Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta
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4. valanghe sPontanee<br />
La porzione di valanga che raggiunge il rifugio,<br />
posto a 2420 m, interessa integralmente il<br />
corpo posto più a sud e prosegue la sua corsa<br />
verso valle. Il deposito composto da neve<br />
asciutta si arresta così a valle del rifugio, pochi<br />
metri più a nord dell’impluvio precedentemente<br />
menzionato.<br />
Nello scatto fotografico soprastante sono evidenti<br />
i danni riportati dalla copertura della porzione<br />
meridionale del rifugio.<br />
Al suo passaggio, la valanga riesce ad alzare la<br />
falda del tetto posta verso monte, sfilandone i<br />
puntoni dalle sedi murarie, danneggia numerosi<br />
infissi e riempie di neve pressata i locali interni<br />
del rifugio.<br />
Il corpo del rifugio posto più a nord, anche se<br />
caratterizzato da uno sviluppo verticale maggiore,<br />
viene interessato solo marginalmente dal<br />
flusso della valanga. Infatti su di esso si notano<br />
solo lievi danni alla copertura in lamiera<br />
all’angolo meridionale del tetto e alla ringhiera<br />
in legno posta lungo la scala esterna, entrambe<br />
poste sulla porzione di rifugio che guarda verso<br />
monte.<br />
I danni, nettamente inferiori subiti dal corpo del<br />
rifugio posto più a nord, sono da imputare alla<br />
collocazione di questa porzione di fabbricato rispetto<br />
al flusso della valanga: come evidenzia lo<br />
scatto fotografico di destra, questo risulta parzialmente<br />
riparato da un dosso posto una cinquantina<br />
di metri più a monte, che può fungere<br />
da barriera naturale contro le valanghe.<br />
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