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evoluzione del fenomeno della droga in europa - EMCDDA - Europa

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Relazione annuale 2006: Evoluzione <strong>del</strong> <strong>fenomeno</strong> <strong>del</strong>la <strong>droga</strong> <strong>in</strong> <strong>Europa</strong><br />

questi ultimi facciano supporre che non sono soltanto questi<br />

paesi a necessitare di maggiori misure di vigilanza.<br />

Negli Stati baltici i dati disponibili sulla sieroprevalenza<br />

<strong>in</strong>dicano che la trasmissione tra gli IDU può ancora sfuggire<br />

ai controlli (grafico 10). In Estonia, uno studio recente<br />

suggerisce che la prevalenza tra gli IDU è <strong>in</strong> crescita <strong>in</strong> una<br />

regione (Tall<strong>in</strong>n: dal 41 % <strong>in</strong> un campione di 964 soggetti<br />

nel 2001 al 54 % <strong>in</strong> un campione di 350 soggetti nel<br />

2005) ed è eccezionalmente alta <strong>in</strong> un’altra (Kohtla-Järve:<br />

90 % su 100). In Lettonia due serie temporali di dati sulla<br />

sieroprevalenza tra gli IDU mostrano un aumento cont<strong>in</strong>uo<br />

f<strong>in</strong>o al 2002-2003, mentre una terza serie fa pensare<br />

piuttosto a un calo a partire da un picco nel 2001. In Lituania<br />

i dati riferiti al 2003 additano a un <strong>in</strong>cremento <strong>del</strong>l’HIV tra<br />

gli IDU esam<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> terapia dis<strong>in</strong>tossicante, partecipanti<br />

a programmi di scambio di aghi e ricoverati negli ospedali<br />

da una percentuale compresa tra l’1,0 % e l’1,7 % nel<br />

periodo 1997-2002 al 2,4 % (27/1 112) nel 2003.<br />

Nei paesi che storicamente riferiscono percentuali elevate<br />

di <strong>in</strong>fezione da HIV tra gli IDU (Spagna, Francia, Italia,<br />

Polonia e Portogallo) vi sono segnali di una trasmissione<br />

cont<strong>in</strong>ua a livello nazionale o <strong>in</strong> specifiche regioni o tra<br />

specifici sottogruppi di IDU ( 187 ). È importante notare che<br />

<strong>in</strong> questi paesi l’elevata prevalenza <strong>in</strong>iziale, dovuta alle<br />

epidemie su larga scala scoppiate negli anni ottanta<br />

e novanta, aumenta la probabilità che un comportamento<br />

ad alto rischio sfoci nella contrazione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fezione.<br />

Per Spagna e Italia non sono disponibili dati nazionali<br />

tratti dalle segnalazioni dei casi. I dati ottenuti dai test<br />

diagnostici di rout<strong>in</strong>e non sono facili da <strong>in</strong>terpretare, poiché<br />

potrebbero essere <strong>in</strong>ficiati da vari errori di selezione;<br />

tuttavia, rappresentano <strong>in</strong> questi paesi una fonte di<br />

apprensione. In Spagna la prevalenza <strong>del</strong>l’HIV tra i giovani<br />

IDU (meno di 25 anni) verificata nell’ambito <strong>del</strong> trattamento<br />

di disassuefazione è rimasta stabile f<strong>in</strong>o al 2002 a oltre<br />

il 12 %, mentre tra i nuovi IDU (<strong>in</strong>tesi come soggetti che si<br />

<strong>in</strong>iettano la <strong>droga</strong> da meno di 2 anni) è aumentata dal 15 %<br />

al 21 % nel biennio 2000-2001, a suggerire un’<strong>in</strong>cidenza<br />

elevata f<strong>in</strong>o al 2002. In Italia l’andamento <strong>del</strong>la prevalenza<br />

tra gli IDU varia enormemente da regione a regione, con<br />

alcune regioni che ancora riferiscono aumenti pronunciati<br />

e recenti (Bolzano, Liguria, Molise, Toscana e Umbria).<br />

Grafico 10: Prevalenza <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fezione da HIV nei consumatori di stupefacenti per via parenterale sottoposti a test, 2003-2004<br />

[4,1–6,1]<br />

[9,5]*<br />

0 < 5 %<br />

≥ 5 %<br />

Dati non disponibili<br />

5,1<br />

[0,0–2,7]<br />

[0,4]<br />

[54,3–90,0]*<br />

[12,5]<br />

[0,3–3,9]<br />

[4,0]<br />

6,6–14,6<br />

[22,0]*<br />

2,4<br />

[0,3–0,4]<br />

9,7–36,2<br />

[20,8–34,9]*<br />

12,2<br />

[13,7–23,0]<br />

3,7–3,9<br />

[12,0]<br />

0,0–2,7<br />

[0,0]<br />

5,4<br />

[0,0–6,3]<br />

0,4<br />

[0,0]<br />

[8,9–16,0]<br />

[0,0]<br />

0,0<br />

[0,0]<br />

[0,0–1,1]<br />

[0,7]<br />

13,9<br />

[1,3–39,9]<br />

[0,0]<br />

12,0–19,2<br />

Malta<br />

1,3<br />

0,3–0,7<br />

[0,0–0,9]<br />

(*) Dati <strong>in</strong> parte o <strong>in</strong> toto riferiti al periodo prima <strong>del</strong> 2003 (Spagna: 2002-2003; Francia: 2002-2003; Lettonia: 2002-2003; Paesi Bassi: 2002) o dal 2005 (Estonia).<br />

NB: le cifre <strong>in</strong> (parentesi) sono dati locali. Il colore <strong>in</strong>dica il punto mediano dei dati nazionali o, se non disponibili, dei dati locali.<br />

I dati per Italia e Portogallo comprendono anche i consumatori per via non parenterale; è probabile che la prevalenza tra i consumatori per via parenterale sia sottostimata.<br />

Fonti: punti focali nazionali Reitox. Per fonti primarie, dettagli <strong>del</strong>lo studio e dati prima <strong>del</strong> 2003 o dopo il 2004, cfr. la tabella INF-8 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.<br />

76<br />

( 187 ) Cfr. il grafico INF-5 (parte ii e parte vi) nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.

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