Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International
Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International
Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
elio roberti<br />
Nasce a Lavenone in provincia Brescia. <strong>Le</strong> sue opere si<br />
trovano oggi in importanti collezioni pubbliche e private<br />
sia in Italia che all’estero.<br />
Già a vent’anni inizia a dipingere perfezionandosi in<br />
seguito presso l’Associazione <strong>Artisti</strong> Bresciani. Negli<br />
anni di formazione il suo punto di riferimento saranno i<br />
pittori bresciani quali Togni, Garosio e Solaro. Dopo aver<br />
sperimentato prove vicine alle avanguardie informali e<br />
cubiste, la svolta avviene verso il 1980 dopo un periodo<br />
di lavoro a contatto con alcuni pittori livornesi.<br />
Dopo questa esperienza di transizione, Roberti torna<br />
ad una pittura figurativa, attualizzando, in una matrice<br />
del tutto personale, il genere del paesaggio.<br />
164<br />
Elio Roberti è stato definito «pittore della natura nel<br />
senso che nei suoi quadri ogni volta ingaggia un duello<br />
virtuoso con la realtà, per mostrarla nella sua vera essenza,<br />
per far parlare il colore».<br />
L’aspetto cromatico è infatti uno degli stilemi di<br />
questo artista che fa di ogni superficie una campitura<br />
carica e luminosa, quasi di frutta matura, irradiante una<br />
compartecipazione dei sensi che fa dei suoi quadri opere<br />
da gustare oltre che da guardare. Pennellate larghe, metodiche<br />
danno una consistenza solida ad ogni soggetto<br />
che sembra formarsi sotto il pennello almeno quanto i<br />
suoi contorni paiono sfaldarsi sotto la luce.<br />
Interessante anche le composizioni dei suoi paesaggi,<br />
che rispondono sottilmente alle armoniche di verticali e<br />
orizzontali, quasi una ricostruzione ideale della natura, in<br />
cui la linea dell’orizzonte interseca in perfetti equilibri i<br />
pochi elementi verticali, ma ascendenti per antonomasia,<br />
come gli alberi. Tutta sembra giocarsi nel posizionamento<br />
della linea dell’orizzonte, nella visione sferoidale che ne<br />
deriva lasciando ampio spazio a campi di grano che si<br />
fanno infuocati nel loro ampliarsi a dismisura.<br />
(f.z.)