evoluzione del fenomeno della droga in europa - EMCDDA - Europa
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Capitolo 3: Cannabis<br />
Benché il consumo di cannabis si concentri <strong>in</strong> buona<br />
parte tra i giovani, i dati provenienti da Spagna<br />
e Regno Unito sembrano suggerire che la gente cont<strong>in</strong>ui<br />
a farne uso anche dopo i trenta o i quarant’anni. Ciò<br />
potrebbe rappresentare un importante cambiamento<br />
di lungo term<strong>in</strong>e nei mo<strong>del</strong>li di consumo <strong>del</strong>la<br />
cannabis, meritevole di ulteriore considerazione.<br />
Il consumo di cannabis, come quello di altre sostanze<br />
illecite, è nettamente superiore tra gli uom<strong>in</strong>i rispetto alle<br />
donne. La differenza è più marcata se si considera la<br />
prevalenza nell’ultimo anno o nell’ultimo mese, rispetto<br />
alla prevalenza una tantum; si riduce <strong>in</strong>vece tra i giovani<br />
rispetto agli adulti (cfr. la questione specifica sugli<br />
aspetti di genere). Il consumo di cannabis è anche più<br />
frequente nelle zone urbane o nelle zone più densamente<br />
popolate. Si è ipotizzato che il consumo di questa<br />
sostanza si stia diffondendo anche alle città più piccole<br />
o alle zone rurali; la Polonia ha <strong>in</strong> effetti documentato<br />
questa tendenza nella relazione nazionale per il 2005.<br />
Nonostante le crescenti preoccupazioni sulle forme di<br />
consumo regolare o <strong>in</strong>tensivo <strong>del</strong>la cannabis ( 65 ), le<br />
<strong>in</strong>formazioni a livello europeo sono estremamente limitate.<br />
Effetti sulla salute <strong>del</strong> consumo di cannabis<br />
Negli ultimi anni sono cresciuti i timori sui potenziali esiti<br />
sociali e sanitari <strong>del</strong> consumo di cannabis. Benché gli elementi<br />
disponibili non consentano di comprendere perfettamente<br />
i problemi che questo comporta, è possibile trarre alcune<br />
conclusioni. È evidente, per esempio, che il consumo <strong>in</strong>tensivo<br />
di cannabis è collegato a disturbi mentali, ma il problema <strong>del</strong>la<br />
comorbidità si <strong>in</strong>treccia con gli aspetti di causa ed effetto. La<br />
complessità di questa <strong>in</strong>terazione viene esplorata e discussa <strong>in</strong><br />
una monografia <strong>del</strong>l’OEDT di recente pubblicazione.<br />
Il fatto che il consumo <strong>in</strong>tensivo di cannabis spesso concomiti<br />
con disturbi mentali non specificamente dipendenti dal<br />
consumo di <strong>droga</strong> ha <strong>del</strong>le implicazioni pratiche. I medici,<br />
nel def<strong>in</strong>ire un piano di trattamento per i consumatori di<br />
cannabis, non sempre riescono a capire se sia preferibile<br />
<strong>in</strong>iziare a curare la tossicodipendenza o il disturbo<br />
mentale. Sono ancora pochi gli studi condotti sugli effetti<br />
<strong>del</strong> trattamento <strong>del</strong> consumo problematico di cannabis e i<br />
pochi studi disponibili fanno riferimento soltanto a trattamenti<br />
psicosociali specifici. Tutte le altre modalità di trattamento non<br />
sono state analizzate o sono state studiate soltanto <strong>in</strong> maniera<br />
superficiale; pertanto, mancano le prove <strong>del</strong>l’efficacia<br />
e <strong>del</strong>l’efficienza di questi <strong>in</strong>terventi.<br />
Una stima approssimativa riportata nella relazione<br />
annuale <strong>del</strong> 2004 (OEDT, 2004a) suggerisce che l’1 %<br />
degli adulti europei, circa 3 milioni di persone, potrebbe<br />
essere un consumatore quotidiano o quasi quotidiano di<br />
cannabis. Alcuni paesi segnalano aumenti <strong>del</strong> consumo<br />
regolare o <strong>in</strong>tensivo di cannabis, ma soltanto la Spagna<br />
registra dati simili sull’uso quotidiano, con un <strong>in</strong>cremento<br />
nel periodo 1997-1999 (0,7-0,8 % degli adulti) e nel<br />
2001 (1,5 %) seguito da una stabilizzazione nel 2003<br />
(1,5 %). Sarebbe utile avere <strong>in</strong>formazioni da altri paesi<br />
e <strong>in</strong> riferimento a gruppi di età specifici (per esempio,<br />
15-24 anni). Dallo studio Escapad condotto <strong>in</strong> Francia nel<br />
2003 è emerso che il 14 % dei giovani di 17-18 anni (9 %<br />
<strong>del</strong>le ragazze e 18 % dei ragazzi) può essere considerato<br />
a rischio di consumo problematico, sulla scorta di una scala<br />
specifica (CAST). Altri paesi stanno lavorando su scale<br />
adatte a valutare forme <strong>in</strong>tensive di consumo di cannabis<br />
(Germania, Paesi Bassi, Polonia e Portogallo) e l’OEDT<br />
sta promuovendo la collaborazione <strong>in</strong> questo settore.<br />
Tendenze nel consumo di cannabis tra gli adulti<br />
La registrazione <strong>del</strong>le tendenze nel consumo di <strong>droga</strong> <strong>in</strong><br />
<strong>Europa</strong> nel lungo term<strong>in</strong>e è resa difficile dall’assenza di<br />
dati di serie temporali affidabili. Tuttavia, a partire dagli<br />
anni novanta un numero crescente di paesi ha avviato<br />
una serie di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i e alcuni com<strong>in</strong>ciano a presentare<br />
<strong>in</strong>formazioni molto utili sull’<strong>evoluzione</strong> nel lungo term<strong>in</strong>e.<br />
In generale si ritiene che il consumo di cannabis abbia<br />
com<strong>in</strong>ciato a diffondersi <strong>in</strong> alcuni paesi europei negli<br />
anni sessanta, acquistando popolarità negli anni settanta<br />
e ottanta. Le recenti <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i a livello nazionale mostrano<br />
un’esperienza una tantum significativa tra gli adulti di età<br />
compresa tra i 45 e i 54 anni <strong>in</strong> Danimarca, Germania,<br />
Spagna, Francia, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito, dal<br />
che si deduce che tra la f<strong>in</strong>e degli anni sessanta e gli anni<br />
settanta vi sia stata un’ondata massiccia di <strong>in</strong>iziazione al<br />
consumo. Un’analisi <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>iziazione al consumo di cannabis<br />
ha rivelato un forte dilagare dei consumi <strong>in</strong> Spagna negli<br />
anni settanta, <strong>in</strong> Germania (Germania occidentale) negli<br />
anni ottanta e <strong>in</strong> Grecia negli anni novanta ( 66 ). I dati svedesi<br />
documentano un livello relativamente alto di sperimentazione<br />
negli anni settanta tra i militari di leva (15-20 %).<br />
Le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i a livello nazionale o locale, tra i militari di leva<br />
e nelle scuole hanno mostrato che il consumo di cannabis<br />
è aumentato nettamente nel corso degli anni novanta <strong>in</strong><br />
quasi tutti i paesi <strong>del</strong>l’UE, particolarmente fra i giovani.<br />
Questa tendenza all’aumento è cont<strong>in</strong>uata f<strong>in</strong>o a non molto<br />
( 65 ) Non esiste per il momento una def<strong>in</strong>izione universalmente accettata di «uso <strong>in</strong>tensivo <strong>del</strong>la cannabis»; la def<strong>in</strong>izione varia piuttosto da studio a studio. Si tratta<br />
comunque di un’espressione dal significato ampio, con cui si <strong>in</strong>dica un consumo superiore a una certa soglia di frequenza. Esso non implica necessariamente<br />
l’esistenza di una «dipendenza/abuso» o di problemi di altro genere, ma si ritiene possa accrescere il rischio <strong>del</strong>le conseguenze negative, tra cui la dipendenza.<br />
In questo capitolo le cifre si riferiscono al «consumo quotidiano o quasi quotidiano» (def<strong>in</strong>ito come consumo esteso a 20 o più giorni degli ultimi 30 giorni). Questo<br />
punto di riferimento è stato spesso utilizzato nell’ambito degli studi e può essere derivato dal questionario europeo sui mo<strong>del</strong>li di consumo. Il rischio di dipendenza<br />
tra i consumatori meno frequenti è basso.<br />
( 66 ) Cfr. il grafico 4 nella relazione annuale <strong>del</strong> 2004.<br />
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