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Il Radon ambientale in Emilia-Romagna - Arpa

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4. LA RADIOATTIVITÀ NELLE ROCCE DELLA REGIONE<br />

EMILIA-ROMAGNA<br />

Laura Tositti - Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Chimica “G. Ciamician”<br />

Roberto Sogni, ARPA – Sezione prov<strong>in</strong>ciale di Piacenza<br />

4.1 Introduzione<br />

Una corretta valutazione della situazione “<strong>Radon</strong>” richiede il supporto <strong>in</strong>tegrato di <strong>in</strong>formazioni<br />

radiometriche, geologiche e pedologiche, pertanto si è ritenuto opportuno verificare<br />

sperimentalmente gli effettivi livelli di radioattività naturale, ossia dei radionuclidi precursori del<br />

radon presenti nelle rocce <strong>in</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>.<br />

Si è perciò proceduto ad analizzare, mediante la tecnica della spettrometria γ ad alta risoluzione,<br />

una serie rappresentativa di rocce campionate sul territorio regionale; f<strong>in</strong>o ad oggi questo tipo di<br />

<strong>in</strong>formazione risultava, <strong>in</strong>fatti, alquanto limitato, disperso e comunque non associato ad <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />

sistematiche relative alla problematica “<strong>Radon</strong>” <strong>in</strong> ambito regionale.<br />

Naturalmente l’attività qui descritta non ha la presunzione di considerarsi esaustiva, dato il<br />

numero limitato di campioni di roccia; va sottol<strong>in</strong>eato <strong>in</strong> ogni caso come i campioni siano stati<br />

prelevati <strong>in</strong> modo rappresentativo sulla base delle <strong>in</strong>formazioni geochimiche già disponibili per il<br />

territorio emiliano-romagnolo.<br />

L’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>oltre, non ha <strong>in</strong>cluso campioni di suolo, di detriti di versante, di depositi alluvionali<br />

e di sabbie costiere; tuttavia, sottol<strong>in</strong>eando il carattere prelim<strong>in</strong>are di questa <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e, è<br />

opportuno motivare la strategia scelta sulla base di quanto segue.<br />

Al di là di quello che voleva essere un <strong>in</strong>tervento necessariamente pragmatico, le <strong>in</strong>formazioni di<br />

tipo geo-litologico <strong>in</strong>dicavano già a priori l’assenza di affioramenti rocciosi potenzialmente<br />

ricchi <strong>in</strong> radioattività naturale.<br />

Per quanto riguarda i suoli, le coperture detritiche, i depositi alluvionali e quelli costieri, si è<br />

ritenuto che, derivando <strong>in</strong> larga parte da processi disgregativi legati al weather<strong>in</strong>g delle rocce e<br />

qu<strong>in</strong>di alla tipologia litologica, climatica e idrologica di questa regione, essi mantengano <strong>in</strong> larga<br />

parte le caratteristiche m<strong>in</strong>erali della roccia madre, presentando qu<strong>in</strong>di una limitata<br />

differenziazione geochimica da essa, almeno <strong>in</strong> prima approssimazione.<br />

Gli autori di questo rapporto sono ovviamente consapevoli che, pur essendo i livelli di<br />

concentrazione di precursori di radon nelle rocce madri (e nei relativi suoli) un dato essenziale<br />

per la valutazione oggettiva della situazione radon <strong>in</strong> una data area, l’accumulo di radon <strong>in</strong>door è<br />

<strong>in</strong> effetti prodotto da un s<strong>in</strong>ergismo di fattori.<br />

Sebbene elevate concentrazioni di precursori siano generalmente associate ad un’alta probabilità<br />

di produrre livelli elevati di radon <strong>in</strong>door, è ben noto come si tratti di una condizione necessaria<br />

ma non sufficiente a produrli.<br />

Al di là delle considerazioni relative alle caratteristiche costruttive degli edifici, esiste <strong>in</strong>fatti un<br />

generale consenso <strong>in</strong> merito al ruolo determ<strong>in</strong>ante della permeabilità dei materiali crostali, sia su<br />

scala microscopica (nanopori) sia su scala <strong>in</strong>termedia (porosità <strong>in</strong> relazione alla granulometria) o<br />

addirittura macroscopica (grado di fatturazione delle formazioni rocciose – faglie – reservoir di<br />

fluidi geofisici - vulcanismo) nel controllare <strong>in</strong>gresso ed accumulo di radon <strong>in</strong> un ambiente<br />

chiuso attraverso processi di trasporto avvettivo (controllati da gradienti di pressione) e diffusivo<br />

(controllati da gradienti di concentrazione).<br />

La documentazione scientifica <strong>in</strong> tal senso è ormai consolidata e <strong>in</strong>ternazionalmente condivisa e<br />

vasta, a partire da quello che è stato ed è tuttora un testo di riferimento (1) , f<strong>in</strong>o ad arrivare alla<br />

letteratura tecnica e scientifica più recente.<br />

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