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evoluzione del fenomeno della droga in europa - EMCDDA - Europa

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Capitolo 6<br />

Consumo di oppiacei e <strong>in</strong>iezione di <strong>droga</strong><br />

Offerta e disponibilità di ero<strong>in</strong>a ( 159 )<br />

In <strong>Europa</strong> sono disponibili due tipi di ero<strong>in</strong>a importata:<br />

l’ero<strong>in</strong>a brown più comune (forma chimica base) e l’ero<strong>in</strong>a<br />

bianca, meno comune e solitamente più costosa (sotto<br />

forma di sale), che tradizionalmente proviene dall’Asia<br />

sudorientale. Oltre all’ero<strong>in</strong>a importata, una parte degli<br />

oppiacei viene prodotta all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>l’Unione europea.<br />

Questa produzione è perlopiù conf<strong>in</strong>ata alla limitata<br />

produzione di derivati domestici <strong>del</strong> papavero (per esempio,<br />

paglia di papavero, concentrato di papavero derivante da<br />

steli e <strong>in</strong>fiorescenze di papavero pressati) <strong>in</strong> alcuni paesi<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Europa</strong> orientale come la Lituania, dove il mercato degli<br />

steli di papavero e <strong>del</strong> concentrato di papavero <strong>in</strong> generale<br />

sembra essersi stabilizzato, e la Polonia, dove la produzione<br />

di «ero<strong>in</strong>a polacca» potrebbe essere <strong>in</strong> calo (CND, 2006).<br />

Produzione e traffico<br />

L’ero<strong>in</strong>a consumata <strong>in</strong> <strong>Europa</strong> è prodotta perlopiù <strong>in</strong><br />

Afghanistan, che rimane il leader mondiale nell’offerta<br />

illecita di oppio e che nel 2005 ha contribuito all’89 %<br />

<strong>del</strong>la produzione mondiale illecita di questa sostanza,<br />

seguito da Myanmar (7 %). La produzione globale di<br />

oppio illecito è rimasta relativamente stabile negli anni tra<br />

il 1999 e il 2004, fatta eccezione per il 2001, quando<br />

il regime dei Talebani <strong>in</strong> Afghanistan aveva proibito la<br />

coltivazione <strong>del</strong> papavero da oppio, determ<strong>in</strong>ando così un<br />

calo netto, ma di breve durata, <strong>del</strong>la produzione. Si calcola<br />

che nel 2005 siano state prodotte circa 4 670 tonnellate,<br />

il 4 % <strong>in</strong> meno rispetto al 2004 (CND, 2006). La<br />

potenziale produzione globale di ero<strong>in</strong>a è stata stimata<br />

a 472 tonnellate nel 2005 (495 nel 2004) (UNODC, 2006).<br />

L’ero<strong>in</strong>a entra <strong>in</strong> <strong>Europa</strong> seguendo due pr<strong>in</strong>cipali rotte<br />

di traffico. Di queste, la rotta dei Balcani, storicamente<br />

importante, cont<strong>in</strong>ua a svolgere un ruolo cruciale nel<br />

contrabbando di ero<strong>in</strong>a: quest’ultima transita attraverso il<br />

Pakistan, l’Iran e la Turchia, dove si sc<strong>in</strong>de <strong>in</strong> un percorso<br />

meridionale, attraverso la Grecia, l’ex Repubblica iugoslava<br />

di Macedonia, l’Albania, l’Italia, la Serbia, il Montenegro<br />

e la Bosnia-Erzegov<strong>in</strong>a, e <strong>in</strong> un percorso settentrionale<br />

attraverso Bulgaria, Romania, Ungheria, Austria, Germania<br />

e Paesi Bassi. Proprio i Paesi Bassi fungono da centro di<br />

distribuzione secondario ai paesi <strong>del</strong>l’<strong>Europa</strong> occidentale. In<br />

term<strong>in</strong>i di volumi <strong>in</strong>tercettati, i sequestri di ero<strong>in</strong>a effettuati nel<br />

2004 mostrano che la rotta meridionale ha raggiunto oggi<br />

la stessa importanza di quella settentrionale (OMD, 2005;<br />

INCB, 2006a). Dalla metà degli anni novanta l’ero<strong>in</strong>a viene<br />

contrabbandata <strong>in</strong> <strong>Europa</strong> sempre più (sia pur <strong>in</strong> misura<br />

m<strong>in</strong>ore rispetto ai percorsi balcanici) lungo la «via <strong>del</strong>la<br />

seta» attraverso l’Asia centrale (<strong>in</strong> particolare, Turkmenistan,<br />

Tagikistan, Kirghizistan e Uzbekistan), il Mar Caspio e la<br />

Federazione russa, la Bielorussia o l’Ucra<strong>in</strong>a, f<strong>in</strong>o all’Estonia,<br />

la Lettonia, alcuni paesi nordici e la Germania (relazioni<br />

nazionali Reitox, 2005; CND, 2006; INCB, 2006a).<br />

Benché queste rotte siano le più importanti, i paesi <strong>del</strong>la<br />

penisola arabica (Oman, Emirati arabi uniti) sono divenuti<br />

anch’essi luoghi di transito <strong>del</strong>le partite di ero<strong>in</strong>a provenienti<br />

dall’Asia meridionale e sudoccidentale e dest<strong>in</strong>ati all’<strong>Europa</strong><br />

(INCB, 2006a). Inoltre, nel 2004 è stata sequestrata<br />

ero<strong>in</strong>a dest<strong>in</strong>ata all’<strong>Europa</strong> (e all’America settentrionale)<br />

anche nell’Africa orientale e occidentale, nei Caraibi,<br />

e nell’America centrale e meridionale (CND, 2006).<br />

Sequestri<br />

Nel 2004 sono state sequestrate <strong>in</strong> tutto il mondo<br />

210 tonnellate di oppio (equivalenti a 21 tonnellate di<br />

ero<strong>in</strong>a), 39,3 tonnellate di morf<strong>in</strong>a e 59,2 tonnellate di<br />

ero<strong>in</strong>a. In term<strong>in</strong>i di volumi sequestrati, Asia (50 %) ed<br />

<strong>Europa</strong> (40 %) hanno cont<strong>in</strong>uato a essere il pr<strong>in</strong>cipale teatro<br />

<strong>del</strong>le <strong>in</strong>tercettazioni. La percentuale <strong>del</strong>l’<strong>Europa</strong> è <strong>in</strong> crescita,<br />

<strong>in</strong> particolare <strong>in</strong> conseguenza <strong>del</strong>l’aumento dei sequestri<br />

di ero<strong>in</strong>a nei paesi <strong>del</strong>l’<strong>Europa</strong> orientale e sudorientale<br />

(Turchia), che per la prima volta hanno superato il volume<br />

<strong>in</strong>tercettato nell’<strong>Europa</strong> occidentale e centrale (CND, 2006).<br />

Nel 2004 un totale di 46 000 sequestri ha consentito di<br />

recuperare circa 19 tonnellate di ero<strong>in</strong>a nei paesi per<br />

i quali si dispone di <strong>in</strong>formazioni. Il Regno Unito cont<strong>in</strong>ua<br />

a essere il paese dove si registra il numero più elevato di<br />

sequestri, seguito da Germania e Italia, mentre alla Turchia<br />

spetta il primato dei quantitativi <strong>in</strong>tercettati (seguita da Italia<br />

e Regno Unito), per un totale di quasi la metà <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tero<br />

volume recuperato nel 2004 ( 160 ). Nel periodo 1999-2004<br />

66<br />

( 159 ) Cfr. «Interpretazione dei dati sui sequestri e di altre <strong>in</strong>formazioni sul mercato», pag. 37.<br />

( 160 ) L’affermazione andrebbe verificata alla luce dei dati ancora mancanti riferiti al 2004, una volta che si renderanno disponibili. I dati sul numero di sequestri di<br />

ero<strong>in</strong>a e sui quantitativi sequestrati nel 2004 non erano disponibili per Irlanda e Regno Unito; i dati riguardanti il numero di sequestri di ero<strong>in</strong>a avvenuti nel 2004<br />

non erano disponibili per i Paesi Bassi. Per poter fare previsioni, i dati mancanti nel 2004 sono stati sostituiti con i dati <strong>del</strong> 2003. I dati sui quantitativi sequestrati<br />

nel 2004 forniti dai Paesi Bassi sono soltanto previsioni e qu<strong>in</strong>di non possono essere <strong>in</strong>seriti nell’analisi <strong>del</strong>l’<strong>evoluzione</strong> f<strong>in</strong>o al 2004.

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