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evoluzione del fenomeno della droga in europa - EMCDDA - Europa

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Relazione annuale 2006: Evoluzione <strong>del</strong> <strong>fenomeno</strong> <strong>del</strong>la <strong>droga</strong> <strong>in</strong> <strong>Europa</strong><br />

<strong>in</strong> cui <strong>in</strong> passato predom<strong>in</strong>avano i problemi legati agli<br />

oppiacei, segnalano ora spostamenti verso altre sostanze<br />

stupefacenti. Si ritiene che, al momento, la maggior<br />

parte dei consumatori di ero<strong>in</strong>a faccia uso di stimolanti<br />

e di altri stupefacenti, oltre agli oppiacei, ma è molto<br />

difficile procurarsi dati affidabili sulla poliassunzione<br />

a livello <strong>del</strong>l’Unione europea (cfr. il capitolo 8).<br />

Nonostante la generale tendenza alla diversificazione<br />

<strong>del</strong> <strong>fenomeno</strong>, <strong>in</strong> molti paesi le stime sul consumo<br />

problematico di <strong>droga</strong> si fondano esclusivamente sul<br />

consumo problematico di ero<strong>in</strong>a o di altri oppiacei come<br />

sostanza pr<strong>in</strong>cipale, come emerge dalle percentuali<br />

di consumo problematico di oppiacei calcolate (cfr. il<br />

grafico 8), che sono per la maggior parte molto simili<br />

a quelle <strong>del</strong> PDU ( 170 ). Non è chiaro se negli altri paesi<br />

la prevalenza <strong>del</strong> consumo problematico di sostanze<br />

diverse dagli oppiacei sia quasi trascurabile o se<br />

<strong>in</strong>vece sia significativa, ma difficile da calcolare.<br />

Non è facile stabilire il numero di consumatori problematici<br />

di oppiacei e per ottenere cifre sulla prevalenza dalle<br />

fonti di dati disponibili è necessario effettuare analisi<br />

sofisticate. Inoltre, le stime sono spesso localizzate<br />

geograficamente e non sempre l’estrapolazione f<strong>in</strong>alizzata<br />

alla produzione di stime nazionali è affidabile.<br />

Le stime relative alla prevalenza <strong>del</strong> consumo problematico<br />

di oppiacei a livello nazionale nel periodo 2000-2004<br />

vanno da 1 a 8 casi ogni 1 000 soggetti all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>la<br />

fascia di popolazione d’età compresa tra 15 e 64 anni<br />

(sulla base dei punti mediani <strong>del</strong>le stime). Il dato sulla<br />

prevalenza <strong>del</strong> consumo problematico di oppiacei varia<br />

enormemente da paese a paese, sebbene i risultati siano<br />

perlopiù coerenti quando metodi diversi vengono usati<br />

all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>lo stesso paese. Le stime più elevate sono<br />

segnalate da Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta e Austria<br />

(5-8 casi ogni 1 000 abitanti d’età 15-64 anni). I valori<br />

più bassi sono riferiti da Repubblica ceca, Germania,<br />

Grecia, Cipro, Lettonia e Paesi Bassi (< 4 casi ogni<br />

1 000 abitanti d’età 15-64 anni; cfr. grafico 8). Alcune<br />

<strong>del</strong>le stime più basse ben documentate attualmente<br />

disponibili provengono dai nuovi paesi <strong>del</strong>l’Unione<br />

europea, nonostante la maggior prevalenza riferita a Malta<br />

Grafico 8: Stime <strong>del</strong>la prevalenza <strong>del</strong> consumo problematico di oppiacei e stimolanti, 2000-2004 (tasso per migliaio di abitanti di 15-64 anni)<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

Repubblica ceca 2004 TM<br />

Repubblica ceca 2004 TM<br />

Germania 2004 TM<br />

Germania 2004 PM<br />

Germania 2004 MM<br />

Tasso per 1 000<br />

Germania 2004 TM<br />

Grecia 2004 CR<br />

Spagna 2002 TM<br />

Spagna 2001 DM<br />

Irlanda 2001 CR<br />

Italia 2004 TM<br />

Italia 2004 MI<br />

Italia 2004 CR<br />

Italia 2004 MM<br />

Cipro 2004 TP<br />

Lettonia 2004 MM<br />

Lussemburgo 2000 CM<br />

Lussemburgo 2000 CM<br />

Malta 2004 CR<br />

Paesi Bassi 2001 TM<br />

Paesi Bassi 2001 MI<br />

Paesi Bassi 2001 CM<br />

Austria 2002 CR<br />

F<strong>in</strong>landia 2002 CR<br />

F<strong>in</strong>landia 2002 CR<br />

NB:<br />

Fonti:<br />

■ i quadrati rossi <strong>in</strong>dicano l’uso di stimolanti, le altre stime si riferiscono all’uso di oppiacei.<br />

MM, mortality multiplier (moltiplicatore mortalità); CR, capture-recapture (cattura-ricattura); TM, treatment multiplier (moltiplicatore trattamento); PM, police multiplier<br />

(moltiplicatore polizia); MI, multivariate <strong>in</strong>dicator (<strong>in</strong>dicatore multivariato); TP, truncated Poisson (Poisson troncato); CM, comb<strong>in</strong>ed methods (metodi comb<strong>in</strong>ati). Per<br />

ulteriori dettagli cfr. le tabelle PDU-1, PDU-2 e PDU-3 nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006. Il simbolo <strong>in</strong>dica una stima puntuale; la barra <strong>in</strong>dica un <strong>in</strong>tervallo di <strong>in</strong>certezza, che<br />

può essere un <strong>in</strong>tervallo di confidenza <strong>del</strong> 95 % o un <strong>in</strong>tervallo basato sull’analisi <strong>del</strong>la sensibilità. I gruppi bersaglio possono variare leggermente a causa di metodi<br />

diversi e di fonti diverse di dati; pertanto il confronto va fatto con cautela.<br />

punti focali nazionali.<br />

68<br />

( 170 ) Cfr. il grafico PDU-1 (parte i) nel bollett<strong>in</strong>o statistico 2006.

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