Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta
Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta
Inverno 2011-2012 - Regione Autonoma Valle d'Aosta
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
5. incidenti da valanga<br />
le <strong>2012</strong>). I test di stabilità eseguiti confermano<br />
parzialmente quanto evidenziato dai test effettuati<br />
nei giorni precedenti: ancora una volta il<br />
punto critico è l’interfaccia tra neve recente e<br />
vecchia e la frattura è abbastanza netta, ma il<br />
piano di scivolamento è molto meno liscio, evidenziando<br />
un legame migliore rispetto ai test<br />
dei giorni precedenti, probabilmente anche grazie<br />
alla quota inferiore.<br />
I venti moderati, di provenienza da Ovest, localmente<br />
s’incanalano nel vallone di Gran Revers<br />
modificando la loro direzione, caricando i<br />
pendii esposti a Nord. Tuttavia, in questo caso,<br />
il vento non costituisce un elemento portatore<br />
d’instabilità: ulteriori test, effettuati in zona di<br />
accumulo da vento, evidenziano condizioni più<br />
stabili a causa del maggior quantitativo di neve<br />
presente, che rende più difficile la sollecitazione<br />
dello strato debole, in quanto collocato ad<br />
una maggiore profondità nel manto nevoso.<br />
Coa può aver causato il distacco del lastrone?<br />
I test continuano a evidenziare che un eventuale<br />
lastrone si stacca solo se sollecitato con forte<br />
sovraccarico, ma dal racconto della guida si evidenzia<br />
che gli sciatori hanno mantenuto distanze<br />
di sicurezza. E’ quindi ragionevole supporre<br />
che, tra le possibili dinamiche dell’evento, l’innesco<br />
del distacco sia avvenuto poco oltre l’inizio<br />
del lungo pendio ripido, in un punto dove si<br />
trova meno neve ed è quindi più facile andare<br />
a sollecitare, sciando, lo strato debole, probabilmente<br />
proprio in un cambio di pendenza, dove<br />
le forze di trazione sono massime e, quindi, il<br />
sovraccarico, dovuto al passaggio di uno sciatore,<br />
può più facilmente provocare il distacco di<br />
un lastrone.<br />
In questo incidente la tecnologia consente ulteriori<br />
analisi: la vittima aveva una telecamera,<br />
posizionata sul casco, che ha continuato a registrare<br />
durante il travolgimento. Si nota che lo<br />
sciatore impugna i bastoncini indossando i laccioli:<br />
questo può rendere difficile o impossibile<br />
l’apertura dell’airbag perché durante il travolgimento<br />
il bastoncino fa da àncora, tirando verso<br />
il basso le mani. In questo caso non è così: lo<br />
sciatore deceduto in realtà non prova nemmeno<br />
ad aprire l’airbag, ma tenta di fuggire, sciando<br />
lungo la massima pendenza.<br />
164<br />
AIRbAG E VALANGhE:<br />
Questo incidente offre lo spunto per un confronto<br />
fra due sciatori travolti, con e senza<br />
airbag.<br />
Il vantaggio dell’utilizzo dell’airbag è evidente:<br />
il maggior volume dato dai palloni<br />
permette di “galleggiare” nella valanga, per<br />
il principio fisico della segregazione inversa,<br />
riducendo il rischio di seppellimento.<br />
Non bisogna però considerare l’airbag come<br />
la panacea universale, perché c’è anche il rovescio<br />
della medaglia, evidenziato in alcuni<br />
incidenti avvenuti in particolare in Canada e<br />
negli USA. Il flusso superficiale della valanga<br />
è più veloce rispetto agli strati interni e<br />
quindi lo sciatore travolto, con l’airbag aperto,<br />
rimane maggiormente in superficie, con<br />
due risvolti: acquista una maggiore velocità,<br />
e quindi corre il serio rischio di impattare<br />
contro eventuali ostacoli in superficie (alberi<br />
e rocce) e sicuramente fa più strada, con il<br />
rischio di terminare la sua corsa in fondo a<br />
eventuali salti di rocce (si immagini la tipica<br />
configurazione orografica delle dolomiti, con<br />
canaloni improvvisamente interrotti da salti<br />
di rocce).<br />
Insomma le cose si complicano: non basta<br />
acquistare (costo non trascurabile) e indossare<br />
un airbag, ma bisogna anche riuscire ad<br />
attivarlo al momento giusto, ma anche valutare<br />
– in pochi secondi – se in quella situazione<br />
sia forse meglio non azionarlo.