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Il Radon ambientale in Emilia-Romagna - Arpa

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A proposito del grafico <strong>in</strong> figura 7.27 b), si può notare che l’andamento della profondità è negativo<br />

f<strong>in</strong>o ad una distanza di 30 km, ciò significa che i livelli di radon aumentano se la profondità dei<br />

pozzi dim<strong>in</strong>uisce, tendenza che era già stata messa <strong>in</strong> luce dalle correlazioni prelim<strong>in</strong>ari. Inoltre si<br />

nota che la direzione sud-est /nord-ovest (N113) sviluppa maggiormente questa tendenza rispetto<br />

alla direzione perpendicolare (N23), <strong>in</strong> cui dapprima si ha un andamento negativo, poi c’è<br />

un’<strong>in</strong>versione di segno che fa scomparire del tutto questa variabilità.<br />

Figura 7.27 (2) – Variogrammi <strong>in</strong>crociati con quota (c) e distanza da emissioni di gas naturale (d)<br />

c) d)<br />

<strong>Il</strong> terzo grafico (figura 7.27 c)) mostra un andamento positivo del radon <strong>in</strong> direzione N23 e<br />

leggermente positivo <strong>in</strong> direzione N113, con l’<strong>in</strong>cremento di quota; tale fenomeno era già<br />

evidenziato a piccola scala <strong>in</strong> fase prelim<strong>in</strong>are di correlazione.<br />

La mancanza d’<strong>in</strong>formazioni <strong>in</strong>erenti a pozzi <strong>in</strong> quota non permette <strong>in</strong> questa sede di affermare che<br />

ci sia una netta correlazione l<strong>in</strong>eare con l’altimetria.<br />

<strong>Il</strong> quarto ed ultimo grafico (figura 7.27 d)) è <strong>in</strong>erente alla coregionalizzazione del radon con la<br />

distanza m<strong>in</strong>ima dal punto gas metano.<br />

L’andamento è diversificato per le due direzioni: lungo la direzione sud-est/nord-ovest (N113) si<br />

nota la presenza di livelli alti a distanze abbastanza contenute, risultato non molto significativo dato<br />

che non esiste una vera correlazione, come già visto negli scatter <strong>in</strong> precedenza.<br />

Nella direzione sud-ovest/nord-est (N23), l’<strong>in</strong>cremento di valore di variogramma è del tutto<br />

trascurabile rispetto alla prima, però è confermato che il gradiente del radon è negativo, ma ciò<br />

potrebbe anche essere causato dall’<strong>in</strong>sufficiente numero di dati.<br />

A questo punto è <strong>in</strong>teressante valutare l’andamento delle covarianze <strong>in</strong>crociate; nel nostro caso le<br />

variabili sono def<strong>in</strong>ite contemporaneamente e qu<strong>in</strong>di non hanno uno sviluppo temporale, pertanto<br />

non ci si aspetta uno sfasamento o ritardo fra le due variabili 1 .<br />

1 La correlazione massima tra due variabili i e j non ha luogo necessariamente per h = 0, ma può aversi ad una distanza<br />

h = r dall’orig<strong>in</strong>e. Tale distanza assume il significato di un ritardo tra le due variabili. Questo comportamento della<br />

funzione covarianza <strong>in</strong>crociata lo si osserva frequentemente <strong>in</strong> fenomeni a sviluppo temporale. La covarianza<br />

<strong>in</strong>crociata, <strong>in</strong> funzione del tipo di correlazione, può assumere anche valori negativi, mentre la covarianza diretta assume<br />

solo valori positivi<br />

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