evoluzione del fenomeno della droga in europa - EMCDDA - Europa
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Relazione annuale 2006: Evoluzione <strong>del</strong> <strong>fenomeno</strong> <strong>del</strong>la <strong>droga</strong> <strong>in</strong> <strong>Europa</strong><br />
andamento tuttavia va <strong>in</strong>terpretato con cautela,<br />
essendo basato su due sole <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i per paese.<br />
Nel caso <strong>del</strong>la coca<strong>in</strong>a e di altre sostanze (per esempio,<br />
ecstasy, anfetam<strong>in</strong>e, funghi alluc<strong>in</strong>ogeni), le tendenze<br />
potrebbero essere <strong>in</strong>dividuate con maggior precisione<br />
concentrando l’analisi sui gruppi nei quali il consumo<br />
di <strong>droga</strong> è più marcato, soprattutto i giovani <strong>del</strong>le zone<br />
urbane. Su queste popolazioni è condotta un’analisi più<br />
approfondita nella questione specifica sul consumo di <strong>droga</strong><br />
negli ambienti ricreativi. Inoltre, le <strong>in</strong>formazioni statistiche<br />
dovrebbero essere <strong>in</strong>tegrate da studi mirati condotti sui<br />
giovani <strong>in</strong> taluni gruppi selezionati (locali notturni).<br />
Dati relativi alla domanda<br />
di trattamento ( 150 )<br />
Dopo gli oppiacei e la cannabis, la coca<strong>in</strong>a è la <strong>droga</strong> più<br />
di frequente segnalata come la pr<strong>in</strong>cipale sostanza usata<br />
dai soggetti che entrano <strong>in</strong> terapia, concorrendo per circa<br />
l’8 % di tutte le richieste di trattamento registrate nel 2004<br />
nell’Unione europea ( 151 ). Va sottol<strong>in</strong>eato, tuttavia, che la<br />
Spagna, un paese che riferisce <strong>in</strong> genere un numero elevato<br />
di richieste di trattamento a causa <strong>del</strong>la coca<strong>in</strong>a, non ha<br />
ancora fornito <strong>in</strong>formazioni al riguardo. Questa percentuale<br />
però nasconde un’ampia varietà da paese a paese: nella<br />
maggior parte degli Stati le richieste di terapia sono<br />
poche, mentre nei Paesi Bassi (37 %) e storicamente <strong>in</strong><br />
Spagna (26 % nel 2002) la percentuale di tutti i pazienti<br />
che fanno richiesta di trattamento per consumo di coca<strong>in</strong>a<br />
è di gran lunga maggiore. Per quanto concerne i dati<br />
più recenti a disposizione, un gruppo di paesi segnala<br />
percentuali di consumatori di coca<strong>in</strong>a tra tutti i pazienti<br />
<strong>in</strong> trattamento comprese tra il 5 % e il 10 % (Danimarca,<br />
Germania, Francia, Irlanda, Italia, Cipro, Malta, Regno<br />
Unito e Turchia), mentre altrove le percentuali sono <strong>del</strong> tutto<br />
trascurabili ( 152 ). In alcuni paesi le percentuali dei nuovi<br />
pazienti che chiedono di entrare <strong>in</strong> terapia per consumo di<br />
coca<strong>in</strong>a come <strong>droga</strong> primaria sono superiori ai dati relativi<br />
alla totalità dei pazienti ( 153 ). La coca<strong>in</strong>a è <strong>in</strong>oltre menzionata<br />
dal 12 % circa dei nuovi pazienti che fanno richiesta<br />
di trattamento. Sempre la coca<strong>in</strong>a è <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e riferita come<br />
<strong>droga</strong> secondaria dal 12 % circa dei nuovi pazienti ( 154 ).<br />
Negli anni scorsi si è osservato un costante aumento <strong>del</strong><br />
numero di persone che chiedono di entrare <strong>in</strong> terapia per<br />
dipendenza da coca<strong>in</strong>a: un’analisi che <strong>in</strong>terpola i dati non<br />
segnalati suggerisce che, dal 1999 al 2004, la percentuale<br />
dei nuovi pazienti <strong>in</strong> trattamento a causa <strong>del</strong>la coca<strong>in</strong>a<br />
è cresciuta dal 10 % circa al 20 % (analisi riferita a 17 Stati<br />
membri <strong>del</strong>l’Unione europea e a Bulgaria e Romania) ( 155 ).<br />
In generale, la maggior parte di richieste di trattamento<br />
per coca<strong>in</strong>a <strong>in</strong> <strong>Europa</strong> non riguarda il <strong>fenomeno</strong> <strong>del</strong>la<br />
coca<strong>in</strong>a crack. Circa l’80 % dei nuovi pazienti consumatori<br />
di coca<strong>in</strong>a trattati <strong>in</strong> regime ambulatoriale fa uso di<br />
idrocloruro di coca<strong>in</strong>a (polvere bianca), mentre meno <strong>del</strong><br />
20 % consuma coca<strong>in</strong>a crack. Tuttavia, i consumatori di<br />
coca<strong>in</strong>a crack possono essere particolarmente problematici<br />
per i servizi terapeutici, perché tendono ad avere un<br />
profilo sociale di maggior emarg<strong>in</strong>azione rispetto ai<br />
consumatori di coca<strong>in</strong>a <strong>in</strong> polvere. Da uno studio europeo<br />
sul consumo di coca<strong>in</strong>a (coca<strong>in</strong>a <strong>in</strong> polvere e coca<strong>in</strong>a<br />
crack) è emersa l’esistenza di un nesso tra consumo di<br />
crack e disturbi di salute mentale o problemi sociali; lo<br />
studio tuttavia specifica che il consumo di coca<strong>in</strong>a crack<br />
<strong>in</strong> sé non è sufficiente a spiegare le problematiche sociali<br />
o i disturbi mentali (Haasen e altri, 2005). Una ricerca<br />
recente condotta su 585 pazienti con problemi di coca<strong>in</strong>a<br />
e crack <strong>in</strong> Scozia ha messo <strong>in</strong> luce che i consumatori di<br />
crack hanno più probabilità di dichiarare un consumo<br />
problematico di <strong>droga</strong> di lunga durata e sono maggiormente<br />
co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> attività crim<strong>in</strong>ali (Neale e Robertson, 2004,<br />
citati nella relazione nazionale <strong>del</strong> Regno Unito).<br />
Guardando al profilo dei pazienti <strong>in</strong> cura a livello<br />
ambulatoriale per dipendenza da coca<strong>in</strong>a, sembra di capire<br />
che i nuovi pazienti che fanno uso di questa sostanza come<br />
<strong>droga</strong> primaria siano solitamente più anziani rispetto ai<br />
consumatori di altre droghe: il 70 % appartiene <strong>in</strong>fatti alla<br />
fascia di età 20-34 anni, mentre una percentuale m<strong>in</strong>ore<br />
(13 %) ha un’età compresa tra i 35 e i 39 anni ( 156 ).<br />
La coca<strong>in</strong>a è spesso usata <strong>in</strong> associazione con altre<br />
droghe sussidiarie, lecite o illecite, spesso cannabis<br />
(31,6 %), oppiacei (28,6 %) o alcol (17,4 %) ( 157 ). Studi<br />
locali condotti su soggetti che fanno uso di droghe per via<br />
parenterale suggeriscono che, <strong>in</strong> talune zone, l’<strong>in</strong>iezione<br />
di ero<strong>in</strong>a <strong>in</strong> associazione a coca<strong>in</strong>a (talora denom<strong>in</strong>ata<br />
dagli stessi consumatori speedball<strong>in</strong>g) può diventare<br />
più popolare. La comb<strong>in</strong>azione di oppiacei e coca<strong>in</strong>a<br />
è attualmente più evidente nei dati sul trattamento. Tra<br />
i pazienti che riferiscono un uso primario degli oppiacei<br />
ammette un consumo secondario di coca<strong>in</strong>a il 31 % dei<br />
soggetti <strong>in</strong> Italia, il 42 % nei Paesi Bassi e il 44 % nel<br />
Regno Unito. Tra i consumatori di coca<strong>in</strong>a come sostanza<br />
primaria, il 28 % dei soggetti <strong>in</strong> Italia e il 38 % nel<br />
Regno Unito riferiscono un uso secondario di oppiacei.<br />
62<br />
( 150 ) Cfr. la nota 70.<br />
( 151 ) Cfr. il grafico TDI-2 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.<br />
( 152 ) Cfr. la tabella TDI-5 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006; per la Spagna i dati sono riferiti al 2002.<br />
( 153 ) Cfr. la tabella TDI-4 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.<br />
( 154 ) Cfr. la tabella TDI-23 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.<br />
( 155 ) Cfr. il grafico TDI-1 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.<br />
( 156 ) Cfr. la tabella TDI-10 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.<br />
( 157 ) Cfr. la tabella TDI-24 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.