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Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta

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3. bollettino regionale neve e valanghe<br />

singoli settori non rappresenti un confine netto,<br />

ma debba essere letta come una zona sfumata<br />

di transizione sul territorio. Infatti, allo stato attuale,<br />

i quattro settori sono ulteriormente suddivisi<br />

in ventuno sotto-aree. Tale accorgimento<br />

permette al previsore di far meglio aderire il<br />

grado di pericolo alla situazione nivometeorologica<br />

in atto o attesa.<br />

qUATTRO SETTORI<br />

A-<strong>Valle</strong> cenTrale: bassa <strong>Valle</strong> del Gran San Bernardo,<br />

bassa Valpelline, <strong>Valle</strong> di Saint-Barthélemy,<br />

media e bassa Valtournenche, medio e basso Vallone<br />

delle Laures e della Clavalité, vallone di Saint<br />

Marcel e vallata centrale nel tratto compreso tra<br />

Avise e Châtillon;<br />

B-VallI dI gressOney, ayas, chamPOrcher: per intero<br />

le vallate appena citate, la vallata centrale dalla<br />

Gola di Montjovet a Pont-Saint-Martin, la <strong>Valle</strong><br />

di Champdepraz e la testata di valle della Clavalité<br />

C-VallI dI rhêmes, ValsaVarenche, cOgne: media e<br />

alta Val di Cogne, Valsavarenche e Val di Rhêmes.<br />

D-dOrsale alPIna: media e alta Valgrisenche, La Thuile,<br />

Val Veny, Val Ferret, media e alta <strong>Valle</strong> del Gran<br />

San Bernardo e della Valpelline, testata di valle della<br />

Valtournenche e vallata centrale a monte di Avise.<br />

VENTUNO SOTTO-zONE<br />

n Fig. 3 - I quattro settori per l’assegnazione del grado di<br />

pericolo nel Bollettino neve e valanghe della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Autonoma</strong> <strong>Valle</strong> d’Aosta; ventuno sotto-zone utilizzabili<br />

per affinare, anche graficamente oltre che nella parte testuale,<br />

la distribuzione del grado di pericolo quando la<br />

qualità e quantità dei dati disponibili permette di differenziare<br />

situazioni non omogenee nei quattro settori.<br />

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Infatti può accadere che all’interno della stessa<br />

zona s’instaurino condizioni di pericolo valanghe<br />

molto diverse, dovute a condizioni nivometeorologiche<br />

non omogenee.<br />

In tal caso, oltre a essere dettagliatamente descritte<br />

nella parte testuale, vengono anche rappresentate<br />

graficamente sulla mappa. Le sottoaree<br />

sono state delimitate tenendo conto sia<br />

degli scenari più ricorrenti di innevamento e<br />

criticità, sia dell’interazione delle perturbazioni<br />

con i rilievi montuosi (Fig. 3).<br />

Il Bollettino neve e valanghe della <strong>Regione</strong> <strong>Autonoma</strong><br />

<strong>Valle</strong> d’Aosta è composto da due sezioni<br />

principali: condizioni generali ed evoluzione<br />

prevista (Fig. 4).<br />

La parte relativa alle cOndIzIOnI generalI fornisce<br />

una tabella con i dati nivometeorologici disponibili,<br />

riferiti ai quattro settori, al momento dell’emissione<br />

del Bollettino. Più in dettaglio, la parte<br />

tabellare riporta, per ciascuno dei quattro settori,<br />

le osservazioni ed i dati nivometeorologici medi<br />

rilevati a 2000 e/o a 2500 m: altezza media della<br />

neve al suolo, altezza totale della neve fresca caduta<br />

nelle ultime 24/48/72 ore, temperatura dell’aria<br />

riferita all’ora indicata in tabella, ultimo giorno di<br />

vento con trasporto di neve (data, direzione e intensità<br />

del vento), data dell’ultima nevicata e la<br />

quota a partire dalla quale il manto nevoso risulta<br />

continuo, distinguendo tra pendii in ombra e pendii<br />

al sole. Nel paragrafo che segue vengono sintetizzate<br />

e descritte le condizioni di innevamento<br />

e le caratteristiche del manto nevoso.<br />

Viene così fornito un riepilogo sulle condizioni<br />

del tempo, segnalando la provenienza e l’intensità<br />

di eventuali precipitazioni, l’intensità e la<br />

direzione del vento in quota, l’andamento delle<br />

temperature e la quota dello zero termico,<br />

evidenziando la presenza e la localizzazione di<br />

eventuali accumuli eolici e cornici. La struttura<br />

generale e le variazioni più significative del manto<br />

nevoso sono descritte in funzione di quota ed<br />

esposizione, indicando le peculiarità ed i punti<br />

critici per la valutazione della stabilità, con particolare<br />

riferimento alla presenza di eventuali<br />

strati deboli e di potenziali piani di scivolamento.<br />

Seguono infine la descrizione dell’attività valanghiva<br />

osservata, sia spontanea sia provocata,<br />

e la definizione del grado di pericolo valanghe,<br />

valido per la giornata di emissione del Bollettino.<br />

Nella sezione relativa alla eVOluzIOne PreVIsTa,<br />

viene illustrata la previsione del pericolo valanghe<br />

attesa per i tre giorni successivi all’emissione<br />

del Bollettino. Questa viene elaborata sulla base<br />

delle condizioni nivometeorologiche attese, di<br />

cui si riportano i dati salienti, e delle condizioni<br />

attuali del manto nevoso.

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