Il Radon ambientale in Emilia-Romagna - Arpa
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Età dell’edificio<br />
Rispetto al periodo di costruzione dell'edificio, l'analisi statistica permette di evidenziare che<br />
mediamente si riscontrano i valori più alti negli edifici costruiti prima del 1919, mentre i più bassi<br />
<strong>in</strong> quelli costruiti dopo il 1960, a possibile <strong>in</strong>dicazione di come le nuove tecniche edilizie<br />
adottate, seppure non ideate per affrontare il problema radon, possono comunque essere efficaci<br />
anche per esso: si pensi <strong>in</strong> particolare alle tecniche di impermeabilizzazione di pareti e pavimenti<br />
a contatto con il terreno durante la posa delle fondamenta, per dim<strong>in</strong>uire la dispersione<br />
dell'umidità all'<strong>in</strong>terno della costruzione.<br />
2.3.4 Valutazione della dose assorbita<br />
La valutazione della dose associata alla concentrazione di radon non era tra gli scopi di questa<br />
<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e, <strong>in</strong> particolare per l'<strong>in</strong>certezza sui fattori dosimetrici relativi alla popolazione dei<br />
bamb<strong>in</strong>i <strong>in</strong> età prescolare; tuttavia sono state raccolte le <strong>in</strong>formazioni necessarie a tale<br />
valutazione, <strong>in</strong> particolare il tempo trascorso all'<strong>in</strong>terno dell'edificio scolastico.<br />
Inoltre, la già citata pubblicazione n.65 dell'ICRP, oltre a proporre nuovi fattori dosimetrici<br />
rispetto alla raccomandazione europea del 1990, dice che "... per quanto riguarda l'esposizione al<br />
radon, la Commissione non ritiene di dover adottare per i bamb<strong>in</strong>i un coefficiente di rischio<br />
diverso da quello degli adulti..."; per questo motivo possono essere così utilizzati i fattori di<br />
conversione proposti dall'ICRP 65 e cioè che una concentrazione media annuale di 200 Bq/m³,<br />
con un fattore di occupazione dell'80 % (7000 ore annue), corrisponde a 3 mSv.<br />
E' stato dunque calcolato un <strong>in</strong>tervallo di variabilità della dose annuale da esposizione al radon a<br />
cui è soggetta la popolazione <strong>in</strong> età prescolare della regione <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>, adottando le<br />
seguenti ipotesi cautelative:<br />
• il valore m<strong>in</strong>imo risulta dal valore m<strong>in</strong>imo di concentrazione rilevato fra tutti i dosimetri<br />
esposti e dal valore m<strong>in</strong>imo del tempo di apertura ai bamb<strong>in</strong>i dell'edificio scolastico<br />
• il valore massimo risulta <strong>in</strong>vece dal valore massimo rilevato fra tutti i dosimetri esposti e dal<br />
valore massimo del tempo di apertura ai bamb<strong>in</strong>i<br />
• tutte le scuole ed asili nido hanno un'apertura su 5 giorni settimanali<br />
• la chiusura estiva e nei periodi festivi comporta un'apertura dell'edificio scolastico di 38<br />
settimane all'anno.<br />
Con queste ipotesi, <strong>in</strong> tabella 2.5 è riportato l'<strong>in</strong>tervallo di variabilità della dose annua da<br />
esposizione al radon.<br />
Tabella 2.5 - Stima dell'equivalente di dose efficace media annua regionale (mSv/anno)<br />
tempo di residenza fatt.occup. concentr. dose annua<br />
h/sett. sett./anno (%) (Bq/m³) (mSv)<br />
m<strong>in</strong>imo 37.5 38 16 6 0.02<br />
medio 42.5 38 18 49 0.17<br />
massimo 55 38 23 498 2.16<br />
Occorre tuttavia osservare che nel calcolo del valore di dose annua devono essere impiegati i<br />
valori di concentrazione medi annui, mentre <strong>in</strong> questo caso i valori rilevati nel semestre di misura<br />
sono stati considerati come rappresentativi della concentrazione annua.<br />
In realtà, dall'<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e nelle abitazioni era emerso che la concentrazione media "<strong>in</strong>vernale"<br />
(settembre-marzo) aumentava del 68.8% rispetto a quella media "estiva" (marzo-settembre); per<br />
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