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Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta

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La valanga qui rappresentata, verificatasi presumibilmente<br />

il 17 dicembre <strong>2011</strong>, è anch’essa<br />

innescata dalle abbondanti nevicate che interessano<br />

il territorio regionale a partire dal pomeriggio<br />

del 13 fino alla mattina del 16 dicembre:<br />

in questo lasso di tempo si rilevano fino a 150<br />

cm di neve fresca a 2500 m. Anche i venti da<br />

moderati a forti provenienti dai quadranti occidentali,<br />

che accompagnano le nevicate e proseguono<br />

anche dopo il 16 dicembre, vanno a<br />

formare consistenti accumuli alle esposizioni<br />

orientali. L’azione combinata di nevicata e venti,<br />

entrambi d’intensità da moderata a forte, va a<br />

costituire un manto nevoso debolmente consolidato,<br />

quindi molto propenso a originare valanghe.<br />

E’ proprio un centinaio di metri di dislivello a<br />

valle del Col de Champillon a circa 2650 m di<br />

quota, in una conca secondaria posta poco più a<br />

sud della Comba de Champillon, nelle vicinanze<br />

di alcuni affioramenti rocciosi, che si distaccano<br />

una serie di lastroni da vento superficiali per<br />

un’ampiezza totale di circa 180 m.<br />

La massa nevosa messasi in movimento scorre<br />

velocemente e si incanala, fino a quando trova<br />

alla quota di 2500 m una serie di salti rocciosi.<br />

La neve asciutta e il brusco dislivello percorso<br />

dalla valanga permettono alla componente ae-<br />

127<br />

riforme di seguire una traiettoria più rettilinea,<br />

che non subisce influenza da parte della morfologia<br />

del pendio e prosegue la sua corsa, impattando<br />

su buona parte del rifugio Letey, inaugurato<br />

nell’estate del 2005 e dedicato ad Adolfo<br />

Letey, primo cittadino del Comune di Doues per<br />

39 anni dal 1951 al 1990.<br />

Alla quota di 2430 m risulta approfondirsi maggiormente<br />

un piccolo impluvio che scorre verso<br />

valle a sud del rifugio; questo viene percorso<br />

dalla componente più densa della massa nevosa,<br />

così come testimoniato dalla documentazione<br />

fotografica raccolta nelle settimane seguenti<br />

l’evento.<br />

Dalla ripresa aerea soprastante, effettuata a<br />

maggio inoltrato, si documenta il sito valanghivo<br />

nel suo insieme: risulta ancora evidente il<br />

passaggio della valanga sia sul fabbricato, sia<br />

all’interno dell’impluvio dove la neve presenta<br />

una colorazione più scura.<br />

Nello scatto fotografico sono visibili in alto a sinistra<br />

l’area da cui ha origine il distacco, in basso<br />

a destra il rifugio Letey e il piccolo impluvio<br />

dove scorre la valanga: la parte finale dell’accumulo<br />

riesce a raggiungere la zona pianeggiante<br />

posta poche centinaia di metri a monte della<br />

stalla dell’alpeggio denominato Tsa de Champillon<br />

senza arrecare danni di alcun tipo.

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