Il Radon ambientale in Emilia-Romagna - Arpa
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7.3 Analisi dei dati nelle acque di pozzo<br />
I dati utilizzati derivano dalle campagne di misurazione <strong>in</strong> 233 pozzi, effettuate <strong>in</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong><br />
durante i mesi di aprile, marzo e maggio 1990, distribuiti pr<strong>in</strong>cipalmente <strong>in</strong> pianura nelle 9 prov<strong>in</strong>ce<br />
della regione.<br />
Anche nel caso delle concentrazioni di radon <strong>in</strong> acqua si sono adottate delle semplificazioni che<br />
hanno consentito di ridurre a 2 le dimensioni utili della variabile nel dom<strong>in</strong>io di def<strong>in</strong>izione<br />
dell’analisi geostatistica:<br />
• si è ridotto lo spazio da 3D a 2D considerando solo le coord<strong>in</strong>ate geografiche x-y, mentre la<br />
quota del piano campagna e la profondità dei pozzi sono state trattate come variabili<br />
georeferenziate con cui elaborare delle correlazioni spaziali.<br />
• si è trascurata la coord<strong>in</strong>ata temporale; tale scelta implicitamente equivale a considerando le<br />
misure <strong>in</strong> ogni pozzo contemporanee o, più correttamente, come misure istantanee riferite<br />
allo stesso <strong>in</strong>tervallo di tempo.<br />
In figura 7.16 è rappresentata la mappa dei punti di misura.<br />
Figura 7. 16 – Mappatura dei punti di misura del radon <strong>in</strong> acqua.<br />
7.3.1 La variabilità spaziale a scala regionale<br />
Ai f<strong>in</strong>i dello studio spaziale a scala prov<strong>in</strong>ciale/regionale i dati concentrati <strong>in</strong> aree piccole<br />
forniscono un’<strong>in</strong>formazione equivalente a quella del loro valore medio, <strong>in</strong>oltre l’analisi della<br />
variabilità spaziale a piccola scala (0-1 km) è poco significativa <strong>in</strong> fase di studio di una variabilità<br />
regionale. Per tali motivi i dati ravvic<strong>in</strong>ati (distanza <strong>in</strong>feriore o uguale a 1 km) sono stati mediati su<br />
un unico punto rappresentativo del sottodom<strong>in</strong>io.<br />
Un primo test utile è quello di verificare la presenza di più popolazioni di dati; l’istogramma di<br />
figura 7.17 presenta due “campane” di valori, la prima è più elevata ma meno estesa mentre la<br />
seconda è più estesa e meno elevata, ciò suggerisce la suddivisione dei dati <strong>in</strong> due popolazioni.<br />
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