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LA GESTIONE - Direzione Generale per la Valorizzazione del ...

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Marco Magnifico<br />

Vice Presidente Esecutivo - Fondo Ambiente Italiano<br />

Il FAI nasce <strong>per</strong> rendere un servizio al<strong>la</strong> collettività, come lo Stato, quindi ringrazio Rosaria<br />

Mencarelli <strong>per</strong> farmi sentire parte <strong>del</strong>lo Stato, e quindi parte di voi. Ci sentiamo dei col<strong>la</strong>boratori,<br />

non ci sentiamo dei privati. Allo stesso tempo <strong>per</strong> me è imbarazzante, non tanto dare<br />

dei consigli ma commentare quanto ho ascoltato nel corso <strong>del</strong><strong>la</strong> mattinata. E’ imbarazzante<br />

<strong>per</strong>ché, <strong>per</strong> una struttura come il FAI, è molto più facile fornire una soluzione ad alcune <strong>del</strong>le<br />

problematiche affrontate in questo Colloquio; oggi me ne sono ancora di più reso conto sentendo<br />

le titaniche difficoltà di fronte alle quali il Ministero dei Beni Culturali si trova.<br />

Dopo 30 anni di es<strong>per</strong>ienza ritengo di poter affermare che, nel processo di conservazione e<br />

valorizzazione di un bene, il progetto di gestione è altrettanto (se non quasi) più importante<br />

<strong>del</strong> progetto di restauro. Sul fronte <strong>del</strong> restauro <strong>la</strong> cultura italiana non ha uguali, e le es<strong>per</strong>ienze<br />

di alcune Soprintendenze ne sono testimonianza, anche se a volte si registrano esiti assai<br />

discutibili, come ho <strong>per</strong>sonalmente constatato al<strong>la</strong> Reggia di Monza. Tuttavia si può veramente<br />

affermare che il restauro <strong>del</strong> patrimonio culturale è una <strong>del</strong>le espressioni di cui l’Italia<br />

può andare fiera. Non altrettanto si può sostenere <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione <strong>del</strong> patrimonio culturale.<br />

Anche nel<strong>la</strong> nostra es<strong>per</strong>ienza come Fondo Ambiente Italiano il progetto di gestione è stato,<br />

soprattutto all’inizio, spesso sottovalutato e non sempre sono stati chiariti gli aspetti gestionali<br />

prima di avviare un progetto di restauro. Abbiamo anche compreso che i tempi <strong>del</strong> progetto<br />

di gestione sono, a volte, più lunghi <strong>del</strong> restauro <strong>del</strong> bene e, soprattutto, come ha affermato<br />

qui oggi Maddalena Ragni, che è fondamentale che il progetto di gestione sia fatto con il territorio<br />

e con chi gestirà il bene. Si tratta di un presupposto fondamentale, <strong>per</strong>ché le necessità<br />

organizzative e funzionali di chi gestisce sono strettamente re<strong>la</strong>zionate agli adeguamenti che<br />

vengono apportati con il restauro. Quindi è indispensabile l’apporto al<strong>la</strong> progettazione da parte<br />

di chi gestirà i cosiddetti “servizi aggiuntivi”, anche se necessariamente le scelte devono<br />

Quaderni <strong>del</strong><strong>la</strong> valorizzazione - 2<br />

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