evoluzione del fenomeno della droga in europa - EMCDDA - Europa
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Capitolo 7: Malattie <strong>in</strong>fettive e decessi correlati alla <strong>droga</strong><br />
<strong>in</strong>variate. Nonostante sia necessaria una certa cautela<br />
nelle <strong>in</strong>terpretazioni, <strong>in</strong> ragione <strong>del</strong> numero relativamente<br />
basso di decessi correlati al consumo di stupefacenti <strong>in</strong><br />
alcuni paesi, si può tuttavia osservare che questi mo<strong>del</strong>li<br />
possono forse essere <strong>in</strong>terpretati alla luce <strong>del</strong>l’<strong>evoluzione</strong><br />
<strong>del</strong> consumo di ero<strong>in</strong>a per via parenterale ( 209 ).<br />
Decessi correlati al consumo di ecstasy e anfetam<strong>in</strong>e<br />
I decessi correlati al consumo di ecstasy sono stati segnalati<br />
per la prima volta <strong>in</strong> <strong>Europa</strong> negli anni novanta, <strong>in</strong> parallelo<br />
con l’accresciuta popolarità di questa sostanza. I decessi<br />
riconducibili al consumo di ecstasy sono fonte di enorme<br />
apprensione, poiché spesso avvengono <strong>in</strong> maniera <strong>del</strong><br />
tutto <strong>in</strong>aspettata tra giovani socialmente <strong>in</strong>tegrati.<br />
Le <strong>in</strong>formazioni sui decessi per ecstasy sono limitate, ma<br />
i dati emersi dalle relazioni nazionali Reitox suggeriscono<br />
che questi episodi cont<strong>in</strong>uano a essere casi relativamente<br />
<strong>in</strong>soliti rispetto ai decessi per oppiacei, nonostante il<br />
numero di decessi non trascurabile osservato <strong>in</strong> alcuni<br />
paesi. Nell’<strong>in</strong>tera <strong>Europa</strong> sono stati segnalati 77 casi,<br />
una cifra questa che andrebbe considerata come una<br />
stima m<strong>in</strong>ima ( 210 ). Riferiscono casi di decesso per ecstasy<br />
Danimarca (2), Germania (20), Francia (4), Ungheria (3)<br />
e Regno Unito (ecstasy «menzionata» <strong>in</strong> 48 casi, di cui 33 <strong>in</strong><br />
Inghilterra e Galles), dove forse il sistema di segnalazione<br />
è migliore rispetto ad altri paesi. In Spagna l’ecstasy è stata<br />
r<strong>in</strong>venuta nel 2,5 % <strong>del</strong>le <strong>in</strong>tossicazioni da stupefacenti.<br />
Il problema <strong>del</strong> rischio <strong>in</strong>sito nel consumo di ecstasy<br />
è stato più volte sollevato. Senza dimenticare il marg<strong>in</strong>e di<br />
errore nelle stime <strong>del</strong>la prevalenza fondate sulle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />
e le difficoltà <strong>in</strong>contrate nel segnalare i casi di decesso<br />
per <strong>droga</strong>, è possibile dividere il numero di vittime<br />
denunciato per il numero annuo dei consumatori ( 211 )<br />
(soggetti potenzialmente a rischio), ottenendo un totale<br />
di 5-8 casi e di 2-5 casi ogni 100 000 consumatori nei<br />
due paesi nei quali è stato eseguito questo calcolo.<br />
Anche i decessi per anfetam<strong>in</strong>a non vengono riferiti di<br />
frequente, sebbene nel 2004, nella Repubblica ceca, 16 casi<br />
siano stati attribuiti al consumo di pervit<strong>in</strong>a (metanfetam<strong>in</strong>a),<br />
pari a quasi il doppio <strong>del</strong> dato <strong>del</strong> 2003, <strong>in</strong> conseguenza<br />
<strong>del</strong>l’aumento <strong>del</strong> numero stimato di consumatori problematici<br />
di pervit<strong>in</strong>a e di richieste di trattamento. Per i decessi<br />
causati dalla sostanza GHB si rimanda al capitolo 4.<br />
Decessi correlati alla coca<strong>in</strong>a<br />
Cresce l’<strong>in</strong>quietud<strong>in</strong>e legata ai rischi per la salute<br />
derivanti dal consumo di coca<strong>in</strong>a, riconducibili<br />
soprattutto a un aumento <strong>del</strong>l’uso a scopo ricreativo<br />
osservato tra i giovani <strong>in</strong> alcuni paesi, <strong>in</strong> particolare<br />
tra i soggetti <strong>in</strong> terapia per tossicodipendenza<br />
e nei gruppi emarg<strong>in</strong>ati <strong>del</strong>la popolazione.<br />
Il consumo di coca<strong>in</strong>a è diffuso tra i consumatori di<br />
oppiacei ed è facile riscontrare tracce di coca<strong>in</strong>a<br />
nelle analisi tossicologiche <strong>del</strong>le overdosi da<br />
oppiacei, accanto a tracce di altre sostanze come<br />
alcol e benzodiazep<strong>in</strong>e. Solitamente la coca<strong>in</strong>a viene<br />
consumata assieme ad alcol, una comb<strong>in</strong>azione<br />
questa che può <strong>in</strong>tensificare il livello di tossicità.<br />
Le statistiche attualmente disponibili <strong>in</strong> <strong>Europa</strong> sono limitate<br />
e la variabilità dei criteri utilizzati per <strong>in</strong>dividuare i casi<br />
ascrivibili al consumo di coca<strong>in</strong>a di per sé è <strong>in</strong>dicatrice <strong>del</strong><br />
fatto che questi dati non possono essere tra loro confrontati;<br />
<strong>in</strong>oltre, alcuni decessi dovuti al consumo di coca<strong>in</strong>a possono<br />
passare <strong>in</strong>osservati o non essere riferiti, <strong>in</strong>cidendo <strong>in</strong> tal<br />
modo negativamente sull’affidabilità <strong>del</strong>le segnalazioni.<br />
I dati esistenti <strong>in</strong>dicano che <strong>in</strong> molti casi di decesso<br />
causato dalla coca<strong>in</strong>a sono implicati anche gli oppiacei.<br />
Tra i paesi che hanno fornito statistiche, si parla nelle<br />
relazioni nazionali <strong>del</strong> 2005 di oltre 400 decessi per<br />
coca<strong>in</strong>a, una stima che è considerata m<strong>in</strong>ima. Nella maggior<br />
parte di questi casi la coca<strong>in</strong>a sembra aver giocato un ruolo<br />
attivo, che non sempre tuttavia può emergere chiaramente<br />
dalle relazioni. Nove paesi non fanno cenno esplicitamente<br />
alla presenza o meno di casi di decesso per coca<strong>in</strong>a. La<br />
coca<strong>in</strong>a è responsabile <strong>del</strong>lo 0-20 % dei decessi improvvisi<br />
correlati al consumo di <strong>droga</strong> riferiti; la percentuale si eleva<br />
al 10-20 % nei seguenti paesi: Germania, Spagna, Francia,<br />
Paesi Bassi e Regno Unito. Casi di decesso <strong>in</strong> cui la coca<strong>in</strong>a<br />
ha giocato un ruolo decisivo (da sola o <strong>in</strong> associazione<br />
con altre sostanze) sono stati riferiti da Germania (166),<br />
Spagna (53), Francia (14), Paesi Bassi (20) e Regno Unito<br />
(«menzionata» 142 volte, di cui 113 <strong>in</strong> Inghilterra e Galles).<br />
Altri nove paesi hanno denunciato un numero di casi<br />
compresi tra zero e due. Inoltre, la coca<strong>in</strong>a viene solitamente<br />
riscontrata nell’analisi tossicologica <strong>del</strong>le overdosi da<br />
oppiacei <strong>in</strong> alcuni paesi. Considerato la scarsità dei dati<br />
disponibili, si comprende come non sia facile tratteggiare<br />
un andamento certo; e, tuttavia, sembra affermarsi <strong>in</strong> tutti<br />
i paesi una certa tendenza all’aumento, con un numero<br />
di casi crescente (si pensi, per esempio, a Germania,<br />
Spagna, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito, anche se negli<br />
ultimi due anni il dato si sia stabilizzato nei Paesi Bassi).<br />
Inoltre, la coca<strong>in</strong>a può <strong>in</strong>durre il decesso per disturbi<br />
cardiovascolari (aritmie, <strong>in</strong>farto <strong>del</strong> miocardio, emorragie<br />
cerebrali), soprattutto nei consumatori con predisposizione<br />
o fattori di rischio (tabacco, ipertensione, angiomi) o nel<br />
corso degli anni. Per il momento molti di questi casi possono<br />
passare <strong>in</strong>osservati, a causa <strong>del</strong>la scarsa consapevolezza.<br />
Sono qu<strong>in</strong>di necessarie ulteriori ricerche <strong>in</strong> questo settore.<br />
( 209 ) Cfr. il grafico DRD-7 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.<br />
( 210 ) A seconda <strong>del</strong> paese, le cifre si riferiscono al 2003 o al 2004, per ecstasy e coca<strong>in</strong>a.<br />
( 211 ) Consumo negli ultimi 12 mesi emerso dalle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i nella popolazione.<br />
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