evoluzione del fenomeno della droga in europa - EMCDDA - Europa
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Relazione annuale 2006: Evoluzione <strong>del</strong> <strong>fenomeno</strong> <strong>del</strong>la <strong>droga</strong> <strong>in</strong> <strong>Europa</strong><br />
I dati sulla prevalenza degli anticorpi anti-HCV tra i giovani<br />
consumatori di stupefacenti per via parenterale (meno di<br />
25 anni) sono pervenuti da 14 paesi e, <strong>in</strong> alcuni casi, si<br />
è trattato di un numero di campioni esiguo. I risultati sono<br />
molto variabili, con differenze marcate riferite, a seconda dei<br />
campioni, anche dagli stessi paesi. La prevalenza più alta<br />
tra i giovani consumatori di stupefacenti per via parenterale<br />
nel 2003-2004 (oltre il 40 %) è stata osservata nei campioni<br />
di Belgio, Grecia, Austria, Polonia, Portogallo, Slovacchia<br />
e Regno Unito e la prevalenza più bassa (sotto il 20 %)<br />
nei campioni di Belgio, Grecia, Cipro, Ungheria, Malta,<br />
Austria, Slovenia, F<strong>in</strong>landia, Regno Unito e Turchia. Se si<br />
considerano esclusivamente gli studi condotti sui giovani<br />
IDU a livello nazionale, i dati più alti sulla prevalenza (oltre<br />
il 60 %) sono quelli <strong>del</strong> Portogallo e i più bassi (sotto il<br />
40 %) quelli di Cipro, Ungheria, Malta, Austria e Slovenia.<br />
Anche se le procedure di campionamento utilizzate possono<br />
sfociare <strong>in</strong> un risultato più consono a un gruppo cronico,<br />
l’elevata prevalenza degli anticorpi anti-HCV riscontrata<br />
<strong>in</strong> un campione nazionale <strong>in</strong> Portogallo (67 % <strong>in</strong> 108 IDU<br />
con meno di 25 anni) è comunque preoccupante e può<br />
essere rappresentativa di un comportamento ad alto<br />
rischio diffuso tra i giovani IDU (cfr. anche «Andamento<br />
recente nei nuovi casi di HIV riferiti», pag. 75).<br />
I dati sulla prevalenza degli anticorpi anti-HCV tra i nuovi<br />
consumatori di stupefacenti per via parenterale (che si<br />
<strong>in</strong>iettano la <strong>droga</strong> da meno di 2 anni) sono scarsi e riferiti<br />
a campioni di piccole dimensioni, ma possono fornire un<br />
<strong>in</strong>dicatore approssimativo migliore dei tassi di <strong>in</strong>cidenza più<br />
recenti rispetto ai dati sui giovani consumatori di stupefacenti<br />
per via parenterale. Le <strong>in</strong>formazioni disponibili per il biennio<br />
2003-2004 mostrano che il tasso di prevalenza più alto tra<br />
i nuovi consumatori per via parenterale (oltre il 40 %) è stato<br />
riscontrato nei campioni provenienti da Grecia, Polonia,<br />
Regno Unito e Turchia, il tasso di prevalenza più basso<br />
(meno <strong>del</strong> 20 %) nei campioni di Belgio, Repubblica ceca,<br />
Grecia, Cipro e Slovenia. Dati sulla prevalenza bassi sono<br />
stati riscontrati <strong>in</strong> campioni piccoli, ma su scala nazionale,<br />
di nuovi consumatori di stupefacenti per via parenterale<br />
a Cipro (solo 2 su 23 soggetti esam<strong>in</strong>ati sono risultati<br />
positivi al test sugli anticorpi anti-HCV, una percentuale pari<br />
al 9 %) e <strong>in</strong> Slovenia (2 su 32 test positivi, pari al 6 %).<br />
Epatite B<br />
Anche la prevalenza dei marcatori <strong>del</strong> virus <strong>del</strong>l’epatite B<br />
(HBV) varia enormemente da paese a paese e all’<strong>in</strong>terno<br />
<strong>del</strong>lo stesso paese. I dati più completi riguardano il test<br />
HBc, che, se positivo, <strong>in</strong>dica una storia di <strong>in</strong>fezione. Nel<br />
2003-2004 campioni di consumatori di stupefacenti per<br />
via parenterale con una prevalenza superiore al 60 %<br />
sono stati riferiti da Italia e Polonia, mentre campioni con<br />
prevalenza <strong>in</strong>feriore al 20 % sono stati segnalati da Belgio,<br />
Irlanda, Cipro, Austria, Portogallo, Slovenia, Slovacchia<br />
e Regno Unito. I dati sulla notifica <strong>del</strong>l’epatite B per il<br />
periodo 1992-2004 per i paesi che hanno fornito dati<br />
offrono un quadro molto diversificato ( 192 ). Nella regione<br />
nordica la grande maggioranza dei casi acuti notificati di<br />
epatite B si verifica tra i consumatori di stupefacenti per via<br />
parenterale; <strong>in</strong> alcuni paesi le epidemie di epatite B sono<br />
co<strong>in</strong>cise con aumenti <strong>del</strong> consumo di <strong>droga</strong> endovena.<br />
Per esempio, i dati messi a disposizione dalla Norvegia<br />
<strong>in</strong>dicano un’<strong>in</strong>cidenza <strong>in</strong> forte aumento <strong>del</strong>le <strong>in</strong>fezioni<br />
da epatite B tra gli IDU tra il 1992 e il 1998, al quale<br />
è seguito un decl<strong>in</strong>o. In F<strong>in</strong>landia il numero di segnalazioni<br />
di casi di epatite B tra gli IDU è precipitato negli ultimi<br />
anni, forse grazie ai programmi di vacc<strong>in</strong>azione e a un<br />
sistema più completo di scambio di aghi e sir<strong>in</strong>ghe.<br />
Prevenzione <strong>del</strong>le malattie <strong>in</strong>fettive<br />
Risposte efficaci<br />
Alcuni <strong>in</strong>terventi di salute pubblica si sono dimostrati<br />
utili nel ridurre la diffusione <strong>del</strong>le malattie <strong>in</strong>fettive tra<br />
i consumatori di stupefacenti; <strong>in</strong>oltre, si riconosce ormai<br />
da più parti che l’adozione di un approccio globale<br />
all’erogazione di servizi <strong>in</strong> questo settore ha molte<br />
probabilità di dare buoni frutti. Storicamente il dibattito si<br />
è concentrato perlopiù sulla prevenzione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fezione da<br />
HIV tra i consumatori di stupefacenti per via parenterale;<br />
nel tempo tuttavia è emersa la necessità di <strong>in</strong>trodurre<br />
misure efficaci per <strong>in</strong>ibire la diffusione <strong>del</strong>l’epatite,<br />
nonché di prevenire il dilagare di malattie <strong>in</strong>fettive tra<br />
i consumatori di stupefacenti per via non parenterale.<br />
È importante ricordare che l’efficacia è dimostrata<br />
soprattutto per la prevenzione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fezione da HIV<br />
tra i consumatori di stupefacenti per via parenterale.<br />
Un robusto corpus di elementi probatori conferma che<br />
gli <strong>in</strong>terventi possono essere considerati efficaci e che<br />
l’accesso a qualsiasi tipo di cura garantisce la protezione<br />
(Farrell e altri, 2005; OMS, 2005). Dalla metà degli<br />
anni novanta la risposta europea è stata caratterizzata<br />
da una crescente erogazione di servizi terapeutici per<br />
la cura <strong>del</strong>le tossicodipendenze (cfr. il capitolo 2) e,<br />
nel complesso, questo sembra essere uno dei fattori che<br />
hanno contribuito a <strong>del</strong><strong>in</strong>eare il quadro relativamente<br />
<strong>in</strong>coraggiante che si può osservare oggi <strong>in</strong> <strong>Europa</strong> <strong>in</strong><br />
term<strong>in</strong>i di diffusione epidemica <strong>del</strong>l’HIV tra i consumatori.<br />
Il trattamento è soltanto una componente <strong>del</strong>l’approccio<br />
articolato alla prevenzione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fezione da HIV. Tra gli<br />
altri elementi vale la pena ricordare una serie di tecniche<br />
<strong>in</strong>formative, educative e di comunicazione, la consulenza<br />
volontaria <strong>in</strong> materia di malattie <strong>in</strong>fettive e i test volontari,<br />
la vacc<strong>in</strong>azione e la distribuzione di strumenti sterili per<br />
l’<strong>in</strong>iezione nonché di altri profilattici. Queste misure, oltre<br />
all’erogazione di servizi medici presso strutture a bassa<br />
soglia, se non addirittura nelle strade, possono contribuire<br />
a stabilire un contatto o a migliorare la comunicazione<br />
con i consumatori di stupefacenti attivi e con i loro partner<br />
78<br />
( 192 ) Cfr. il grafico INF-12 (parte i) nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.