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Il Radon ambientale in Emilia-Romagna - Arpa

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5. IL RADON NELLE ACQUE SOTTERRANEE DELLA REGIONE<br />

EMILIA-ROMAGNA<br />

Giovanni Mart<strong>in</strong>elli - <strong>Arpa</strong> sezione prov<strong>in</strong>ciale di Reggio <strong>Emilia</strong><br />

Silvia Vaccari - Servizio Fisica Sanitaria - Università degli Studi di Parma<br />

5.1 Introduzione<br />

Lo studio della presenza del radon nei sistemi idrologici costituisce una parte importante della<br />

geofisica e geochimica del radon.<br />

Le variazioni nelle concentrazioni di radon riflettono possibili differenze nelle caratteristiche<br />

chimico-fisiche degli acquiferi; eventuali distribuzioni anomale del radon negli acquiferi possono<br />

dipendere da processi di accumulo di radio e uranio, dalla presenza di esalazioni gassose, da<br />

significative variazioni di velocità delle acque sotterranee, ecc.<br />

Elevate attività di radon <strong>in</strong> acqua possono rappresentare un rischio per la salute ed <strong>in</strong> alcuni Paesi,<br />

come Danimarca, F<strong>in</strong>landia, Norvegia, Svezia, USA, è stata presa <strong>in</strong> considerazione la necessità di<br />

def<strong>in</strong>ire livelli di riferimento delle concentrazioni massime di radon <strong>in</strong> acqua per usi domestici (1) .<br />

La recente raccomandazione europea per la tutela della salute pubblica <strong>in</strong> riferimento al contenuto<br />

di radon nell’acqua potabile (2) <strong>in</strong>dica un valore di concentrazione pari a 1000 Bq/l, oltre il quale “si<br />

ritiene che un'azione correttiva sia giustificata <strong>in</strong> base a criteri di protezione dalle radiazioni”; per<br />

concentrazioni comprese fra 100 e 1000 Bq/l “gli Stati membri devono def<strong>in</strong>ire un livello di<br />

riferimento per il radon, da utilizzare per stabilire se occorrano azioni correttive per tutelare la<br />

salute umana”.<br />

<strong>Il</strong> radon esiste <strong>in</strong> acqua come gas disciolto a livelli di concentrazione assai variabili (da poche<br />

dec<strong>in</strong>e a cent<strong>in</strong>aia e più di Bq/l), che dipendono da diversi fattori di natura geochimica e geofisica<br />

riveduti recentemente da Mart<strong>in</strong>elli (3) e da Etiope e Mart<strong>in</strong>elli (4) .<br />

L'elevata concentrazione di radon nell'acqua di alcuni serbatoi rocciosi costituiti da rocce ricche di<br />

uranio è dovuta al fatto che l'uranio, per le sue caratteristiche chimico-fisiche, si dissolve facilmente<br />

e passa dalle rocce all'acqua sotterranea; <strong>in</strong>oltre il radio prodotto dall’uranio si accumula sulle<br />

superfici delle fratture e delle porosità dalle quali il radon emana direttamente nell'acqua (5) .<br />

I fattori che <strong>in</strong>fluenzano il contenuto di radio nelle acque sotterranee sono:<br />

• la presenza di una sorgente di uranio<br />

• il tempo di permanenza dell’acqua nel sistema acquifero: <strong>in</strong>fatti le acque che si muovono<br />

più lentamente hanno un tempo di contatto maggiore con le sorgenti di radio. In questi casi<br />

il valore di concentrazione di radon rilevato è quello dell’equilibrio secolare raggiunto con<br />

il radio. Se l’acqua circola velocemente nell’acquifero possono verificarsi condizioni di<br />

accumulo del radon rispetto al radon effettivamente prodotto dalle rocce (“<strong>Radon</strong> excess”).<br />

Le caratteristiche di fratturazione e di alterazione della roccia condizionano il passaggio del radon<br />

dai granuli al liquido circostante. Le condizioni di flusso dell'acqua condizionano il percorso f<strong>in</strong>o<br />

alla sorgente o al pozzo.<br />

Nelle acque superficiali il radon è presente a bassissimi livelli di concentrazione e ciò è dovuto<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente al suo breve tempo di dimezzamento.<br />

E' stato stimato che il coefficiente di trasferimento del radon dall’acqua all’aria <strong>in</strong>door è circa 10 -4 ;<br />

il contributo all’aria <strong>in</strong>door derivante dal radon presente nell’acqua potabile varia dall’1 al 7 % del<br />

livello totale <strong>in</strong> aria <strong>in</strong>door di radon (6) .<br />

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