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LA GESTIONE - Direzione Generale per la Valorizzazione del ...

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essere compatibili con <strong>la</strong> tute<strong>la</strong>. Per quanto riguarda il coinvolgimento <strong>del</strong> territorio, nei primi<br />

tempi anche il Fondo Ambiente Italiano ha fatto spesso l’errore snob, di arrivare in un posto e<br />

dire “Bene, si fa così”, senza andare dal sindaco, senza andare dalle varie associazioni locali.<br />

Si tratta di un errore colossale <strong>per</strong>ché se non si coinvolge sin dal primo momento il territorio,<br />

anche <strong>la</strong> più picco<strong>la</strong> amministrazione comunale, ci sono altissime possibilità di insuccesso<br />

<strong>del</strong> nostro progetto, che non nasce “partecipato” e condiviso dalle varie componenti <strong>del</strong><strong>la</strong> società<br />

locale. Sicuramente non si tratta di <strong>per</strong>corsi facili, <strong>per</strong>ché le istanze <strong>del</strong> territorio, almeno<br />

all’inizio, non sempre coincidono con l’idea progettuale e soprattutto, nelle prime fasi non si<br />

è ancora instaurato un rapporto fiduciario basato sul fatto che le proposte vengono fatte nell’interesse<br />

<strong>del</strong>le comunità locali e <strong>del</strong> territorio.<br />

Quindi il progetto di restauro deve tener conto sin dall’inizio <strong>del</strong>le necessità <strong>del</strong> gestore dei<br />

cosiddetti “servizi aggiuntivi”. Il FAI ha al suo attivo un solo es<strong>per</strong>imento di gestione affidata<br />

a terzi, che è Vil<strong>la</strong> Gregoriana a Tivoli; funziona bene ma non come quando gestiamo in prima<br />

<strong>per</strong>sona, <strong>per</strong>ché non c’è niente come affidare i servizi al proprio <strong>per</strong>sonale; nessun giardiniere<br />

esterno ti curerà il giardino come lo cura il tuo, nessun bigliettaio saluta il pubblico come lo saluta<br />

il tuo. Mi preme, infatti, sottolineare l’importanza strategica <strong>del</strong>le risorse umane: è anche<br />

il <strong>per</strong>sonale in loco che fa <strong>la</strong> differenza nel successo o nell’insuccesso di una gestione. Se il<br />

<strong>per</strong>sonale è motivato, è innamorato <strong>del</strong><strong>la</strong> sua proprietà, se sente di avere un ruolo importante<br />

<strong>per</strong> il conseguimento degli obiettivi anche economici che ci siamo dati, si può ritenere che<br />

quel<strong>la</strong> gestione conseguirà i risultati s<strong>per</strong>ati; al contrario un <strong>per</strong>sonale non motivato o non<br />

disponibile può anche essere un fattore di insuccesso.<br />

Altro argomento di riflessione è l’offerta dei servizi: non sempre e dovunque è possibile offrire<br />

una gamma vasta di servizi, dal bookshoop al coffe shop, <strong>per</strong>ché solo certi musei sono in<br />

grado di rendere economicamente vantaggiosi questi servizi, mentre nel<strong>la</strong> maggioranza dei<br />

casi, <strong>per</strong> non rischiare di avere servizi di basso livello con ri<strong>per</strong>cussioni sull’immagine <strong>del</strong> monumento,<br />

è preferibile limitare l’offerta a pochi servizi essenziali quali biglietterie, audio guide<br />

e magari essere certi di avere una buona sorveglianza.<br />

Per quanto riguarda il biglietto, riteniamo che vada sempre pagato, assolutamente. A fronte<br />

dei dati emersi dallo studio che è stato presentato, l’es<strong>per</strong>ienza <strong>del</strong> FAI assume tratti maggiormente<br />

incoraggianti: con l’introito dei biglietti d’ingresso viene co<strong>per</strong>to il 30-40% dei costi,<br />

a seconda <strong>del</strong>le proprietà. Sottolineo che nel sistema tariffario praticato non sono previste<br />

gratuità, se non <strong>per</strong> gli iscritti al Fondo Ambiente Italiano. Inoltre, in partico<strong>la</strong>ri contesti territoriali,<br />

come ad esempio Luvigliano dove è Vil<strong>la</strong> dei Vescovi, gli abitanti entrano gratuitamente,<br />

anche tutti i giorni, <strong>per</strong>ché questo crea affezione verso il “proprio” monumento, <strong>per</strong>ché il monumento<br />

non è <strong>del</strong>lo Stato o <strong>per</strong> lo meno è <strong>del</strong>lo Stato <strong>per</strong>ché è di tutti, quindi prima di tutto<br />

dei cittadini che gli vivono intorno. Questa politica vale anche a Tivoli, dove i tiburtini entrano<br />

gratis a Vil<strong>la</strong> Gregoriana e questo crea affezione e crea un circuito virtuoso che contribuisce<br />

a propagare <strong>la</strong> conoscenza <strong>del</strong> bene. Ritengo, quindi, che tutto il sistema <strong>del</strong>le gratuità vada<br />

ripensato, partendo dal principio che il pagamento <strong>del</strong> biglietto è molto importante, e soprattutto<br />

è molto importante il messaggio che viene affidato al biglietto. Il biglietto non è una<br />

tassa, il biglietto deve essere comunicato come modalità di partecipazione <strong>del</strong> visitatore al<br />

mantenimento di un monumento che è anche suo, quindi il visitatore, pagando il suo biglietto,<br />

partecipa al mantenimento di questo enorme patrimonio, anche con un solo euro, ma <strong>per</strong><br />

questione di civismo, <strong>per</strong> questione di partecipazione, <strong>per</strong> questione di educazione.<br />

Aggiungo un ultimo pensiero: nel<strong>la</strong> mia trentennale es<strong>per</strong>ienza di <strong>la</strong>voro al FAI in generale ho<br />

incontrato degli Ispettori, dei Soprintendenti di straordinario valore, ma ho anche incontrato<br />

204<br />

Primo colloquio sul<strong>la</strong> valorizzazione

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