Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta
Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta
Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
n 3GOJ – Valtournenche loc. Goillet (2530 m) n 4GAB - Gressoney L. T. loc. Gabiet (2380 m)<br />
gENNAIO<br />
Il mese si apre con una serie di perturbazioni atlantiche attive<br />
dal 2 all’8, più significative in alta <strong>Valle</strong>, che apportano<br />
complessivamente 170 cm nella stazione di Tsignanaz (1CGN),<br />
95 nella stazione di Places-de-Moulin (2PLM), 40-60 cm<br />
nelle stazioni di Valgrisenche (03VG), Rhêmes-Notre-Dame<br />
(04RH), Saint-Rhémy-en-Bosses (13SR) e Goillet (3GOJ), 15-<br />
25 cm nella stazioni di Champorcher (07CH), Valsavarenche<br />
(05DY), Valnontey (06CE) e del Gabiet (4GAB). Il maltempo si<br />
prende una pausa fino al 20 quando un flusso perturbato da<br />
nord-ovest, più attivo nei settori di confine, porta 60 cm nelle<br />
stazioni di Valgrisenche (03VG), Places-de-Moulin (2PLM) e<br />
Tsignanaz (1CGN), 10-30 cm nelle stazioni di Rhêmes-Notre-<br />
Dame (04RH), Goillet (3GOJ) e di Saint-Rhémy-en-Bosses<br />
(13SR). Nelle altre stazioni i quantitativi non superano i 5 cm.<br />
Tra il 28 e il 29 la discesa di aria fredda dal Rodano porta le<br />
prime nevicate della stagione sulle pianure del nord-ovest, e<br />
nevicate diffuse, ma deboli, sul territorio valdostano. Il mese<br />
si chiude con un ulteriore afflusso di aria gelida da nord, che<br />
regala l’ultima neve del mese: 40 cm nelle stazioni di Placesde-Moulin<br />
(2PLM), Gabiet (4GAB) e Goillet (3GOJ); 20-30 cm<br />
nelle stazioni di Valgrisenche (03VG), Rhêmes-Notre-Dame<br />
(04RH), Saint-Rhémy-en-Bosses (13SR), Valsavarenche (05DY)<br />
e Tsignanaz (1CGN). I quantitativi minori toccano alla stazione<br />
di Valnontey (06CE): 15 cm.<br />
L’altezza media del manto nevoso misura 25-85 cm nella fascia<br />
altitudinale dei 1500 m, 115-170 cm nella fascia dei 2000<br />
m e 95-170 cm in quella dei 2500 m.<br />
L’altezza totale della neve fresca cumulata durante il mese<br />
raggiunge valori di 35-150 cm nella fascia altitudinale dei<br />
1500 m, di 200-290 cm nella fascia dei 2000 m e di 60-120<br />
cm in quella dei 2500 m. Gennaio è il mese più nevoso per la<br />
stazione di Tsignanaz (1CGN) con 288 cm di neve fresca. Nelle<br />
stazioni di Saint-Rhémy-en-Bosses (13SR), Tsignanaz (1CGN)<br />
e Places-de-Moulin (2PLM) si hanno i valori massimi stagionali<br />
di neve al suolo, compresi tra 100 e 200 cm.<br />
Nelle stazioni di Valgrisenche (03VG), Saint-Rhémy-en-Bosses<br />
(13SR) e Tsignanaz (1CGN) si registrano i valori massimi stagionali<br />
di neve fresca caduti in 24 ore, con altezze che variano<br />
tra 40-70 cm.<br />
La media delle temperature minime è compresa tra -4 °C e -9<br />
°C nelle stazioni della fascia altitudinale dei 1500 m, -5 e -6<br />
°C nella fascia dei 2000 m e -7 e -8 °C nella fascia dei 2500<br />
m. La media delle temperature massime varia tra +1 °C e +7<br />
°C nella fascia altitudinale dei 1500 m, tra 0 °C e -1 °C in<br />
quella dei 2000 m ed è pari a -1 °C a 2500 m.<br />
63<br />
Profilo nivologico:<br />
Il manto nevoso misura 58 cm ed è suddiviso in tre strati.<br />
Lo strato superficiale di 30 cm è formato da particelle arrotondate<br />
con diametro medio di 0,8 mm. Segue uno strato<br />
di 15 cm di cristalli a calice (così detti perché concavi) e<br />
colonne di brina di fondo molto grandi, di circa 6 mm. Dieci<br />
cm di particelle piene sfaccettate e di grani arrotondati<br />
di grandi dimensioni, con sfaccettature in fase di sviluppo,<br />
formano la base del manto nevoso. Dal profilo delle temperature<br />
si evince che il gradiente del manto nevoso è elevato:<br />
GT = 0,3 °C/cm (con una temperatura della neve di<br />
-16,2 °C in superficie e di -0,6 °C in prossimità del suolo).<br />
Dai cristalli sfaccettati, indicatori del processo di metamorfismo<br />
costruttivo (condizione per cui si genera parecchio<br />
vapore acqueo nel manto nevoso, che sublima inversamente<br />
sulle particelle di neve esistenti e che porta i grani a<br />
diventare angolosi e a sviluppare facce piane) si passa ai<br />
cristalli a calice, che costituiscono lo strato intermedio del<br />
manto nevoso. Con un gradiente elevato di temperatura il<br />
vapore acqueo a disposizione aumenta, i grani sfaccettati<br />
si trasformano in piramidi striate con diametri di parecchi<br />
millimetri. Questo processo porta anche alla perdita di legame<br />
tra i diversi grani, che, a scapito della coesione, si<br />
comportano come uno strato di biglie. Si tratta quindi di<br />
un processo che porta a destabilizzare il manto nevoso. Lo<br />
strato che si deposita sui cristalli a calice ha un ancoraggio<br />
precario, può scivolare sullo strato sottostante che cede e<br />
formare una valanga.