<br />
2000 m, per una media di 2.5 giorni a settimana;<br />
- il numero dei giorni nevosi è massimo in<br />
aprile (18 giorni) e dicembre (17 giorni), e<br />
minimo in ottobre (2 giorni) e in febbraio (4<br />
giorni);<br />
- le stazioni dell’alta valle presentano apporti<br />
di neve fresca in occasione di tutti gli eventi<br />
osservati, mentre le nevicate sono più<br />
discontinue in bassa <strong>Valle</strong>, dove peraltro si<br />
nota anche una maggiore disomogeneità tra<br />
le stazioni all’interno dei singoli episodi.