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evoluzione del fenomeno della droga in europa - EMCDDA - Europa

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Capitolo 2: La risposta ai problemi <strong>del</strong>la <strong>droga</strong> <strong>in</strong> <strong>Europa</strong>: panoramica<br />

Si calcola che nell’Unione europea più di mezzo milione<br />

di consumatori di oppiacei si sono sottoposti nel 2003<br />

a una terapia sostitutiva, pari a un terzo dei consumatori<br />

di oppiacei problematici attualmente calcolati (1,5 milioni;<br />

OEDT, 2005a). Nei nuovi Stati membri e nei paesi<br />

candidati all’adesione il numero di pazienti che ricevono<br />

una terapia sostitutiva rappresenta soltanto una frazione<br />

m<strong>in</strong>ima dei pazienti di tutta l’<strong>Europa</strong>; questo fatto si<br />

spiega <strong>in</strong> parte anche con i livelli bassi di consumo di<br />

oppiacei rilevati <strong>in</strong> questi paesi. Sebbene l’erogazione<br />

di servizi terapeutici sostitutivi sia complessivamente<br />

bassa <strong>in</strong> questi paesi, vi sono tuttavia segnali di una<br />

tendenza all’aumento <strong>in</strong> Estonia, Lituania e Bulgaria.<br />

Le <strong>in</strong>formazioni riportate mostrano che, <strong>in</strong> alcuni Stati,<br />

si è registrato un aumento <strong>del</strong>le terapie con metadone,<br />

ma che <strong>in</strong> otto paesi il numero di soggetti sottoposti<br />

a questo trattamento si è stabilizzato o è dim<strong>in</strong>uito ( 32 ).<br />

Di questi paesi, quattro (Danimarca, Spagna, Malta<br />

e Paesi Bassi) hanno un profilo di consumo di ero<strong>in</strong>a<br />

di lungo term<strong>in</strong>e e programmi terapeutici sostitutivi con<br />

metadone facilmente accessibili. Gli altri quattro (Lettonia,<br />

Ungheria, Polonia e Romania) riferiscono una bassa<br />

copertura geografica <strong>del</strong>la terapia sostitutiva con metadone<br />

e, <strong>in</strong> talune località, l’esistenza di una lista d’attesa.<br />

Non è facile stabilire se il numero <strong>in</strong> calo di pazienti<br />

sottoposti a terapia con metadone debba essere <strong>in</strong>terpretato<br />

come una preferenza da parte di questi soggetti al<br />

trattamento con buprenorf<strong>in</strong>a, se disponibile. Spesso,<br />

<strong>in</strong>fatti, a livello nazionale l’estensione dei trattamenti <strong>del</strong>le<br />

tossicodipendenze erogati dai medici generici non è nota.<br />

Offerta e tipo di trattamento <strong>del</strong>le tossicodipendenze<br />

Un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e realizzata presso i punti focali nazionali<br />

(NFP) nel 2005 ha preso <strong>in</strong> esame le caratteristiche<br />

generali <strong>del</strong> trattamento fornito <strong>in</strong> <strong>Europa</strong>. Agli esperti<br />

nazionali è stato chiesto se la maggioranza dei<br />

consumatori di oppiacei veniva trattata nell’ambito di<br />

programmi di trattamento <strong>in</strong> situazione di ast<strong>in</strong>enza<br />

o di programmi di trattamento medicalmente assistito,<br />

o se entrambe le modalità erano altrettanto diffuse.<br />

I risultati mostrano una proporzione leggermente <strong>in</strong> favore<br />

<strong>del</strong> trattamento medicalmente assistito, con un uso prevalente<br />

<strong>del</strong> metadone (a eccezione di Repubblica ceca e Francia;<br />

per maggiori dettagli cfr. il capitolo 6). Emerge <strong>in</strong>oltre che <strong>in</strong><br />

buona parte degli Stati il trattamento per tossicodipendenti<br />

viene erogato <strong>in</strong> prevalenza <strong>in</strong> regime ambulatoriale,<br />

a eccezione di Lettonia e Turchia, dove il trattamento<br />

avviene di preferenza <strong>in</strong> regime di ricovero ospedaliero.<br />

Le tradizionali modalità di trattamento psicoterapeutico<br />

(terapia psicod<strong>in</strong>amica, cognitivo-comportamentale,<br />

sistemica/familiare o la terapia Gestalt) sono le modalità<br />

più di frequente utilizzate <strong>in</strong> regime ambulatoriale <strong>in</strong><br />

Irlanda, Lettonia, Regno Unito, Bulgaria e Turchia. Nove<br />

paesi riferiscono l’erogazione di metodi prevalentemente<br />

«di supporto» (<strong>in</strong> cui è possibile far rientrare la consulenza,<br />

la terapia socioeducativa e ambientale, le <strong>in</strong>terviste<br />

motivazionali o le tecniche di rilassamento e l’agopuntura),<br />

dieci ricorrono, per l’erogazione <strong>del</strong> servizio<br />

ambulatoriale, a una comb<strong>in</strong>azione di metodi diversi.<br />

Per quanto riguarda il regime ospedaliero, il mo<strong>del</strong>lo<br />

M<strong>in</strong>nesota (a 12 passi) è spesso usato <strong>in</strong> Irlanda,<br />

Lituania, Ungheria e Turchia, mentre altri sei paesi<br />

applicano di preferenza modalità psicoterapeutiche,<br />

c<strong>in</strong>que ricorrono a metodi «di supporto» e 10 a<br />

una comb<strong>in</strong>azione di questi diversi approcci.<br />

Nell’ultimo decennio, e <strong>in</strong> particolare negli ultimi 5 anni,<br />

molti paesi europei hanno «aperto le porte» al trattamento,<br />

allargando la rosa dei servizi di terapia sostitutiva erogati<br />

e riducendo le limitazioni per l’accesso. Mai prima d’ora un<br />

numero così elevato di tossicodipendenti ha potuto usufruire<br />

di questo sistema di assistenza. Molti, ma non tutti, chiedono<br />

un’assistenza che va oltre il trattamento <strong>del</strong>la dipendenza,<br />

e molti sembrano aver bisogno di un’assistenza a bassa<br />

soglia nonché di un sostegno concreto per il re<strong>in</strong>serimento.<br />

Riduzione <strong>del</strong> danno<br />

Mentre raggiungere i pazienti e mantenere contatti con<br />

loro divenivano obiettivi <strong>in</strong> se stessi, veniva anche dato<br />

riconoscimento e sostegno all’erogazione di servizi<br />

di prima assistenza e a bassa soglia, che oggi sono<br />

componenti essenziali di una risposta globale <strong>in</strong> molti Stati<br />

membri. Profili di risposta comuni si osservano <strong>in</strong> <strong>Europa</strong><br />

nei confronti <strong>del</strong>la prevenzione <strong>del</strong>le malattie <strong>in</strong>fettive tra<br />

i tossicodipendenti e <strong>del</strong>la riduzione dei decessi correlati<br />

al consumo di stupefacenti (cfr. anche il capitolo 7).<br />

La riduzione di questi decessi è stata def<strong>in</strong>ita per la<br />

prima volta come obiettivo <strong>del</strong>le politiche europee <strong>in</strong><br />

materia di stupefacenti sei anni fa e rimane a tutt’oggi<br />

un obiettivo <strong>del</strong> piano d’azione <strong>del</strong>l’UE <strong>in</strong> corso ( 33 ). Il<br />

numero di paesi che <strong>in</strong>seriscono un riferimento diretto<br />

all’obiettivo di ridurre i decessi correlati al consumo<br />

di stupefacenti nelle proprie politiche nazionali ha<br />

cont<strong>in</strong>uato ad aumentare negli ultimi anni, con otto paesi<br />

che hanno adottato questo genere di strategie nel 2004<br />

e nel 2005 (portando il numero complessivo di paesi<br />

a 15). Oltre alle politiche nazionali, molto comuni sono<br />

gli approcci complementari a livello comunale: alcune<br />

capitali europee (tra cui Atene, Berl<strong>in</strong>o, Bruxelles, Lisbona<br />

e Tall<strong>in</strong>n), ma anche più ampie regioni semiurbane (per<br />

esempio, la zona orientale <strong>del</strong>l’Irlanda, <strong>in</strong>torno a Dubl<strong>in</strong>o)<br />

possiedono strategie proprie per ridurre i decessi<br />

riconducibili al consumo di <strong>droga</strong>. Nella Repubblica<br />

ceca, <strong>in</strong> Italia, Paesi Bassi e Regno Unito vengono riferite<br />

politiche locali o regionali, mentre <strong>in</strong> Bulgaria vengono<br />

segnalate strategie a livello locale <strong>in</strong> nove città.<br />

( 32 ) Cfr. la tabella NSP-7 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.<br />

( 33 ) L’obiettivo n. 17 <strong>del</strong> piano d’azione <strong>del</strong>l’Unione europea per il 2005-2008 chiede che la riduzione dei decessi correlati al consumo di stupefacenti sia <strong>in</strong>serita<br />

come obiettivo specifico a tutti i livelli, con <strong>in</strong>terventi concepiti appositamente a questo scopo.<br />

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